Un anno di crescita per caldaie, pompe di calore e serramenti

Buon andamento del mercato italiano delle tecnologie incentivate – caldaie a condensazione, pompe di calore, serramenti. Il Rapporto ENEA sulle Detrazioni Fiscali analizza gli interventi che supportano la transizione energetica
Le tecnologie incentivate per l'efficienza energetica

L’ultima edizione del Rapporto Annuale sulle Detrazione Fiscali di ENEA contiene un esteso approfondimento sull’andamento del mercato nazionale delle tecnologie incentivate. Un’analisi da cui, in estrema sintesi, emerge che nell’anno 2021 si è registrata una significativa crescita dei tre comparti più importanti, per volumi e fatturato, fra quelli presi in considerazione, ovvero:

  • caldaie a condensazione,
  • pompe di calore,
  • serramenti.

Caldaie: oltre un milione di pezzi venduti

Cominciamo dal capitolo del report dedicato al mercato dei generatori di calore a condensazione che nel 2021 ha raggiunto un traguardo dal valore anche simbolico, considerato che ha oltrepassato la quota di un milione di pezzi venduti prendendo in considerazione le tre tipologie di apparecchi che compongono il segmento, vale a dire caldaie murali, a basamento e soffiate in acciaio.

Nel paragone con l’anno precedente si registra un incremento complessivo a volume di ben il 43%, che corrisponde a circa 310mila caldaie a condensazione vendute in più rispetto al 2020. Si potrebbe obiettare che il paragone con l’anno precedente, funestato dall’esplodere della pandemia, non è molto indicativo, ma in realtà le cose stanno diversamente considerato che, nonostante tutto, il 2020 si era concluso a sua volta con un incremento delle vendite del 3,6% in termini di pezzi venduti rispetto al 2019.

Caldaie murali sotto i 35 kW di potenza

Dei circa 1.022.000 generatori a condensazione che sono stati venduti in Italia nel 2021, la stragrande maggioranza (il 94%) è rappresentata dalle caldaie murali in classe A appartenenti alla fascia di potenza ≤ 35 kW, una tipologia di apparecchi che allo stato attuale costituisce il sistema di riscaldamento più adottato nelle abitazioni di medie dimensioni.

vendite caldaie a condensazione in Italia

Il rapporto ENEA sottolinea come “nel 2021 le vendite di queste caldaie registrano un incremento a volume del 50,2% rispetto al 2020, anche ad effetto di un’offerta ormai molto variegata di incentivi a disposizione degli utenti: come gli incentivi ecobonus “storici”, che in edifici unifamiliari o singole unità immobiliari agevolano con aliquota di detrazione 65% la sostituzione di questi generatori se corredata con sistemi di termoregolazione evoluti, e gli incentivi Superbonus 110%”.

Crescita anche delle caldaie a basamento

Il trend positivo riguarda comunque tutte le tipologie di caldaie a condensazione. Come quelle con basamento e fascia di potenza ≤ 35 kW, l’80% di tutti i generatori a basamento venduti, che nel 2021 hanno registrato un notevole incremento delle vendite (circa il 56%), per un numero complessivo di quasi 10.500 pezzi. Ed ancora, le vendite di caldaie murali di potenza superiore ai 35 kW, hanno segnato un incremento del 34,9% rispetto all’anno precedente, con circa 13.000 pezzi venduti.

Di rilievo anche l’incremento delle vendite di caldaie a basamento di media-grande taglia. Più 32,6% per le caldaie nella fascia di potenza da 36 a 115 kW, che tipicamente assolvono al riscaldamento di piccoli-medi condomini, a fronte di un numero complessivo di generatori venduti pari a circa 870. Ancor meglio il +56,1% relativo alle vendite di caldaie a condensazione con potenza superiore ai 115 kW, che ritroviamo soprattutto nei condomini di grandi dimensioni, a fronte di 1.720 pezzi venduti.

