Le agevolazioni fiscali continuano a spingere pompe di calore e serramenti

I due comparti, come evidenziato nel rapporto ENEA sulle detrazioni fiscali, hanno raggiunto fatturati e volumi da record nel 2022 con un trend positivo che è proseguito anche l’anno scorso
serramenti e pompe di calore in crescita grazie alle agevolazioni fiscali

Il rapporto sulle detrazioni fiscali realizzato annualmente da ENEA contiene all’interno della sua ultima edizione degli interessanti approfondimenti relativi al mercato:

Entrambi comparti che da qualche anno beneficiano particolarmente delle agevolazioni fiscali per i lavori compiuti nell’edilizia.

Pompe di calore: espansione continua del mercato

Per quanto riguarda le pompe di calore, la premessa è che nel processo di transizione energetica del nostro Paese, il nuovo PNIEC rinforza ulteriormente il loro ruolo, con l’incremento atteso della domanda che dovrà essere necessariamente assorbito da una pari offerta da parte del mondo della produzione, assicurando inoltre formazione ad hoc. Senza dimenticare la necessità di disporre di una rete elettrica adeguata.

Il terreno per questa espansione è comunque divenuto più fertile, perché, come sottolinea il rapporto, “negli ultimi anni, anche a seguito di campagne di sensibilizzazione dei cittadini in tema ambientale, ci si è orientati verso un impiego sempre maggiore delle pompe di calore, che si abbinano benissimo a qualsiasi fonte rinnovabile e che ormai possono anche da sole assicurare la climatizzazione invernale di un immobile”.

Quasi due milioni di unità

In relazione all’andamento del settore nel 2022, i sistemi split (mono+multi) complessivamente venduti nell’anno hanno quasi raggiunto quota due milioni considerando tutte le unità indipendentemente dal loro utilizzo (sia quelle che in un immobile costituiscono l’impianto primario di riscaldamento, sia quelle che sono destinate ad integrare un impianto termico già esistente).

Nel dettaglio, questo significa un incremento complessivo rispetto all’anno precedente del 10,4% per numero di pezzi venduti. La percentuale sale invece al 15% circa per ciò che riguarda il fatturato raggiunto sul mercato italiano delle pompe di calore, che due anni fa è stato pari a 1 miliardo e 283 milioni di euro.

Il primo semestre del 2023

Facendo riferimento ad una recente indagine di Assoclima, nel report ENEA vengono anche forniti dei numeri relativi all’anno appena concluso. In particolare i primi sei mesi del 2023 hanno registrato la vendita di circa 1.234.000 pezzi (considerando sempre tutte le unità vendute) con un decremento complessivo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente di circa il 5,7% come numero di unità, ma con un incremento del 7% per ciò che riguarda il fatturato.

Inoltre, andando a scomporre il dato si nota come il decremento delle vendite risulta interessare unicamente i sistemi monosplit, che registrano un decremento dell’11,6% del numero dei pezzi venduti, con un decremento del fatturato in Italia di circa il 3%, mentre i sistemi multisplit vedono un incremento del mercato di circa il 16% come numero di pezzi venduti e un incremento del 19% circa del fatturato.

Il mercato dei serramenti

I numeri relativi all’andamento 2022 dei serramenti e facciate sono invece ripresi dal rapporto UNICMI sul mercato dell’involucro edilizio. Il fatturato del comparto, fortemente al rialzo soprattutto per la spinta delle agevolazioni fiscali, si è attestato complessivamente sui 7 miliardi di euro, dei quali 4,192 miliardi relativi al settore residenziale e 2,885 riguardanti quello non residenziale.

Ed ancora, le unità finestra complessivamente vendute nel mercato residenziale sono state circa 6,8 milioni, l’83% delle quali (5,7 milioni di unità), acquistate per il rinnovo dell’esistente, mentre per le nuove costruzioni residenziali la spesa in unità finestre ha raggiunto quota 1,1 miliardi di euro.

Quote di mercato per valore e volume

Andando a vedere le tipologie di prodotto, si conferma la crescita già registrata negli scorsi anni della quota di mercato in valore dei serramenti in PVC, pari al 38% e in incremento del 2% rispetto al 2021. I serramenti in alluminio confermano invece una quota di mercato in valore del 36%, mentre si riduce di un ulteriore 2% la quota dei serramenti in legno, pari al 26%.

Ragionando invece in termini di volumi del venduto, nel 2022 i serramenti in PVC risultano avere una quota di mercato del 46%, ancora in incremento (sempre del 2%) rispetto all’anno precedente. I serramenti in alluminio confermano la quota di mercato del 32%, mentre i serramenti in legno registrano anche in questo caso un decremento (-2%), con una quota di mercato in volumi del 22%.

L’anno scorso crescita più ridotta per i serramenti

Presente pure per questo comparto un focus sull’andamento dell’anno scorso. “La ripresa del mondo dei serramenti risulta rallentare nel 2023 – si legge nel rapporto sulle detrazioni fiscali –, non soltanto per la rimodulazione degli incentivi, ma anche per l’aumento dei tassi d’interesse che penalizzano sia le nuove costruzioni che le compravendite residenziali”.

In ogni caso le più recenti rilevazioni UNICMI portano a stimare per il 2023 un’ulteriore seppur più contenuta crescita, con il totale del valore del mercato dei serramenti e facciate stimato in 7,7 miliardi di euro, dei quali 4,5 miliardi generati dal fatturato dei serramenti nel settore residenziale.

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Leonardo Barbini

Copywriter ed editorialista di Elettricomagazine.it, appassionato di tecnologia. Da anni segue le tematiche della mobilità elettrica, della transizione energetica e della sostenibilità
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