Impianto geotermico: quando conviene e come sceglierlo

Tra le soluzioni per il comfort domestico sostenibile troviamo l’impianto geotermico. Scopriamo di cosa si tratta, quali sono i benefici e perché installarlo
Impianto geotermico: cosa sapere

Un impianto geotermico è una soluzione per la climatizzazione domestica che sfrutta l’energia naturalmente presente nel sottosuolo per assicurare il massimo comfort interno in modo sostenibile.

Dati gli obiettivi posti per i prossimi anni, incoraggiare l’installazione di tecnologie quali le pompe di calore è molto importante. Impianti di questo tipo, però, possono avere costi anche molto elevati e, per far sì che le persone valutino l’installazione, è essenziale che siano adeguatamente informate rispetto a tutti i vantaggi che ne potrebbero ricavare e che possano fare affidamento su tecnici competenti e preparati, in grado di fornire risposte a dubbi, preconcetti e perplessità. Sono proprio queste figure, del resto, quelle che entrano in diretto contatto con i consumatori e che possono favorire uno reale sviluppo della tecnologia.

concetto di comfort e casa sostenibile

Come funziona un impianto geotermico

Un impianto geotermico si compone di una pompa di calore, una macchina frigorifera che si occupa effettivamente della generazione del caldo in inverno e del freddo in estate, sfruttando l’energia disponibile nel terreno. Per fare ciò, si utilizzano delle sonde in materiale plastico, che vengono inserite in pozzi di piccole dimensioni a profondità variabile.

Quando disposte in verticale, possono raggiungere anche i 150 metri di profondità. Del resto, a soli 10 metri dalla superficie, il sottosuolo si presenta a temperatura stabile durante tutto l’anno, attestandosi circa tra i 12°C e i 15°C. Le sonde sono in grado di “estrarre” questo calore disponibile gratuitamente, in quanto al loro interno scorre un apposito fluido che, per le sue speciali caratteristiche chimico-fisiche, è in grado di sottrarre l’energia necessaria, sfruttando la differenza di temperatura con l’esterno. Scende in profondità a bassa temperatura e torna in superficie “riscaldato”, pronto per essere utilizzato nel ciclo termodinamico all’interno della pompa di calore.

Si ottiene così acqua riscaldata a circa 40°C, pronta per essere distribuita in casa, grazie alla combinazione di impianti a bassa e media temperatura, come i pannelli radianti. In estate, il meccanismo è esattamente opposto, ma il principio è il medesimo.

Conviene una pompa di calore geotermica?

Per capire se conviene installare una pompa di calore geotermica è necessario comprendere tutti i vantaggi che offre e i costi che sono da sostenere, in modo da valutare l’effettiva convenienza dell’investimento.

Partendo dai vantaggi, va subito detto che installare una pompa di calore geotermica garantisce un risparmio per la climatizzazione di un edificio, in quanto permette una riduzione dei consumi anche del 70% rispetto ai sistemi tradizionali. Inoltre, un impianto geotermico ha una durata considerevole nel tempo. Il sistema di pozzi e sonde geotermiche può restare nel terreno e funzionare in modo adeguato anche per più di 80 anni, mentre ha chiaramente una durata inferiore la pompa di calore.

Come tutti gli altri generatori di calore, richiede una sostituzione periodica con una frequenza maggiore, ma generalmente non inferiore a 15 anni. Nel complesso, in ogni caso, il sistema richiede una manutenzione molto bassa. Inoltre, un impianto geotermico non necessita dell’abbinamento ad altre fonti energetiche, in quanto soddisfa al 100% la richiesta energetica dell’edificio, purché sia stato chiaramente ben dimensionato. Infine, se si abbina un fotovoltaico, si abbattono completamente anche i costi elettrici per il funzionamento della pompa di calore.

Quando potrebbe non essere conveniente

Nonostante i grandi vantaggi assicurati dalla pompa di calore, va comunque detto che ci sono alcuni punti ancora critici, che ne impediscono una grande diffusione. Infatti, l’investimento iniziale richiesto è piuttosto elevato.

I costi principali sono imputabili agli scavi e alla predisposizione delle sonde geotermiche e, anche, alla progettazione, più complessa rispetto a quanto è richiesto per impianti tradizionali. Il risparmio assicurato è comunque elevato, quindi va adeguatamente calcolato il tempo di rientro dell’investimento, che varia anche a seconda del contesto. Ad esempio, se l’impianto geotermico sostituisce un sistema centralizzato in un condominio, per ogni condomino risulta un costo inferiore di quanto sarebbe in un’abitazione singola.

Inoltre, va detto che, per quanto non ci siano particolari controindicazioni rispetto alla località geografica in cui ci si trova, non tutti i terreni assicurano la stessa conducibilità termica, influenzando il rendimento della pompa di calore. L’energia necessaria è comunque sempre assicurata, ma l’impatto ricade sull’ammortizzazione dell’investimento. In ogni caso è possibile effettuare tutte le opportune verifiche prima di eseguire l’intervento.

Infine, un altro aspetto da considerare è che, mentre nel caso di nuovi edifici è sempre semplice installare le sonde, nel caso di edifici esistenti potrebbe essere più complicato ed è necessaria una valutazione anche in base allo spazio a disposizione.

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Gaia Mussi

Laureata in Progettazione Tecnologica e Ambientale, da sempre appassionata ai temi della sostenibilità e della tecnologia. Collabora come copywriter con portali, magazine e aziende per la creazione di contenuti inerenti il campo dell’edilizia, della sostenibilità e del risparmio energetico
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