Semplice, sicura ed efficiente: ecco la casa connessa degli italiani

L’ultima survey di Doxa, presentata da Samsung, raccoglie i principali desideri dei nostri connazionali in tema di comfort abitativo. Al centro, naturalmente, c’è la smart home
La casa connessa come piace agli italiani

Quali sono le tecnologie della casa connessa? A quali esigenze rispondono? La “House of Connection” raccontata da Samsung parla di un’evoluzione culturale e applicativa importante. Un numero sempre maggiore di italiani, infatti, riconosce il ruolo chiave della digitalizzazione all’interno del proprio spazio domestico.

Certamente – lo conferma lo studio “CasaDoxa 2022, Osservatorio sugli italiani e la casa” – l’esperienza della pandemia ha accelerato questo movimento. Sta di fatto che il 54% delle persone intervistate dichiara il miglioramento del proprio rapporto con la tecnologia. Vediamo in che termini.

Perché volere la casa connessa?

Perché gli italiani stanno cambiando idea? Alla base, tre grandi motivazioni:

  • risparmio energetico e sostenibilità;
  • semplificazione della vita e dei tanti impegni;
  • maggiore sicurezza.

Questa triplice spinta ha portato alla crescente ricerca di informazioni sul tema della casa connessa. Oltre la metà del campione dichiara infatti di avere una buona conoscenza del tema. Un 67% di risposte complessive in aumento del 14% rispetto alla survey 2019 di Doxa.

La casa connessa secondo gli italiani: survey doxa 2022

8 oggetti smart preferiti dagli italiani

In generale la casa dei sogni si delinea come confortevole e bella da vivere. Ma anche flessibile: ogni stanza dovrebbe poter mutare secondo le esigenze della giornata. Ci sono poi i temi green dell’efficienza energetica e dell’approccio etico alla lotta agli sprechi. Il filo conduttore di questi trend non può che essere la tecnologia, chiave di volta per semplificare la vita delle persone e controllare i consumi.

A questo punto, ecco una vera e propria classifica degli oggetti smart più adottati nelle nostre case:

  1. luci: 54%;
  2. condizionatore d’aria: 52%;
  3. lavatrice: 49%;
  4. tende o tapparelle: 47%;
  5. robot per la pulizia: 44%;
  6. forno: 43%;
  7. frigorifero: 42%;
  8. lavastoviglie: 42%.

Oltre la metà degli intervistati dichiara anche che, dovendo cambiare casa, vorrebbe vivere in una casa connessa. Una propensione più spiccata tra i giovani della Gen Z (58%) e i Millenials (56%).

Oltre le barriere della comunicazione

Finora abbiamo evidenziato i risultati incoraggianti dell’indagine. Ma non mancano gli ostacoli alla diffusione della smart home. A cominciare dai costi elevati, dai dubbi sulla tutela della privacy e dalle difficoltà di gestione di tutti i dispositivi. In particolare, i consumatori percepiscono potenziali criticità legate alla comunicazione tra i diversi protocolli con cui i dispositivi si interfacciano alle app. Ed è rilevante, in tal senso, l’evoluzione tecnologica proposta dalle aziende del settore.

Va in questa direzione l’introduzione del protocollo Matter, nuovo standard che mira a unire gli ecosistemi smart della casa. Con le proposte SmartThings, Samsung è tra i sostenitori di questo linguaggio orientato alla realizzazione di sistemi aperti, scalabili e semplici. In poche parole della casa connessa multi-device, sicura e sostenibile, che piace sempre più ai consumatori italiani.

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Maria Cecilia Chiappani

Copywriter e redattore per riviste tecniche e portali dedicati a efficienza energetica, elettronica, domotica, illuminazione, integrazione AV, climatizzazione. Specializzata nella comunicazione e nella promozione di eventi legati all'innovazione tecnologica.
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