Auto elettrica: è vantaggioso ricaricarla a casa?

La ricarica domestica di un’auto elettrica è un’opzione più conveniente rispetto alla ricarica da colonnine? Quale è la potenza dell’impianto necessaria? Quali sono le tempistiche e i costi?
Smart #3: la nuova auto elettrica

Non esistono normative che impongano ai possessori di un’auto elettrica di effettuare la ricarica tramite le colonnine. Anche delle comuni prese di corrente, disponibili in tutte le case, o una wallbox, sono sufficienti per procedere all’operazione, magari sfruttando le ore notturne per trovare l’auto pronta all’uso mattino.

Impianto elettrico e wallbox

Chi possiede una citycar di dimensioni contenute, limitandosi a guidarla nella città in cui risiede, può accontentarsi dei 3 kW rilasciati dall’impianto domestico. In tutti gli altri casi, per ricaricare l’auto elettrica è opportuno adeguare l’impianto, portandolo a un minimo di 6 kW. Le wallbox rappresentano un’opzione molto utile in ambito casalingo. La smart charge@home, ad esempio, è un sistema di ricarica di alta qualità che lascia ampio spazio alla personalizzazione del profilo di ricarica, ottimizzando così il rapporto qualità-prezzo.

Potenza dell’impianto: è sempre utile aumentarla?

Se l’idea è ricaricare una vettura elettrica in autonomia, prima di scegliere il veicolo da acquistare è importante verificare la potenza dell’impianto. Aumentarla è utile in diversi casi, ma in altri potrebbe rivelarsi una spesa inutile.

Per quale motivo? In quanto le auto elettriche hanno un sistema interno che regola l’assorbimento di energia. Così facendo, si evitano possibili surriscaldamenti e, al contempo, scongiurano l’usura eccessiva delle batterie. Considerando come la capacità di assorbimento sia differente da vettura a vettura, un caricatore più potente non si riflette necessariamente in operazioni di ricarica più rapide. In parole povere, in questo campo è la capacità della singola auto a “pilotare” la ricarica.

Tempistiche della ricarica in casa

Chi ha accesso in ambito domestico a una rete elettrica trifase, in grado di sfasare gli impulsi della corrente per far passare una quantità maggiore di corrente senza alcun rischio, ha la possibilità di sfruttare, in un modello come la Smart #3, il caricabatterie da 22 kW presente in corrente alternata. Per quanto concerne le tempistiche relative alla ricarica, occorre ricordare come la rapidità sia legata a due elementi: energia richiesta e potenza della ricarica.

smart #3 ricarica elettrica con wallbox

Le batterie non assorbono l’energia in modo omogeneo; in particolare, quando la percentuale della ricarica raggiunge l’80% l’immissione diviene più lenta. È anche vero che difficilmente si supera tale limite, limitandosi a viaggiare con una batteria tra il 20 e l’80% di energia.

Affidandosi a un caricabatterie trifase per auto elettriche, alla già citata Smart #3 sono sufficienti 3 ore per passare da un’autonomia del 10% a una dell’80%. Se un impianto che assicuri una carica a 6 kW può necessitare di una ricarica di 4 ore, uno monofase da 3 kW potrebbe arrivare a 10 ore.

Costi per la ricarica di un’auto elettrica

In merito ai costi, a determinarli è la capacità del “pacco-batterie”, evidenziata dai kWh. Maggiori sono le dimensioni della vettura, più le batterie presentano dimensioni non indifferenti. Si passa dai 18,8 kWh dei modelli più compatti ai 100 kWh delle auto di maggiori dimensioni.

Se generalmente un kWh permette di percorrere tra i 4 km e gli 8 km, e un kWh può costare 20/22 centesimi per kWh, una ricarica comporta una spesa tra i 4 e i 20 euro. A influire sui costi, nei veicoli caratterizzati da dotazioni importanti, è la necessità di utilizzare caricatori più veloci, il cui costo può superare i 30 centesimi per kWh.

Pro e contro

Al termine di questa disamina sorge spontanea una domanda: meglio ricaricare a casa o è preferibile affidarsi a una colonnina? Ricaricando l’auto elettrica dalla rete elettrica, o tramite wallbox, la spesa energetica è inferiore. Le batterie, a loro volta, vengono preservate, durano più a lungo e regalano alla vettura una maggiore autonomia.

la wallbox per Smart #3

Sono da valutare i costi iniziali per adattare l’impianto domestico, come quelli per installare la wallbox, predisporre un contatore separato o elevare la potenza a 6 kW. Le DC, ossia le stazioni di ricarica a corrente continua, rappresentano la scelta ideale per chi pone al primo posto la velocità della ricarica.

E nei lunghi viaggi è comodo poter utilizzare le colonnine di ricarica rapida, la cui potenza può toccare i 50 kW, a corrente continua. La ricarica si completa in poco più di sessanta minuti a fronte di un costo di circa 80 centesimi per kWh.

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