Se c’è una risorsa che è al centro delle sfide poste dal cambiamento climatico e dagli scenari globali è l’acqua: bisogna preservarla dalla scarsità, gestirne le dinamiche sempre più imprevedibili, garantirne la disponibilità in modo sicuro e affidabile.
In tutto questo il digitale interviene con un impatto positivo:
Questo quanto emerso durante l’evento “Tecnologie e soluzioni per la digitalizzazione del servizio idrico” realizzato da Schneider Electric in collaborazione con Utilitalia.
La criticità del settore idrico per il paese è evidente: il PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza) destina alla Tutela del territorio e della risorsa idrica 4,38 miliardi di euro e chiede al settore di migliorare l’efficienza in impianti, reti, sistemi e di rafforzare la capacità di reagire alle emergenze.
Per il raggiungimento degli obiettivi indicati sono già stati finanziati su tutto il territorio nazionale 75 progetti di manutenzione straordinaria e di potenziamento e completamento delle infrastrutture di derivazione, stoccaggio e fornitura primaria, per un totale di 2 miliardi. Inoltre, sono già state assegnate risorse pari a circa 300 milioni di euro, dedicate alla riduzione delle perdite di rete e digitalizzazione delle infrastrutture nelle regioni del Sud Italia.
Il PNRR rappresenta una grande occasione per puntare, da un lato, a colmare il divario infrastrutturale del Sud, e dall’altro lato a rendere le reti più resilienti di fronte agli effetti della crisi climatica.
L’evento è stato occasione per fare il punto sul percorso di transizione energetica e digitale che, grazie a tecnologie e servizi smart per il settore, offre alle aziende di tutta la filiera idrica gli strumenti per costruire su basi sempre più solide un percorso di resilienza e di sostenibilità.
“Il digitale è uno strumento essenziale per realizzare progetti che permettono di ottenere importanti miglioramenti nella gestione, nel controllo e nella sostenibilità, in tempi stretti del servizio idrico” ha dichiarato Donato Pasquale, responsabile del segmento WWW per Schneider Electric Italia. Schneider Electric si propone come un partner che offre tecnologie e servizi intelligenti per rispondere alle sfide del settore.
“La digitalizzazione, leva pervasiva e imprescindibile per la crescita sostenibile, decarbonizzata e resiliente, ha un ruolo chiave – ha aggiunto Nicola Badan, Influence & Regulation Development Manager di Schneider Electric -. Possiamo usare il digitale per salvaguardare l’acqua”.
Da ricordare che il PNRR offre l’occasione di fare della modernizzazione delle infrastrutture un volano per affrontare la sfida della neutralità climatica al 2050 prevista dagli obiettivi di Parigi.
Negli ultimi anni il comparto idrico si è messo in moto, segnando un deciso cambio di passo dopo decenni di investimenti del tutto insufficienti. La strada da percorrere è ancora lunga rispetto ai Paesi europei più avanzati. Ma la presenza di operatori industriali che si occupano del ciclo idrico integrato, il sostegno offerto dal PNRR e l’attenzione del regolatore consentono di tracciare la via per raggiungere i migliori standard europei anche per i servizi offerti ai cittadini.
Le risorse idriche ricoprono un ruolo essenziale nello sviluppo dei tre pilastri della crescita sostenibile:
L’Italia deve fare i conti con una rete che perde in media oltre il 40% dell’acqua immessa nel sistema. A questo si aggiungono gli effetti rilevanti del cambiamento climatico, come dimostrano gli oltre 100 giorni di siccità di questo inverno e inizio primavera, che possono avere un impatto devastante su un sistema idrico che non si ammoderni rapidamente.
Schneider Electric propone soluzioni tecnologiche efficaci e sostenibili, che permettono di ottenere
Acquadvance è una piattaforma di software evoluti per la pianificazione, manutenzione, operatività e ottimizzazione di tutte le infrastrutture che trattano l’acqua, pensata ad hoc per la digitalizzazione del settore.
A questa si affianca un’offerta completa di tecnologie smart che trasformano il sistema idrico in un ecosistema evoluto, interconnesso e intelligente. Basandosi sulla piattaforma EcoStruxure for Water and Wastewater, che offre una architettura per la digitalizzazione aperta e interoperabile, è possibile innovare i processi esistenti con componenti connessi. sistemi di controllo, applicazioni software, analytics e servizi
“La digitalizzazione del dato idrico, possibile grazie all’adozione della connettività, è la strada principale per ottenere rapidamente i vantaggi desiderati e per conoscere a fondo le dinamiche di uso e di consumo delle risorse: conoscere permette di trasformare e intervenire per ridurre l’impatto ambientale, ma anche i costi. Pensiamo al peso enorme dei consumi di energia elettrica aggravato da un contesto di grande volatilità come quello odierno; se si vuole restare competitivi dotarsi di tecnologie che permettono di usare in modo molto più efficiente tutta questa energia, e allo stesso tempo di gestire in modo ottimale tutta la rete, è una scelta di investimento necessaria, non una opzione” ha aggiunto Donato Pasquale.
Un ultimo aspetto non meno rilevante su cui la digitalizzazione può influire nel settore idrico riguarda le persone. Il digitale abilita nuove modalità operative e anche una trasformazione organizzativa rilevante. Si pensi, ad esempio, a come può essere migliorata la produttività dei team di manutenzione quando essi, grazie ai dati disponibili e ai software che consentono di elaborarli, possono intervenire sul campo in modo molto più mirato, disponendo già delle informazioni chiave, e soltanto quando è realmente necessario.
