Edifici 4.0: è questa la nuova sfida per il mondo dell’edilizia? Un fatto è sotto gli occhi di tutti: in un momento storico in cui il comparto della produzione industriale viene guidato dalle prospettive e dagli incentivi di Industria 4.0, bisogna ammettere che il mondo delle costruzioni resta, ad oggi, uno dei comparti industriali meno digitalizzati, con tutte le conseguenze del caso in termini di produttività e costi di realizzazione.
Alcune stime – emerse durante il convegno “Build Smart: comfort, sicurezza, sostenibilità, innovazione” – rivelano che l’utilizzo di tecnologie digitali, che si traduce in nuove applicazioni a livello software e nell’impiego di piattaforme digitali negli edifici, porterebbe a una riduzione del costo totale del ciclo di vita dell’edificio del 20% e a risparmi annuali tra i 20 e i 30 miliardi di euro sulle spese totali per l’acquisto di beni e servizi per la costruzione di edifici, derivanti proprio dallo sfruttamento della digitalizzazione nelle fasi di progettazione e di costruzione.
L’impiego del digitale porterebbe anche a un incremento degli investimenti nel settore senza considerare le ricadute positive sulla collettività (ci riferiamo, per esempio, all’housing sociale) e al possibile allargamento dell’offerta a nuovi servizi (come la consulenza energetica, la teleassistenza, i servizi di manutenzione remota e di monitoraggio, e così via).
Attualmente oltre il 60% degli edifici esistenti ha più di quarant’anni e quasi l’80% è stato costruito prima del 1990, seguendo normative che non garantiscono gli attuali livelli di sicurezza, di efficienza energetica, fruibilità e connettività richiesti oggi agli edifici moderni.
In quest’ottica, la prospettiva degli Edifici 4.0 rappresenta un’importante occasione di trasformazione, essenziale per la filiera delle costruzioni.
Si tratta, infatti, di una grande opportunità per riuscire finalmente a mettere fine alla crisi del settore, ricreando occupazione, ma anche per migliorare la qualità del costruito e, di conseguenza, la qualità della vita di chi abita o utilizza gli edifici.
Il concetto di Smart City si estende a molti ambiti e coinvolge una visione strategica a livello politico e sociale e l’adozione di politiche energetiche precise, fondate sulla generazione da fonti pulite e rinnovabili. Con le città intelligenti, del resto, si punta proprio alla qualità della vita complessiva dei cittadini. Si può però parlare di Smart City solo quando una città è capace di gestire il proprio sviluppo in modo intelligente, riuscendo a sviluppare la propria rete infrastrutturale e di servizi in modo sostenibile. Un esempio? Bike sharing e car sharing, energia da fonti rinnovabili, edifici smart.
Lo scenario degli Edifici 4.0 rappresenta quindi una occasione di trasformazione essenziale per la filiera delle costruzioni, una opportunità per uscire definitivamente dalla crisi del settore, per crescere e per favorire crescita e occupazione, per migliorare la qualità del costruito e la qualità di vita di coloro che lo abitano o ne usufruiscono, per mettere al centro le persone ma anche le imprese.
Per favorire questa transizione la filiera può contare su nuovi strumenti innovativi come il BIM (Building Information Modeling), uno dei più strategici.
L’adozione del BIM in fase di appalto, e quindi di progettazione e realizzazione della commessa, pubblica o privata che sia, consente infatti una migliore integrazione delle fasi di progettazione, prevenendo errori progettuali e di costruzione, riducendo i costi di commessa, rendendo più efficiente tutto il processo. Le piattaforme digitali nelle costruzioni si configurano quali fondamentali acceleratori del processo di digitalizzazione delle costruzioni, abilitando l’accesso a numerose applicazioni Smart 4.0 negli Edifici.
L’applicazione della digitalizzazione in modo diffuso in un processo di Rinnovo del Paese, che parta dalla Rigenerazione Urbana e dalla Riqualificazione Immobiliare, può portare a vantaggi eccezionali per la collettività in termini economici, di sicurezza e di rispetto per l’ambiente.
Federcostruzioni ha predisposto un Manifesto con 10 proposte concrete che hanno l’obiettivo di contribuire al dibattito politico sull’evoluzione che porterà gli Edifici del nostro Paese a diventare dei contesti digitalizzati, degli Edifici 4.0, ovvero nodi attivi di network interconnessi. Evoluzione che le tecnologie a disposizione rendono già attuabile.