Alla ricerca della luce perfetta, in uno “scrigno” rinascimentale dalle moderne necessità. Illuminare arte e architettura, senza dimenticare il valore funzionale della luce, era l’obiettivo dei progettisti impegnati nella riqualificazione illuminotecnica della Chiesa di San Giorgio in Braida.
Definita una “pinacoteca in miniatura” per il valore delle sue opere pittoriche, la struttura risale al XVI secolo ed è tra i luoghi di culto più apprezzati di Verona. La mission non era semplice, ma Performance in Lighting ha trasformato la necessaria riqualificazione illuminotecnica in un concept discreto ma efficace, particolarmente attento al risparmio energetico.
L’impianto di illuminazione esistente risultava ormai inadeguato in termini di performance, consumi e manutenzione
Dalla combinazione di soluzioni a LED, installate mantenendo l’impianto elettrico esistente, nascono armonie luminose che valorizzano il patrimonio artistico facilitando, al contempo, la fruizione degli appuntamenti liturgici.
Il progetto di riqualificazione efficiente trova perfetta corrispondenza nell’impianto architettonico della chiesa veronese. Merito, in particolare, dei proiettori FOCUS+ con tecnologia LED personalizzati per l’occasione.
La tonalità cromatica calda da 2.700 K e la resa di colore Ra>90 restituiscono i colori in modo fedele, evitando le emissioni ultraviolette e infrarosse nocive per le opere d’arte. Gli apparecchi sono anche meno visibili, in quanto verniciati in RAL 1013 opaco (derivazione del bianco perla) e quindi ulteriormente integrati nell’ambiente.
Serviva, a questo punto, un’illuminazione che permettesse ai fedeli di seguire la liturgia dalla platea senza smettere di “vedere” le bellezze artistiche.
La soluzione? Decine di FOCUS+ 3 con ottica rotosimmetrica media installati nella grande navata della chiesa. Per preservare il cornicione in pietra, inoltre, i progettisti hanno previsto staffe regolabili di ancoraggio. Questo ha consentito di eseguire un fissaggio a muro, orientando con precisione ogni apparecchio nonostante le irregolarità della parete. Quanto alla cupola, quattro proiettori FOCUS+ 3 con ottica asimmetrica orientati verso l’alto ne illuminano l’interno, mentre i modelli FOCUS+ 1 con ottica ellittica valorizzano quattro gruppi da tre trifore nel tamburo su cui poggia la struttura.
Completano il concept illuminotecnico i proiettori GUELL 2 con ottica concentrata intensiva a 3.000 K posizionati sul cornicione. Una soluzione pensata per illuminare il prezioso pavimento di San Giorgio in Braida, esaltandone la composizione circolare a cinque cerchi concentrici di grandezza crescente.
Se a livello architettonico la luce crea un simbolico dialogo terra e cielo, anche l’illuminazione delle opere pittoriche genera suggestivi percorsi di luce.
Ecco i capolavori coinvolti e le relative specificità progettuali:
Infine, le quattro cappelle posizionate su entrambi i lati della navata ospitano dipinti legati alle virtù cristiane. Per valorizzarli, i progettisti hanno creato poli di attenzione luminosa con i proiettori FOCUS+ 1 installati in modo da evitare punti d’ombra e abbagliamento.
Oltre le performance luminose, la tecnologia LED garantisce importanti risultati in termini di risparmio energetico. La scelta di mantenere l’impianto elettrico esistente, infatti, era dettata dalla necessità di tutelare i capolavori da interventi troppo invasivi. Questo ha richiesto l’aumento degli apparecchi utilizzati, prontamente “assorbito”, in termini di consumi, dall’efficienza energetica delle sorgenti a LED. Si ottiene così un’illuminazione della chiesa con soli 3 kW, realizzando appieno la richiesta iniziale della Diocesi di Verona. Basti pensare che, prima dell’intervento, le sole lampade alogene dedicate alle grandi tele del Farinati e del Brusasorzi consumavano oltre 2 kW.
Riduzione dei consumi, dunque, senza rinunciare alle performance: le opzioni di accensione dell’impianto permettono infatti la fruizione degli spazi sia durante le liturgie sia nel corso delle visite turistiche guidate.
Credit immagini: Renato Begnoni