Più attenzione all’efficienza energetica e non solo in ottica di performance e consumi: i grandi nomi del mercato HVAC, riuniti a Mostra Convegno Expocomfort 2024, stanno già guardando oltre, soprattutto in tema di pompe di calore sostenibili. All’adozione di gas refrigeranti ecologici, si uniscono infatti tecnologie avanzate per il risparmio energetico e l’interconnessione con rinnovabili e domotica. Ampliando gli spazi di intervento negli edifici e aumentando i benefici economici, sociali e ambientali dell’innovazione.
Qui si inserisce il percorso di Climate Solutions. La divisione di Beijer Ref Italy, alla sua seconda esperienza a MCE, ha presentato i nuovi modelli per il comfort residenziale e commerciale del brand Sinclair. Un catalogo completo di sistemi di climatizzazione a espansione diretta e idronici, con condizionatori, chiller, pompe di calore, Mini VRF e VRF.
Insieme a Sandro Serenellini, sales manager, e Antonio Amodeo, technical manager di Climate Solutions, abbiamo approfondito l’evoluzione delle pompe di calore. Davvero possono rappresentare una soluzione alla crisi climatica ed energetica? Oppure sono una parte di tante possibili tecnologie per la decarbonizzazione degli edifici?
“Per quanto vediamo sul mercato le pompe di calore fanno e faranno la differenza – spiegano -. L’evoluzione del prodotto, anche grazie all’avvento del refrigerante R290, e di ciò che arriverà successivamente, garantirà soluzioni performanti in tutti i tipi di applicazione. A patto che non ci focalizziamo solo sull’impianto termico, considerando l’efficienza del building nella sua totalità. Va da sé che un edificio ben coibentato consumi meno, in termini di riscaldamento e raffrescamento, rispetto a un’immobile degli anni settanta. Se oggi installiamo impianti da 16 kW, domani in un appartamento di 220 mq potrebbe bastare una pompa di calore da 4-5 kW per ottenere il comfort desiderato”.
Le caldaie sembrano destinate alla pensione, pur con la gradualità necessaria, anche in virtù delle recenti normative. E da questo tassello della transizione energetica, nascerà una nuova cultura dell’edificio sostenibile e connesso.
Vale anche per le riqualificazioni? “Non possiamo negare che la pompa di calore sia prioritariamente impiegata nelle nuove costruzioni o nelle ristrutturazioni profonde, dove si installa il riscaldamento a pavimento. Sappiamo anche che, in Italia, la maggior parte del patrimonio edilizio esistente è ancora dotata di radiatori. Qui entrano in gioco le soluzioni di nuova generazione, che riescono a raggiungere temperature dell’acqua più elevate. Vanno giustamente regolate in base alla tipologia di impianto, ma lavorano con radiatori tradizionali”, spiegano i manager di Climate Solutions.
Un esempio di questa trasformazione sono le pompe di calore aria-acqua Yukon. I nuovi sistemi Sinclair sono ancora più sostenibili in quanto utilizzano il gas refrigerante R32. La famiglia si compone di split, abbinabili al modulo Hydrobox o All-In-One con serbatoio integrato da 190 e 240 litri, con alimentazione monofase da 6 kW fino a 16 kW di potenza termica e alimentazione trifase da 12 kW fino a 16 kW. Completano la gamma presentata a MCE le unità monoblocco, con componenti idraulici integrati sull’unità esterna e potenza termica fino a 30kW. Si possono connettere in cascata fino a 6 moduli, rispondendo per esempio alle esigenze dei piccoli condomini.
Le pompe di calore sostenibili sono adatte alla riqualificazione energetica. L’intervallo di temperatura dell’acqua in uscita di 25°C~60°C ne consente infatti l’installazione con pavimenti radianti, terminali idronici e con radiatori a media temperatura. Nei prossimi mesi arriveranno anche le monoblocco in R290: un ulteriore passo avanti per la diffusione del riscaldamento elettrico efficiente in tutti i tipi di impianti. Ma Climate Solutions non si è limitata a soddisfare le esigenze del mercato residenziale. Il chiller SMHM-650B-3 in R32 con potenza 65kW, rappresenta un’altra novità “coming soon” con o senza modulo idraulico integrato. Una proposta dalle prestazioni affidabili in applicazioni quali industria, grandi complessi commerciali, ospedali e hotel.
Ci ricolleghiamo infine al tema del gas refrigerante naturale R290, più sostenibile ma anche più infiammabile dei suoi predecessori. Servirà naturalmente un adeguamento normativo delle aziende e dei professionisti, così come sarà fondamentale la formazione di chi è chiamato a progettare e installare questi impianti.
“Stiamo sviluppando un’academy a Busto Arsizio (VA), in partenza ad aprile, dove abbiamo creato un polo di formazione per installatori e centri assistenza – concludono Sandro Serenellini e Antonio Amodeo -. Ci rivolgeremo presto anche agli studi di progettazione, dando loro tutte le indicazioni per operare correttamente e in sicurezza. Vogliamo sottolineare che la rivoluzione energetica in atto riguarda in primis gli installatori e la filiera a noi connessa. La formazione e il supporto da noi offerti permetteranno loro di differenziarsi e vincere le sfide del mercato. La climatizzazione non diventerà una commodity se continueranno a offrire ai clienti finali dei servizi a valore aggiunto”.
