La digitalizzazione della mobilità porta benefici alle utility italiane

In un digital talk organizzato da Althesys in collaborazione con Targa Telematics sono stati evidenziati i grandi vantaggi legati alla gestione digitale delle flotte mezzi
I benifici della digitalizzazione della mobilità per le utility

Che fra le tante cose cambiate dalla digitalizzazione figuri anche la mobilità è un concetto intuitivo, salvo poi riscontrare una diffusa ignoranza sulle reali modalità con cui avviene una mutazione così importante. Ben vengano, dunque, iniziative come quella intrapresa da Althesys, in collaborazione con Targa Telematics, che ha presentato lo studio “La digitalizzazione della mobilità per le utility” nell’ambito di un digital talk a cui hanno partecipato anche manager di Iren, Duferco Energia e Veritas.

Punto di partenza dell’incontro e dello studio è che la digitalizzazione sta trasformando in modo sempre più radicale la mobilità. E l’applicazione di tecnologie IoT ai veicoli, unita al potenziamento delle capacità di raccolta e analisi dei dati, può essere un prezioso strumento al servizio delle utility, sia nella gestione operativa interna sia nei servizi diretti alla clientela.

Efficienza e minore impatto ambientale

Un concetto esposto dall’economista Alessandro Marangoni durante la presentazione, che ha poi sottolineato come “nella mobilità la digitalizzazione risponde ad esigenze di efficienza e di riduzione dell’impatto ambientale nell’offerta dei servizi ai cittadini. Le attività di fleet management consentono, sia in termini di gestione degli asset che di ottimizzazione del sistema di car sharing, la definizione di nuovi business model e opportunità di creazione di valore per le utility nelle varie attività”.

Inoltre, nell’esposizione è stato evidenziato come, in relazione ai servizi che vengono messi a disposizione dei clienti, “il processo di digitalizzazione rappresenta innanzitutto il fattore abilitante dei progetti di smart city e di car sharing, oltre che fornire l’occasione per un ampliamento dell’offerta potendo contare su un insieme di servizi diversi”.

Benefici in tutta la catena del valore

“Un’adeguata gestione della mobilità ha il potenziale di apportare miglioramenti lungo tutta la catena del valore e di portare benefici agli stakeholder sia in termini di riduzione degli sprechi e dei costi, sia per il taglio delle emissioni di CO2”, ha affermato a sua volta Piero Bonino di Targa Telematics.

“Supportiamo quindi i nostri partner – ha proseguito il manager – nel loro percorso di digitalizzazione. Partendo dall’analisi dei dati, co-creiamo in tempi rapidi progetti di smart mobility piuttosto complessi per favorire nuove forme di mobilità più sostenibili. Grazie a sistemi avanzati di fleet management e car sharing, sia pubblico che privato, si ottimizza la gestione delle flotte, anche riducendo il ricorso alla mobilità veicolare individuale, con evidenti vantaggi da un punto di vista ambientale”.

I vantaggi della smart mobility

Il lavoro sui Big Data

In tutto ciò un ruolo sempre più importante viene ricoperto dall’Intelligenza Artificiale e dalla sempre crescente capacità di raccolta e analisi dei dati. In particolare, grazie all’analitica avanzata e lavorando sui Big Data, diventa possibile individuare una serie di costi normalmente non percettibili, appunto resi evidenti attraverso la raccolta e l’elaborazione di grandi quantità di dati.

Più in generale, nel corso del digital talk è stato sottolineato come la smart mobility offre potenziali miglioramenti anche nell’area della sicurezza per il conducente, assicurata attraverso l’attivazione di servizi di chiamata di emergenza. Stessa valenza anche per il veicolo: in caso di furto, ad esempio, i veicoli connessi hanno maggiori possibilità di essere ritrovati, grazie alla geolocalizzazione. Inoltre, un parco di veicoli connessi è in grado di individuare e segnalare in tempo reale eventuali problemi tecnici, oppure mandare allarmi che segnalino l’avvicinarsi di interventi di manutenzione.

Digitalizzazione della mobilità: opportunità per le utility

Ma la digitalizzazione della mobilità ha delle ricadute importante anche per le utility che non operano direttamente nel settore dei trasporti. È il caso delle utility idriche, chiamate ad affrontare il problema delle perdite di rete con un sistema di controllo che garantisca la prevenzione e un efficientamento delle operazioni di manutenzione. In quest’ottica il ruolo e la gestione dei mezzi, sia per la manutenzione programmata che per gli interventi di emergenza, è dunque strategico.

Anche nel settore del gas un’attenzione primaria è data allo stato delle reti, con parte delle operazioni di controllo rete e ricerca fughe di gas che avviene con l’impiego dei veicoli dedicati. Dunque, il fleet management è cruciale sia sotto il profilo dei costi che della sicurezza, e la sua integrazione con la sensoristica avanzata permette di aumentare significativamente la qualità dell’ispezione via veicolo.

Le opportunità della digitalizzazione della mobilità per le utility
Le opportunità della digitalizzazione della mobilità per le utility

Il caso dei servizi ambientali

Nei servizi ambientali, invece, la mobilità costituisce il core business della prima fase di attività, ovvero la raccolta e il trasporto dei rifiuti che avvengono quasi esclusivamente via gomma con veicoli dedicati. Al riguardo, l’ottimizzazione dei percorsi di raccolta rifiuti è cruciale nel contenere i costi e l’impatto in termini di emissioni. E razionalizzare i percorsi implica un elevato livello di complessità, che può essere dipanata soltanto con approcci di machine learning e Intelligenza Artificiale.

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Marco Ventimiglia

Giornalista professionista ed esperto di tecnologia. Da molti anni redattore economico e finanziario de l'Unità, ha curato il Canale Tecnologia sul sito de l'Unità
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