Qui ci vorrebbe un punto luce, ma dove attacco la spina? Capita a tutti – proprietari di casa, designer e progettisti – di scendere a compromessi per trovare la giusta illuminazione in ambienti interni ed esterni. Da qualche anno, la soluzione è nelle lampade senza fili: luci d’accento, lanterne ricaricabili o versatili complementi di design. Non un vezzo, a giudicare dalle tantissime proposte viste al Salone del Mobile 2023, ma una luce portatile ricca di funzionalità intelligenti e flessibili. Insomma, la categoria è uscita dalla nicchia per entrare anche nei cataloghi dei grandi marchi del lighting.
Portatili, ricaricabili, efficienti: le lampade senza fili si adattano a ogni contesto. Cena con gli amici in terrazza? Tavolini romantici in riva al mare? Leggere un libro a letto o sul divano? Grazie alla loro versatilità, rispondono a queste e ad altre esigenze. Soprattutto, si possono posizionare e spostare ovunque, senza la necessità di ingegnosi stratagemmi per gestire i cavi elettrici.
I vantaggi di un interior design con luce portatile vanno anche oltre, soprattutto se parliamo di ristoranti e strutture ricettive. Qui, le lampade a batteria vantano un ruolo multifunzionale:
Aggiungiamo la comodità: nella maggior parte dei casi, la lampada a LED si ricarica per via induttiva o in wireless sull’apposita base, come fosse uno smartphone, e rimane accesa diverse ore.
La nostra carrellata parte con una lampada wireless che non ha certamente bisogno di presentazioni. Alla Milan Design Week, Zafferano le ha dedicato buona parte del suo stand da 400 mq e un vero e proprio Poldina Art Lab. Interessante novità, nella linea Zafferano Lampes-à-porter, Poldina Reverso. Praticamente, una Poldina a testa in giù: il diffusore diventa la base e la base (adesso rotonda) diventa diffusore. Ma alla lampada da tavolo si aggiunge anche la comoda funzione porta oggetti, con la vaschetta multiuso adatta al contatto alimentare. Dotata di scheda LED, touch dimmer e selezione della temperatura di colore tra 2200K, 2700K e 3000K, è disponibile nei colori bianco, corten, grigio scuro, verde salvia, sabbia. Poldina Reverso “dura” 12 ore ed è utilizzabile anche all’esterno, perché protetta da pioggia e umidità (IP54).
Sempre sul filone delle lampade senza fili da tavolo, ecco la proposta ricaricabile Whisper di iGuzzini. Ideale per ambienti interni ed esterni è un “classico” contemporaneo che sta bene nell’hospitality come nei contesti privati. La sua forma essenziale, con la funzione interruttore/dimmer touch integrata nella sommità del paralume, garantisce la gestione della temperatura e dell’intensità della luce. L’anello alla base del paralume, nei colori nero, bianco, champagne, argento, si può abbinare al corpo bianco, nero, rosso o champagne. Il corpo in alluminio riciclato, materiale ecologico e riciclabile all’infinito, rende Whisper una lampada attenta alla sostenibilità.
Macao, Tap e Moon sono invece le tre declinazioni delle lampade senza fili per esterno targate Ondaluce. Calore, atmosfera e praticità segnano il passo alle nuove proposte da tavolo con ricarica usb. Accensione, spegnimento e dimmerazione della luce avvengono tramite sistema touch, mentre l’autonomia è di 8 ore con 100% di intensità luminosa.
Come anticipato, a Euroluce abbiamo trovato anche diverse novità wireless di marchi storici dell’illuminazione italiana. Un esempio è Catellani & Smith con la sua famiglia Ale e in particolare il modello Ale BE T. La lampada da tavolo a batteria è composta da una base circolare collegata, tramite un piccolo cilindro, a due sottili elementi disposti a V. I quali sostengono la calotta semisferica, orientabile su un solo asse. Il dettaglio ironico di una mosca poggiata sulla calotta nasconde la vite di fissaggio al corpo della lampada. Dotata di sorgente a LED da1,5W (220lm), Ale BE T è disponibile in bianco e nero. Oppure nella vivace verniciatura fluo (arancio, blu, giallo e magenta) e nella finitura “colourful”, che gioca con i colori primari blu, rosso e giallo.
Altrettanto iconica, la lampada Makà, disegnata da Marc Sadler per Olev, gioca su dimensioni ridotte e linee pulite ed evocative. La base e il paralume creano un’armonia cromatica che, insiemeal fascio luminoso diffuso verso il basso, rende la lampada wireless adatta all’illuminazione dei tavoli di ristorante o di case private. Makà è realizzata in ferro, secondo otto finiture metalliche: bianco super-opaco, brunito verniciato, nero super-opaco, oro ricco, titanio, azzurro, verde salvia, terra bruciata. La proposta è inoltre dotata di tecnologia Dim to Warm, che regola colore e intensità della luce attraverso un pulsante.
E se il tocco di design fosse così particolare da rimandare ad altro? Ci ha pensato Rodolfo Dordoni con Fleur. La nuova lampada portatile di Foscarini ha una duplice anima: quella più naturale di illuminare e l’altra più inaspettata di contenere acqua e un fiore fresco per decorare. La trasparenza e la leggerezza dello stelo, un cilindro in pyrex aperto nella parte superiore, si associano così a diverse colorazioni del corpo illuminante. Dal più neutro color porcellana, che richiama i piatti d’autore, alle proposte più decise. Quando accesa, Fleur sottolinea il profilo dello stelo in vetro e viene diffusa sul piano da una piccolissima scheda LED, frutto di un grande lavoro di miniaturizzazione dei componenti.
Diverso, ma altrettanto peculiare, il concept di Bulbovaso LED di Vesoi. Una classica lampadina a bulbo a fine vita, svuotata della sua essenza, si riaccende e diventa espressione di tecnologia. Nella lampada, il corpo in vetro trasparente con supporto in gomma si unisce alla base ricaricabile con interruttore on/off dimmer. Dotata di porta usb per la ricarica, ha una durata di circa 12 ore ed è disponibile anche nella versione outdoor.
Ottava e ultima proposta senza fili è Clara, firmata da CaberlonCaroppi, in collaborazione con Marco Forbicioni, per Contardi Lighting. Alla base del progetto, della selezione dei materiali e della scelta dell’alimentazione a batteria ricaricabile, la volontà di creare un elemento facilmente trasportabile per il mondo contract. L’anello collocato nella parte superiore della lampada, ispirata alla lanterna, funge appunto da gancio per appenderla o spostarla. Il corpo batteria, una volta estratto dalla sua posizione, può diventare anch’esso una lampada wireless. Grazie alla sua natura ibrida, tra esterno e interno, Clara offre dunque un’illuminazione dinamica e trasversale.
