La connessione tra elettrificazione e decarbonizzazione è chiara, così come l’importanza rivestita dal sempre più diffuso utilizzo delle fonti rinnovabili e da una maggiore efficienza energetica che, abbinata al contenimento degli sprechi, aiuti a fronteggiare la costante crescita della domanda di energia globale.
Soluzioni e sistemi digitalizzati rendono possibile, già oggi, una distribuzione elettrica efficiente, sicura, resiliente e sostenibile, che Schneider Electric identifica nel concetto di Elettricità 4.0.
“Uno scenario sempre più basato sul digitale e su un’energia elettrica sempre più disponibile e onnipresente come fonte di energia pulita ha bisogno di nuovi strumenti, nuove logiche e nuove strategie. – ha spiegato Ivan Maineri, Vice Presidente Home & Distribution e Power Products di Schneider Electric Italia – Servono innovazioni che veicolino i concetti di resilienza, sostenibilità e sicurezza. La nostra offerta è basata su questi driver, che hanno un punto in comune proprio attraverso la digitalizzazione”.
Resilienza e sostenibilità sono concetti che già negli ultimi anni Schneider Electric ha sposato, ma gli ultimi eventi – pandemia e conflitto in Ucraina – ne hanno in qualche modo accelerato l’esigenza.
Il fatto che i vettori energetici stiano subendo dei rincari ha incrementato la sensibilità su questo tema e Schneider Electric si impegna per dare ai propri clienti delle soluzioni in grado di rispondere a queste tematiche:
“Stiamo affrontando il tema della sostenibilità ormai da diversi anni, e se fino a poco tempo fa si discuteva della necessità di ridurre l’impatto sul clima, oggi è chiaro che con le attuali politiche dei governi avremo comunque un impatto superiore ai 3 gradi. Dal nostro punto di vista non è accettabile” ha aggiunto Ivan Maineri.
È bene sottolineare come già un quarto delle 500 aziende presenti in Fortune, cioè le più grandi aziende americane, ha preso degli impegni che sono ancora più stringenti e che in realtà spingono verso una mitigazione verso un aumento di soli 1-1,5 gradi.
“Siamo consapevoli del fatto che il problema dei cambiamenti climatici sia la principale sfida della nostra generazione, ma qual è il modo migliore per affrontarla? Dobbiamo cominciare ripensando al rapporto con l’energia, responsabile per oltre l’80% delle emissioni di anidride carbonica del mondo. Siamo convinti che sia importante puntare su un mondo più elettrico e più digitale” ha aggiunto Maineri.
La convergenza tra elettrificazione e digitalizzazione degli edifici, pur essendo solo un pezzo di questo complesso puzzle, rappresenta un importante punto di partenza e offre la possibilità di ottenere vantaggi rapidi e significativi. Elettricità 4.0 – il nuovo modello per la gestione dell’energia di Schneider Electric – è la convergenza tra elettricità e digitale su larga scala. E, inoltre, indica il percorso più rapido per un’energia più pulita, più intelligente e più efficiente.
La visione strategica di Schneider Electric è quella di puntare su tecnologie e innovazioni in grado di digitalizzare la distribuzione elettrica, fortemente correlate con i temi della sostenibilità.
Quando si parla di sostenibilità si parla anche di opportunità, perché le aziende più sostenibili sono anche quelle che hanno maggiori profitti e danno segnali di longevità maggiore. Sono, inoltre, più aperte all’innovazione e infine, oltre ad attirare clienti e investitori, richiamano anche talenti, altro tema fondamentale per la filiera. Perché oggi una problematica concreta è quella di trovare risorse valide e mantenerle al proprio interno: mentre fino a qualche anno fa c’era una sorta di “immobilità” sul mondo del lavoro, oggi i professionisti migliori cercano le migliori opportunità.
Parlando di opportunità, osservando le risorse del Recovery Fund in Italia, su 235 miliardi il 60% riguarda transizione digitale, transizione green, infrastrutture per la mobilità sostenibile.
Digitalizzazione e sostenibilità sono dunque due temi sempre più ricorrenti e che diventano una opportunità per tutta la filiera e in generale per il mercato elettrico.
“Abbiamo calcolato il business totale legato al mondo dell’Elettricità 4.0, stimando in 150 miliardi gli investimenti previsti su infrastrutture IT e datacenter, transizione 4.0 e connettività, infrastrutture per energie rinnovabili, economia circolare, edifici efficienti, infrastrutture per l’acqua, infrastrutture per la mobilità e i trasporti, infrastrutture per scuole e ospedali. Decisamente un grande impulso per il nostro mercato” ha evidenziato Maineri.
È importante coinvolgere in queste opportunità anche il principale tessuto sociale ed economico italiano: le PMI. Sono le piccole e medie imprese che possono dare un contributo significativo all’elettrificazione e alla decarbonizzazione. Ma a differenza delle grandi realtà e delle multinazionali, che hanno già iniziato ad affrontare la transizione energetica, le PMI hanno bisogno di comprendere che è possibile effettuare questo passaggio senza per questo perdere le loro caratteristiche di artigianalità, flessibilità e qualità, aumentando invece la capacità di rispondere alle esigenze dei propri clienti.
Le tecnologie digitali, utilizzate in chiave sostenibile, consentono dunque di ottenere un vantaggio competitivo a prescindere dalle dimensioni delle aziende. Grazie a soluzioni digitali e connesse è possibile sia ridurre il consumo di energia (e quindi le emissioni correlate), sia aumentare l’affidabilità che consente a strutture commerciali, edifici, aziende produttive di lavorare al meglio.
“I sistemi digitali e smart per la distribuzione elettrica sono uno dei perni senza i quali non si può pensare di raggiungere appieno gli obiettivi di sostenibilità ambientale” ha concluso Ivan Maineri.