La termoregolazione degli smart building è molto più che accendere o spegnere il riscaldamento da un dispositivo mobile. Lo dimostra l’evoluzione connessa della zonificazione Airzone: climatizzazione su misura, risparmio energetico e bollette più leggere grazie a un unico sistema integrato.
Lo abbiamo approfondito insieme a Davide Truffo, Head of Training and Staff Development di Airzone Italia, in occasione di MCE Live + Digital 2021.
Il primo tema riguarda il benessere. Cosa si intende per comfort termo-igrometrico? “Sostanzialmente sentirsi bene in un ambiente – spiega Truffo -. Ovvero non sentire né troppo caldo, né troppo freddo, ma percepire come gradevole la permanenza. Questo è lo scopo dei sistemi Airzone: gestire ogni zona degli impianti canalizzati in modo completamente autonomo. Che si tratti di abitazioni, uffici, hotel, negozi o strutture sanitarie, infatti, la temperatura ambiente è spesso impostabile solo nelle stanze principali. Si sbilanciano così i livelli di comfort rispetto agli altri spazi, con relative conseguenze in termini di spreco energetico”.
E quando non abbiamo sistemi canalizzati? La termoregolazione Airzone si integra anche con i pavimenti radianti in caldo e freddo, gli impianti a radiatori (esistenti e nuovi) e tutti i tipi di split. Il tutto, mantenendo l’efficienza della suddivisione multizona.
Il controllo del clima avviene secondo tre elementi principali:
Di seguito, alcuni protagonisti tecnologici di questa integrazione.
Questi dispositivi smart sono progettati per migliorare le esperienze degli utenti, con un design minimale in versione bianca o nera. Installatori e clienti possono scegliere tra le seguenti opzioni:
Sono l’elemento forse meno visibile, ma più importante della situazione. Grazie a queste tecnologie, infatti, Airzone riesce a comunicare con tutti i tipi di macchine e impianti e con i principali marchi del settore climatizzazione. Specifici algoritmi, inoltre, permettono un’ulteriore razionalizzazione dei consumi energetici.
Tutti i sistemi di zonificazione Airzone sono forniti con una porta ModBus. Ma si interfacciano anche con altri noti protocolli come BACnet, Konnex, LonWorks. L’azienda collabora anche direttamente con diversi provider di soluzioni per la gestione integrata di edifici (es. Wago e Lutron).
L’installazione si completa con il Webserver Airzone Cloud, per gestire tutti i sistemi connessi con l’app gratuita scaricabile da Apple Store e Google Play.
Il controllo a distanza riguarda:
Ma c’è di più: la soluzione è nativamente predisposta per il comando vocale tramite Amazon Alexa e Google Assistant.
Dal componente al sistema integrato, Airzone ha sviluppato diverse proposte da valutare in base al contesto applicativo.
Ecco le 5 soluzioni sul mercato:
La panoramica si conclude con un doveroso cenno normativo. Tutti i sistemi Airzone sono certificati secondo la classe B della norma EN 15232 legata ai sistemi di automazione degli edifici.
Una conformità che dà accesso all’Ecobonus 65% per la riqualificazione energetica degli immobili, connessi appunto all’installazione e messa in opera di sistemi che permettano la gestione personalizzata e automatica degli impianti di riscaldamento, produzione d’acqua calda sanitaria o climatizzazione estiva. Quanto al Superbonus 110%, invece, la termoregolazione multizona “partecipa” all’incentivo in qualità di lavoro trainato.