Un simulatore per migliorare il comfort degli ambienti

Il simulatore, che rientra nel progetto Sincos, fornisce dati che permettono di analizzare l’impatto delle diverse temperature sugli utenti, ma anche la qualità dell’aria e il risparmio energetico
Un simulatore per migliorare il comfort degli ambienti

Uno degli obiettivi più ambiziosi dell’Internet of Things è stabilire una relazione sempre più stretta tra gli ambienti, domestici ed esterni, e gli utenti che ne usufruiscono. Il Simulatore di Ambiente, ideato dall’Università delle Marche in collaborazione con l’Università di Camerino e alcune aziende del territorio come Elica, Eletica, Bax, Roccheggiani, DevQ e Idea, va proprio in questa direzione.

Simulatore di ambiente: di cosa si tratta

Il simulatore è stato allestito all’interno dell’Università delle Marche e riproduce un classico monolocale con soggiorno e cucina dotata di piano cottura elettrico ad induzione. In questo spazio sono accolti alcuni studenti, invitati a comportarsi come se fossero a casa loro.

Si tratta quindi di trascorrere nel simulatore parte della giornata, mangiando, studiando ed interagendo. Il simulatore è dotato di un impianto di ventilazione controllata con un ventilconvettore caldo-freddo e di una rete di sensori in grado di controllare il comfort termoigrometrico ed acustico dell’ambiente, oltre alla qualità dell’aria presente nel locale.

In questo modo è possibile raccogliere dati quali le variazioni del comfort in base alla temperatura, la qualità dell’aria e il risparmio energetico. I sensori monitorano, infatti, i dati biometrici e raccolgono informazioni oggettive circa gli effetti delle variazioni di temperatura sugli occupanti. A queste rilevazioni oggettive si aggiungono le informazioni soggettive fornite dagli occupanti stessi attraverso un sondaggio: in questo modo si valorizza anche il contributo della sfera emotiva e percettiva dei singoli individui.

Il progetto Sincos

Il Simulatore di Ambiente fa parte del progetto Sincos, sviluppato all’interno della piattaforma Miracle. Al progetto partecipano diversi studi che si pongono l’obiettivo di creare un ecosistema di dispositivi per il trattamento intelligente dell’aria, concentrandosi soprattutto sulla quantificazione dei parametri ambientali per poter modellare il comfort dell’ambiente di vita.

Questo attraverso la messa a punto di sensori custom per l’analisi della qualità dell’aria, installati in dispositivi che comunemente si trovano nell’ambiente domestico come cappe, purificatori e diffusori. Il tutto nella direzione di una qualità della vita più alta e di una sempre maggiore sostenibilità ambientale.

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Giulia Galliano Sacchetto

Giornalista professionista con alle spalle diverse esperienze sia nel mondo della carta stampata che del web. Mi piace scrivere di tutto perché credo che le parole siano un'inesauribile fonte di magia.
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