Revamping climatizzazione, come cambia la “casa” di Toyota Motor Italia

Cosa hanno in comune Toyota Environmental Challenge 2050 e revamping climatizzazione? Una svolta sostenibile per la sede romana di Toyota Motor Italia che passa dalle tecnologie Mitsubishi
Revamping climatizzazione con le tecnologie a pompa di calore Mitsubishi

Revamping climatizzazione ed efficientamento impiantistico: anche per un colosso automobilistico globale come Toyota Motor la sfida ambientale parte dalle “piccole” cose. Come l’intervento di riqualificazione del lato comfort della propria sede romana con soluzioni Mitsubishi Electric.

Sostenibilità è la parola chiave del progetto “Toyota Environmental Challenge 2050” lanciato nel 2015: un insieme di obiettivi misurabili da raggiungere entro il 2050. Sfide ambientali che toccano ogni aspetto della vita professionale e industriale di Toyota Motor, dallo sviluppo di veicoli a zero emissioni all’azzeramento di quelle prodotte dalle proprie fabbriche, passando per importanti azioni di economia circolare.

Non a caso, quindi, la filiale italiana ha ottenuto per il quarto anno consecutivo la certificazione “Top Employer”, dedicata al processo di gestione e sviluppo dell’ambiente di lavoro. Ma al centro direzionale di Roma mancava ancora il tassello efficiente della climatizzazione…

Perché un intervento di revamping climatizzazione

In linea con questi principi, Toyota Motor Italia ha affidato alla società di facility management Sodexo e allo Studio AIKU il progetto di revamping dell’impianto di climatizzazione del proprio centro direzionale. L’intervento ha toccato 1.000kW di potenza frigorifera, a servizio dell’edificio Office e Multipurpose, con il duplice obiettivo di aumentare l’efficienza e ridurre l’impatto ambientale del sistema.

Il rispetto dell’ambiente si rispecchia anche nel comfort: la scelta efficiente di Toyota Motor Italia coinvolge in primis il sistema di climatizzazione

Inaugurato nel 2002 e firmato dall’architetto giapponese Kenzo Tange, l’headquarter italiano sorge a Roma, nella zona della Magliana. L’imponente struttura si sviluppa su 63.747 mq, ospita circa 400 dipendenti ed è composta da quattro volumi comunicanti:

  • edificio multifunzionale con Auditorium;
  • ristorante aziendale, palestra, area conference multimediale con bar;
  • palazzina uffici vetrata di cinque piani;
  • magazzino ricambi di 7.300 mq;
  • centro di formazione specialistica per i meccanici.

Cuore tecnologico full-electric con la pompa di calore

Protagoniste efficienti del nuovo impianto, completato nel 2018, due pompe di calore polivalenti Climaveneta ERACS2-Q/SL-CA 2422 condensate ad aria. Queste unità garantiscono contemporaneità dei carichi durante tutto l’anno, con un considerevole recupero energetico, grazie a una termoregolazione sia sullo scambiatore caldo che su quello freddo. Quanto si risparmia? Ipotizzando un utilizzo costante, la riduzione di consumo elettrico annuo del nuovo impianto romano corrisponde a 180.762 kWh, pari a circa un 25%.

Revamping climatizzazione, il sistema è controllato da ClimaProIl revamping offre dunque benefici significativi sia in termini economici sia ambientali. Nel primo anno di esercizio, in riferimento al periodo di riscaldamento invernale novembre 2018 – marzo 2019, Toyota Motor Italia ha ottenuto una riduzione del 57% dei consumi di gas metano e un ulteriore risparmio pari al 25% dei consumi elettrici dei gruppi frigo.

Missione efficienza compiuta

La gestione della centrale termofrigorifera è inoltre ottimizzata da ClimaPRO, sistema Mitsubishi in grado di controllare l’impianto in tempo reale, garantendone la massima efficienza operativa. Questa soluzione smart consente di pianificare gli interventi di manutenzione, onde evitare l’interruzione dei servizi.

“Oltre a garantire un ambiente di lavoro confortevole – commenta Fabrizio Maja, Deputy Director di Mitsubishi Electric Climatizzazione -, l’impianto garantisce basse emissioni sonore, nessuna emissione locale di CO2 e un uso razionale dell’energia”. L’impatto green del revamping voluto da Toyota porta dunque alla riduzione di 33,8 TEP/anno, che equivalgono a circa 71 tonnellate di anidride carbonica “risparmiate” all’ambiente.

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Maria Cecilia Chiappani

Copywriter e redattore per riviste tecniche e portali dedicati a efficienza energetica, elettronica, domotica, illuminazione, integrazione AV, climatizzazione. Specializzata nella comunicazione e nella promozione di eventi legati all'innovazione tecnologica.
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