L’impianto di ventilazione meccanica controllata, abbreviato in VMC, ha lo scopo di assicurare il corretto ricambio d’aria nei locali chiusi. Funziona prelevando ed espellendo l’aria interna, immettendone al contempo altrettanta pulita e proveniente dall’esterno. Si tratta di una soluzione impiantistica irrinunciabile nei nuovi edifici, che devono assicurare elevate performance in ambito energetico di comfort interno. Esistono diversi modelli di impianti VMC, tanto che la norma UNI 10339:1995 “Impianti aeraulici ai fini di benessere. Generalità, classificazione e requisiti. Regole per la richiesta d’offerta, l’offerta, l’ordine e la fornitura” ne offre una classificazione. Senza contare che l’evoluzione rapida della tecnologia fa sì che ci sia un continuo susseguirsi di soluzioni sempre più efficaci e performanti. Scopriamo cosa è importante conoscere si si desidera installare un impianto VMC domestico.
I prodotti disponibili sul mercato sono molti, la domanda da porsi prima dell’acquisto, quindi, è quali siano le caratteristiche da valutare di un impianto VMC domestico.
Un impianto VMC domestico ha lo scopo di garantire il ricambio d’aria corretto, senza sprecare energia, soprattutto se confrontato con la tradizionale abitudine di aprire le finestre per ventilare gli ambienti. Anche se sono alimentati a energia elettrica, questi impianti generalmente hanno consumi ridotti e sono comunque più vantaggiosi rispetto all’assenza di un sistema meccanico. Per tutte le informazioni necessarie per la valutazione, comunque, è possibile consultare l’etichetta energetica che li accompagna.
Un aspetto molto importante riguarda la tipologia di filtri installati nell’impianto VMC domestico, necessari a purificare l’aria proveniente dall’esterno, bloccando l’ingresso a polveri sottili e altre sostanze inquinanti o pericolose per le persone.
Esistono diversi filtri e normative che li classificano, come ad esempio la norma EN 779, che li suddivide tra grossolani, fini, assoluti HEPA, assoluti ULPA, a seconda della capacità di filtrare differenti sostanze. La scelta dipende sia dalle prestazioni che si vogliono ottenere, che dalla qualità media dell’aria esterna, diversa tra un luogo ed un altro.
Per assicurare le massime prestazioni il consiglio è quello di installare impianti a doppio flusso con recupero di calore. Si tratta di soluzioni che prevedono l’incrocio del flusso d’aria in entrata e in uscita, con un risparmio energetico maggiore.
Il calore contenuto nell’aria interna viene utilizzato per trattare l’aria esterna immessa nell’ambiente, che così non incide sulla temperatura interna. Non tutti gli impianti VMC hanno questa conformazione, in quanto la distinzione è proprio tra impianti a doppio flusso, a flusso alternato o a flusso singolo.
Un’altra caratteristica importante riguarda la silenziosità dell’impianto, che non deve diventare un elemento di disagio o minare il comfort acustico interno. Il rumore può essere generato dal ventilatore dell’unità principale o anche dalla velocità dell’aria all’interno delle tubazioni. Per ovviare a questo problema esistono appositi accorgimenti e silenziatori.
Nel caso degli impianti decentralizzati, invece, il problema principale riguarda il collegamento diretto con l’esterno, che a sua volta potrebbe essere fonte di rumore.
Gli impianti VMC domestici, come ormai tutte le tecnologie presenti in casa, possono essere controllati e regolati in modo avanzato. Ciò che conta è la possibilità di regolare il flusso d’aria nel modo più personalizzato possibile, assicurando sempre il massimo comfort e risparmio energetico. Dopo di che, se ciò è affidato a meccanismi e sensori automatici o è possibile gestire l’impianto con lo smartphone e da remoto, si ottengono ancor più vantaggi.
Un’ultima caratterista da prendere in considerazione riguarda la possibile integrazione di altre funzionalità, che non si limitano al ricambio d’aria. Un esempio è la presenza di un deumidificatore, perfetto in quegli ambienti umidi e soggetti a muffa. In questo caso si combinano i benefici di due differenti tecnologie e anche se l’investimento iniziale è maggiore, non ci sono dubbi sui benefici che ne derivano.
Oltre alle prestazioni dell’impianto, è bene ricordare che la sua predisposizione non sempre è di semplice realizzazione o comunque economica. Per questo motivo, in fase di valutazione è necessario prendere in considerazione la tipologia di installazione prevista, facendo una principale distinzione tra impianti centralizzati e VMC puntuale. Nel primo caso si installa un macchinario principale responsabile del ricambio d’aria e collegato a tubazioni di estrazione e di espulsione dell’aria, che raggiungono ogni ambiente della casa. Nel secondo caso è tutto incluso in un unico apparecchio: si installano in ogni ambiente dei dispositivi a parete, che si occupano del ricambio d’aria, senza altre tubazioni o collegamenti. La scelta migliore dipende dal tipo di abitazione e dalle situazioni su cui si interviene.
