Un lighting design fatto di sperimentazioni materiche e rivisitazioni stilistiche, per una luce decorativa trendy ma di carattere. È il filo conduttore del catalogo Fabbian, dove trovare diverse proposte, dalle lampade più discrete agli esempi di originalità, con le quali combinare speciali soluzioni architettoniche. Ne abbiamo selezionate quattro – Armilla, Saya, Amulette Art e Dome – e ve le presentiamo in seguito.
Il vetro imbrigliato da strutture di metallo è il principio di Armilla, firmata da Lorenzo Truant, il cui diffusore in vetro bianco lucido è trattenuto da pochi sottili cerchi metallici (cromati, dorati o bruniti), imprigionati dal vetro fuso al termine del processo. Il design è ispirato alle rappresentazioni rinascimentali del moto delle stelle e dei pianeti.
In quel tempo, infatti, si usava costruire delle macchine gioiello, delimitate da anelli, chiamati appunto armillari, con al centro la terra. E, dopo la rivoluzione copernicana, il sole. Una fonte illimitata di luce decorativa che si sprigiona dalla lampada Armilla. La collezione è disponibile con un diametro di 36cm e nella versione a sospensione e da tavolo.
Nella famiglia Saya, di Giò Minelli e Marco Fossati, i tre modelli in dimensioni e forme differenti rappresentano una soluzione ideale per locali come bar e ristoranti. La luce omogenea e diffusa, interrotta solo dai segni grafici del metallo, diventa infatti una scenografica protagonista degli ambienti, donando loro stile e carattere.
Il progetto è frutto di un racconto di viaggio tra oriente e occidente. Dove l’estetica di culture lontane si fonde con la tradizione veneziana del vetro soffiato in gabbia. Ne deriva una grande goccia di rugiada che scorre verso il basso lungo una serie di fili metallici. Questi, stringendosi, fermano la sua caduta restituendo all’occhio umano una sensazione di sospensione. Saya di Fabbian (vedi foto di apertura) si può acquistare nella versione trasparente e in quella bianco lucido. Le strutture che sorreggono i vetri sono invece brunite, dorate o cromate.
Accanto ai corpi illuminanti più discreti, Fabbian propone tutto lo spirito di Amulette Art. La lampada di Bernhardt & Vella sintetizza in chiave contemporanea il gusto Art Déco. Sperimentando gli effetti che una luce LED produce quando attraversa una lastra di cristallo colato, trattenuta da un elemento geometrico in metallo. La collezione è costituita da una sospensione e da un’applique. Il diffusore in vetro cristallino martellato è affiancato, su un lato, dalla montatura in metallo spazzolato verniciato oro, oro rosa e antracite.
Infine, il concept di Alessandro Di Prisco. Un sistema particolarmente adatto agli interni minimal, con ampie volumetrie sviluppate in altezza. Proprio in questi volumi, gli elementi modulari componibili e aggregabili all’infinito di Dome disegnano architetture di metallo basate sulla forma dell’arco e della volta. Ogni corpo luminoso è infatti costituito da un cilindro/lampada, con sorgente LED ad alta efficienza, e un arco lungo 1 metro che si collega al successivo cilindro. Suggerendo così l’esistenza di un contenitore più ampio, attraverso una struttura aerea leggera e complementare alle funzioni e alle scenografie sottostanti.