La strada della sostenibilità passa per la digitalizzazione

Sostenibilità e digitalizzazione sono due facce, integrate, della stessa medaglia: la sfida è coglierne le essenze strategiche, per guidare le aziende verso una nuova normalità
Sostenibilità e digitalizzazione: due facce della stessa medaglia

Non possiamo parlare di sostenibilità, oggi, senza pensare alla trasformazione digitale. Perché tra gli obiettivi di quest’ultima c’è il miglioramento dei processi, dei servizi e dei flussi di informazioni. Un’ottimizzazione di risorse tecnologiche, energetiche e operative che genera, appunto, sostenibilità su tutti i fronti.

Abbiamo approfondito il potenziale degli investimenti smart, nella rilancio e nella competitività delle attività aziendali, con Laura Bruni, Direttore Affari Istituzionali di Schneider Electric Italia.

Sostenibilità: oltre il 2020 con nuova resilienza

Il 2020 è stato un anno diverso, difficile ma per certi versi unico. Un anno che saputo mettere in difficoltà tutti, chi più chi meno, evidenziando le fragilità di molte aziende. Ma l’improvvisa accelerazione delle necessità digitali ha anche premiato le realtà lungimiranti, già coinvolte in progetti innovativi.

Laura Bruni Schneider Electric

Laura Bruni – Direttore Affari Istituzionali di Schneider Electric

È qui che il concetto di resilienza ha assunto pienamente il proprio significato. Quando tutto funziona al meglio e non ci sono “scossoni” è facile lavorare bene, ma cosa succede quando subentra una nuova variabile? E se questa nuova variabile fosse così consistente da mettere in dubbio tutte le nostre certezze? Ci sono scelte sempre più difficili da compiere, in tempi ridotti. E le conseguenze possono avere effetti diametralmente opposti.

Se il margine di errore è prossimo allo zero, dunque, come decidere la direzione da imboccare? Ancora una volta, ci aiutano i numeri. “Conoscere e comprendere i fatti, grazie alle tecnologie digitali, mette i manager nelle condizioni di prendere la decisione più corretta in funzione dell’obiettivo prefissato – spiega Laura Bruni -. Non solo, avere gli strumenti giusti per controllare ogni fattore in campo – Industria 4.0 e applicazioni IoT – consente alle aziende di rispondere alle nuove esigenze del mercato”. Con evidenti vantaggi in termini di competitività ed efficienza.

Il ruolo per l’energia digitale nella sostenibilità

La digitalizzazione è un tema caldo soprattutto nel mondo dell’energia, e lo è per diversi motivi. Innanzitutto, perché ogni processo dipende da una fonte energetica: controllare con precisione la produzione, l’erogazione, la trasmissione e l’utilizzo dell’elettricità è fondamentale.

Nel corso del nuovo millennio sono cambiate anche molte carte in tavola: le energie rinnovabili hanno raggiunto quote prima inimmaginabili e le reti di distribuzione si stanno “organizzando” per fronteggiare le sfide della produzione decentralizzata. Non si tratta più semplici reti, ma di veri e propri organismi in grado di funzionare e regolarsi tramite algoritmi in costante evoluzione. La mobilità elettrica, con punti di ricarica capaci di erogare centinaia di kW, ha reso il tutto ancora più complesso. Questa epocale evoluzione non sarebbe stata possibile con i vecchi strumenti, adatti a soddisfare vecchie necessità. La parola chiave è dunque digital energy.

Essere green per essere migliori

La sostenibilità, poi, non è solo questione di ambiente o di costi. Le aziende green crescono di più e meglio. “Le soluzioni che aumentano la sostenibilità del business – aggiunge Laura Bruni -, sono anche soluzioni strategiche per la sua crescita. Le aziende diventano infatti più competitive, in virtù di processi e modelli migliori, controllabili, circolari ed efficienti. La digitalizzazione è parte integrante di questo trend in quanto motore dell’innovazione”.

Restando in tema di energia digitale, poi, un concetto parzialmente errato è quello di puntare al minor consumo possibile in assoluto. In realtà, si rischia di guardare solo un lato della medaglia: occorre anche consumare meglio. Analizzando la produttività per Watt consumato, emerge ad esempio che impegnare nel modo corretto le risorse a disposizione porta benefici tangibili. Come si è giunti a queste valutazioni? Digitalizzando i processi, estraendo dati da analizzare per trasformarli poi in informazioni utili per ottenere le giuste risposte.

Il consumatore apprezza

Le ricadute di tutto questo si notano, anche nell’atteggiamento dei clienti. I consumatori tendono infatti a scegliere, a parità di qualità, le aziende che fanno della sostenibilità uno dei propri pilastri. Lo si nota ormai da tempo, persino nelle pubblicità: spesso si sente la necessità di sottolineare l’utilizzo di elettricità autoprodotta o di origine rinnovabile.

Ma non è marketing, non è semplicemente un riconoscimento: essere sostenibili in questo particolare momento storico rappresenta sì un vantaggio sul piano dei valori, ma anche su quello economico. Le aziende energivore sono ancora molte e la loro bolletta energetica rappresenta un valore importante nella voce dei costi. A maggior ragione, dunque, conviene valutare dove e come si stanno spendendo i propri soldi, per avere la certezza di non sprecarli.

Agevolare l’industria del futuro

Come accelerare questo percorso inderogabile? Aziende, istituzioni, utenti: è importante che tutti remino nella stessa direzione, della crescita sostenibile e digitale. In ambito industriale, per esempio, il Piano Transizione 4.0 raccoglie l’eredità delle precedenti misure per aiutare le aziende a compiere il passo decisivo verso la digitalizzazione. Bisogna poi sfruttare appieno le potenzialità del Recovery Plan e “vigilare” che lo sviluppo del Green Deal segua la complementarietà dei due binari.

In realtà, si tratta di un approccio che non stravolge il concetto di base, come evidenziato da Jean-Pascal Tricoire, Presidente e CEO di Schneider Electric, in occasione dell’Innovation Summit World Tour. “Non dobbiamo cambiare i nostri obiettivi o le priorità. – conferma Tricoire –. Serve porre al centro delle nostre riflessioni la sostenibilità e, per farlo, occorre puntare sulle soluzioni digitali utili per costruire un futuro più resiliente e, appunto, sostenibile”.

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Alessia Varalda

Ingegnere elettrotecnico con esperienza come Project Manager presso un'importante multinazionale attiva nel settore dell'energia e dell'automazione. La curiosità verso le tecnologie innovative e le soluzioni all'avanguardia nel mondo delle energie (tradizionali e rinnovabili) mi ha portata a lavorare per 14 anni presso un importante editore di riviste tecniche di settore scrivendo di home&building automation, illuminazione, comfort, efficienza energetica e sostenibilità.

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