In fase di assemblaggio di moduli e pacchi batterie, si utilizzano in genere celle con un livello di carica superiore a zero perché è una prassi ritenuta più sicura.
Quando i singoli moduli batteria sono collegati, la corrente inizia a fluire tra i componenti. Spesso questo flusso di corrente crea un aumento della temperatura delle celle e/o dei moduli. All’aumentare della temperatura, la tensione all’interno del sistema si abbassa e si traduce in un aumento della corrente, alzando ulteriormente la temperatura. Questo ciclo di aumento della temperatura è noto come “fuga termica” e, se non viene rilevato, può provocare danni alle batterie e persino incendi all’interno della struttura.
Il sistema di gestione della batteria (BMS) viene utilizzato per monitorare le temperature e garantire la salute della batteria verificando la presenza di connessioni allentate e cortocircuiti interni. Tuttavia, in genere il BMS non viene installato nel sistema fino a una fase successiva del processo di assemblaggio, pertanto il monitoraggio delle temperature delle celle e dei moduli durante l’assemblaggio iniziale viene eseguito utilizzando termometri IR portatili (che forniscono solo informazioni sulla temperatura in una piccola area) o non viene eseguito affatto.
Le termocamere forniscono ai produttori di sistemi di batterie la possibilità di monitorare l’intero gruppo batteria per rilevare temperature elevate e situazioni potenzialmente pericolose dovute a fughe termiche. Poiché le configurazioni delle batterie possono variare notevolmente da una catena di montaggio all’altra, la capacità delle termocamere di misurare le temperature in migliaia di punti diversi aiuta a garantire che nessun punto caldo critico venga perso.
Le termocamere FLIR serie A Advanced Smart Sensor possono essere installate per monitorare ogni porta di scarico del gruppo batteria. È possibile creare più regioni di interesse utilizzando l’interfaccia di controllo della termocamera online con soglie di allarme di temperatura massima impostate per ogni ROI. Utilizzando Ethernet/IP, i segnali di allarme possono essere inviati a un PLC industriale per la registrazione dei dati e il controllo di una spia di allarme quando viene superata una soglia di temperatura critica.
Tale configurazione fornisce la registrazione dei dati storici sulla temperatura e un indicatore visivo per i lavoratori in caso di condizioni pericolose, oltre ad eliminare il potenziale errore umano quando si utilizza un dispositivo di misurazione della temperatura portatile.
L’uso di termocamere FLIR della serie A (come la A70) offre un miglioramento significativo rispetto ai singoli operatori che utilizzano termometri termici portatili, aumentando la ripetibilità e l’affidabilità delle misure di temperatura utilizzate per rilevare le condizioni di fuga termica. Il monitoraggio termico automatizzato e migliorato garantisce che qualunque potenziale pericolo venga rilevato rapidamente, riducendo i rischi sia per il personale dell’impianto, sia per le strutture.