Comparto idronico spinge le pompe di calore

Per quanto riguarda le pompe di calore, il report di ENEA fa riferimento ai risultati della rilevazione statistica Assoclima dai quali emerge che il mercato ha registrato un notevole incremento del fatturato, sia rispetto al 2020 che al 2019, che riguarda soprattutto il comparto idronico, dove la distribuzione di energia termica o frigorifera avviene per mezzo di tubazioni idriche.

Vendita pompe di calore in italia

Ciò premesso, nel 2021 il mercato italiano delle pompe di calore ad alta efficienza, utilizzate come impianto primario di riscaldamento, ha registrato la vendita di circa 199.000 pompe di calore di tipo monosplit e multisplit, 91.945 chiller reversibili condensati ad aria, 943 chiller reversibili condensati ad acqua e 29.058 impianti VRF, dove l’acronimo sta a indicare i sistemi a fluido refrigerante variabile.

Bene i sistemi monosplit e multisplit

In particolare, i sistemi monosplit e multisplit si confermano gli impianti a pompa di calore che è più facile ritrovare in contesti residenziali di piccole-medie dimensioni. E dalle rilevazioni Assoclima 2021, risulta che complessivamente questi sistemi rispetto all’anno precedente hanno registrato un incremento del 22,9% per quanto riguarda le unità vendute e del 25,9% per quanto riguarda il fatturato.

In relazione ai chiller reversibili con condensazione ad aria, la fascia con potenza fino a 17 kW rappresenta il 90% del mercato in Italia e nel 2021 ha registrato un incremento del 134% a volume e del 143% a valore rispetto all’anno precedente. Si tratta, specifica il rapporto, dei chiller con utilizzo domestico “che gli utenti hanno iniziato a conoscere e ad apprezzare per le loro riconosciute caratteristiche specifiche: ingombro ridotto, possibilità di essere installati all’esterno, capacità di controllare separatamente ogni parte della casa e adattabilità a diversi sistemi di emissione”.

Serramenti e facciate oltre quota 5 miliardi

Nel mercato nazionale delle tecnologie incentivate un posto importante spetta al comparto dei serramenti e facciate che, come detto, nel 2021 si è mosso anch’esso con una direzione ampiamente positiva totalizzando un fatturato di circa 5,5 miliardi di euro, dei quali 3,2 miliardi relativi al settore residenziale e 2,3 miliardi di euro nel settore non residenziale.

Un risultato ancor più significativo se si tiene conto di varie circostanze negative indicate nel Rapporto ENEA. Il riferimento è al peso sulla produzione “delle problematiche nell’anno 2021, ben note, dalla scarsa disponibilità di alcuni componenti e materiali all’aumento dei costi delle materie prime, che hanno inciso sui margini di profitto delle aziende”.

Crescita sul biennio precedente

Rispetto al 2020, anno in cui la domanda di serramenti e facciate si è attestata complessivamente a quota 4,4 miliardi, l’incremento a valore del mercato è risultato essere intorno al 24% (+25,8% nel residenziale, +23% nel non residenziale). Nel paragone con il 2019, anno in cui il mercato dei serramenti e facciate complessivamente si è attestato intorno ai 4,7 miliardi di euro, l’incremento è invece di circa il 15%.

Sul totale della domanda di serramenti nel residenziale, relativi al comparto del rinnovo, l’impatto degli incentivi fiscali è stato stimato nel 2021 in 2.176 milioni di euro. L’analisi più dettagliata evidenzia per il 2021 un incremento del 3% relativo alla quota di mercato in volumi dei serramenti in PVC, che ha raggiunto così il 44% del totale, un decremento dell’1% per la quota di mercato in volumi dei serramenti in alluminio, nel 2021 pari al 32%, e un decremento del 2% per quella relativa ai serramenti in legno, nel 2021 del 24%.

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Marco Ventimiglia

Giornalista professionista ed esperto di tecnologia. Da molti anni redattore economico e finanziario de l'Unità, ha curato il Canale Tecnologia sul sito de l'Unità
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