Nel luglio 2019 non esisterà più il mercato tutelato dell’energia (quello che i fornitori definiscono “di maggior tutela”). Posticipato di un anno questo passaggio – fino a poche settimane fa era previsto per luglio 2018 – resta comunque il dubbio: ci sarà l’ennesima “stangata” per l’utente finale?
Innanzitutto le differenze tra mercato libero e mercato tutelato: come con il mutuo bancario a tasso fisso o variabile, anche in questo caso i fornitori di gas ed elettricità propongono due possibilità. Usufruire di una tariffa fissa (e quindi evitare di correre il rischio derivante da possibili aumenti, in genere nell’arco di due anni) o affidarsi al mercato libero e beneficiare di tariffe altalenanti, spesso al ribasso ma non solo.
Passare nel 2019 al mercato libero può spaventare, ma esistono accortezze che consentono comunque di mantenere sotto controllo i prezzi.
Detto questo, per chi si troverà a dover scegliere il fornitore per il mercato libero è buona cosa tenere presente alcuni importanti fattori.
Prima di tutto occorre porsi alcune semplici domande, come comprendere cosa incide sui costi della bolletta, quante persone ci sono nel nucleo famigliare, quando nell’arco della giornata vengono utilizzati i dispositivi più energivori, in quale località si vive ecc.
Questo primo passo è fondamentale per calcolare l’eventuale risparmio cambiando il gestore.
Sul sito dell’Autorità per l’Energia è presente un comodo motore di ricerca che permette di confrontare le offerte disponibili. Proprio come fanno i comparatori on-line, valuta i costi su una base indicativa di consumi periodici. Anche per questo è importante conoscere i propri consumi medi, al fine di avere una comparazione precisa.
Un altro vantaggio può derivare dalle offerte on-line: spesso i fornitori garantiscono interessanti sconti a chi si affida al web poiché risparmiano sulle strutture di vendita tradizionali.
Pur con il mercato libero, è possibile scegliere offerte a prezzo fisso della componente energia o a costo variabile: anche in questo caso le variazioni sono contenute, occorre valutare l’offerta caso per caso per giudicare quale faccia al caso proprio.
Persino la modalità di spedizione della bolletta può incidere sul costo complessivo: farsela spedire in PDF via e-mail consente in genere di risparmiare rispetto alla classica busta inviata per posta.
Per i più attenti all’ecologia, i fornitori indicano le fonti di energia utilizzate: in questo modo è possibile scegliere – spesso ma non sempre con un leggero sovrapprezzo – di avere solo energia da fonti rinnovabili.
A parità di costi, alcuni fornitori offrono inoltre programmi fedeltà o sconti con altre società partner: è bene tenerlo presente e ricordarselo quando si fa shopping presso le aziende indicate.
Infine, è bene ricordarlo, il cambio di gestore non interrompe l’erogazione del servizio. Il passaggio è totalmente trasparente per l’utente.