Twin Transition, il digitale come potente acceleratore di performance ESG

Lo studio “Il Digitale per un profitto sostenibile: la Twin Transition delle imprese e le soluzioni digitali a supporto di sostenibilità e circolarità” di The European House Ambrosetti e Avvale evidenzia il ruolo centrale del digitale in ottica green
Il ruolo della Twin Transition per le imprese

Quando si parla di Twin Transition si intende quel percorso virtuoso che trova i suoi punti cardine nella digitalizzazione e nella sostenibilità e in visione in grado di favorire il dialogo proficuo tra questi due settori massimizzando i risultati che si possono raggiungere.

Questo approccio, in base al quale la tecnologia e la tutela ambientale si intersecano in modo indissolubile, è una carta vincente a disposizione delle imprese, che devono comprendere l’importanza di aderire a questi paradigmi operativi non solo per ridurre il loro impatto ambientale, ma anche per ottenere vantaggi concreti e misurabili sul piano economico.

Al ruolo chiave del digitale come strumento abilitante della transizione ecologica è dedicato lo studio “Il Digitale per un profitto sostenibile: la Twin Transition delle imprese e le soluzioni digitali a supporto di sostenibilità e circolarità”, realizzato da The European House Ambrosetti in partnership con Avvale. Una ricerca che ha visto, inoltre, il contributo, come advisor scientifico, di Giorgio Metta direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia.

Twin Transition: a servizio di crescita economica e sviluppo sostenibile

Tra i punti chiave evidenziati dalla ricerca c’è in particolare il ruolo centrale delle tecnologie digitali nella quantificazione dell’impatto economico legato all’adesione ai criteri ESG, strumenti considerati di primaria importanza nella visione green dell’UE. Riuscire ad avere dati sui propri progressi consente infatti alle aziende di orientare le scelte future e intervenire in modo mirato dove realmente serve, evitando anche spreco di risorse.

Questo continuo dialogo tra il mondo delle tecnologie digitale e quello della tutela ambientale rappresenta un approccio win win, che vede queste soluzioni innovative come il più potente acceleratore di performance economica e ESG. Le realtà che puntano maggiormente sul digitale riescono infatti a ottenere il 64% di produttività in più rispetto a quelle che invece non affrontano adeguatamente questo tema e a registrare numeri positivi anche in termini di riduzione dell’impatto ambientale. Il tutto riuscendo addirittura ad arrivare a calo del 53% delle emissioni totali, dirette e indirette.

Verso nuovi modelli di business

Naturalmente questo connubio vincente tra sostenibilità e digitale, che punta a proiettarci verso il Net Zero, può concretizzarsi solo grazie all’introduzione di nuovi modelli di business e processi circolari ‘sustainable by design’, che vedono il digitale come tecnologia abilitante.

declinazione twin transition
Come si declina la Twin Transition

In sostanza si punta su un approccio sistemico che abbina in modo integrato sicurezza, sostenibilità e funzionalità di prodotti e processi in tutto il loro ciclo di vita: dalla progettazione al fine vita. Il tutto con l’obiettivo di promuovere al massimo riuso e riciclo.

In generale, precisa The European House Ambrosetti, “i modelli di economia circolare non sono uniformi per tutti i settori e per tutti i processi aziendali. Ciascun approccio richiede prodotti e soluzioni differenti, nonché combinazioni di tecnologie specifiche. Ma tutti si concentrano sull’estensione della vita utile, sull’ottimizzazione dell’utilizzo e sulla gestione del fine vita dei prodotti”.

La valutazione del Digital Intensity Index

Ma in Italia a che punto sono le PMI sul fronte digitalizzazione? Secondo il Digital Intensity Index (DII) – uno degli strumenti che l’Ue utilizza per valutare l’intensità dell’utilizzo delle diverse tecnologie digitali in base al numero e alla tipologia delle soluzioni implementate – il nostro Paese si posiziona nella parte inferiore della classifica, a causa di un uso limitato di queste soluzioni nel settore privato.

Digital Intensity Index
L’adozione di tecnologie digitali è è ancora limitato, soprattutto nelle PMI

Nello specifico il dato rimane solo al 27,8% di utilizzo di tecnologie più avanzate, un valore di 4,6 punti percentuali inferiore rispetto alla media europea e di oltre 10 punti rispetto alle aziende tedesche e olandesi.

Dopo il Covid crescita digitale più rapida

Tuttavia, nel nostro Paese, precisa The European House Ambrosetti, non mancano segnali positivi che suggeriscono una significativa accelerazione nel percorso di digitalizzazione. Si è verificato infatti “un notevole miglioramento degli indicatori che contribuiscono all’indice, segno di una maggiore efficacia delle politiche e degli sforzi dedicati al settore digitale negli ultimi anni”. Nello specifico, con una crescita del 75% dal 2017 al 2022, l’Italia è il Paese che è cresciuto di più e in maniera più rapida in UE”.

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Monica Giambersio

Giornalista professionista e videomaker. Da anni si occupa di energia e transizione ecologica

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