Motus-E: lavoratori dell’auto elettrica, intensificata la collaborazione con la Rete di scuole per la mobilità sostenibile, con l’obiettivo di ampliare l’offerta formativa degli istituti per preparare i futuri lavoratori dell’auto elettrica, che siano studenti o persone già impiegate nel settore.
L’industria sta puntando sempre di più sull’auto elettrica ed è quindi indispensabile che l’Italia si faccia trovare pronta, preparando a dovere studenti e lavoratori, mettendo al centro il tema della formazione e della riconversione industriale.
La collaborazione tra Motus-E e la Rete, che conta circa 50 istituti in 16 Regioni, dimostra una più sempre più stretta cooperazione tra industria e scuola: l’obiettivo è quello di garantire una preparazione sempre più mirata, utile a entrare nel mondo del lavoro e gestire il cosiddetto reskilling di chi un impiego lo ha già.
In questo senso le scuole secondarie superiori e gli Its possono giocare un ruolo essenziale. Alcuni progetti presentati a Didacta, finanziati anche tramite i fondi PNRR Scuola 4.0, hanno portato alla realizzazione di laboratori funzionali a migliorare la didattica la mattina e ad aggiornare le competenze dei lavoratori al pomeriggio. Un prossimo passo potrebbe essere la creazione di un percorso didattico nazionale ufficiale e sempre più esteso.
Ad esempio, il prossimo anno l’Iis Vallauri di Fossano sperimenterà un laboratorio digitale allargato a tutti gli istituti del corso nazionale per ‘Tecnico della progettazione gestione e manutenzione dei sistemi di mobilità sostenibile’, con attività in realtà aumentata e realtà virtuale.
É però indispensabile che gli studenti si esercitino in laboratori sempre più evoluti: per questo le scuole sperano in una disponibilità continuativa di fondi, PNRR e non, volti al potenziamento dell’offerta didattica delle scuole, senza troppa burocrazia che rende impossibile accedere a risorse che sarebbero disponibili per gli istituti, frenando il processo di evoluzione.