Ricorrere a soluzioni di illuminazione intelligente in un edificio pubblico assicura importanti vantaggi e si pone perfettamente in linea con gli obiettivi di sostenibilità contemporanei. Infatti, l’efficienza energetica e il risparmio sono obiettivi strategici di un certo rilievo.
Da un lato gli edifici pubblici rappresentano una quota significativa dei consumi complessivi italiani, dall’altro si tratta di creare modelli ed esempi virtuosi, che assicurino al contempo il massimo comfort alle persone che li vivono. L’utilizzo delle nuove tecnologie permette la riduzione dei costi, potendo dedicare risorse ad altri scopi. Si riduce anche l’impatto ambientale, aumenta il comfort e si mantiene il valore dell’immobile.
Le azioni da mettere in campo possono essere diverse e, tra queste, c’è senza dubbio tutto quanto concerne il sistema di illuminazione, che in ambito pubblico comporta consumi generalmente abbastanza elevati.
In un edificio pubblico l’illuminazione artificiale è assicurata durante tutte le ore del giorno e molto spesso manca un’efficace integrazione con la componente di luce naturale. Oltretutto, generalmente sono ancora in uso sistemi illuminanti vetusti e poco efficienti.
Secondo dati dell’ENEA, al 2019 in Italia ci sono più di 13.000 edifici di proprietà pubblica, che ogni anno sono responsabili di un consumo energetico di circa 4,3 TWh. Il 20% di questi è il più energivoro e comporta una spesa annua della PA pari a più di 170 milioni di euro. Tra le principali voci di costo, c’è proprio anche l’illuminazione.
Per riuscire a raggiungere gli obiettivi di efficienza, però, è necessario attuare piani d’azione ed efficientamento che partano da un’attenta valutazione dei consumi energetici imputabili all’illuminazione, dei dispositivi installati e delle effettive esigenze dell’utenza, anche in relazione alla tipologia di spazi che si stanno valutando. In questa fase, si possono valutare le aree con maggior potenziale di miglioramento e risparmio, rapportando i costi con i benefici attesi. Si prosegue, pertanto con una progettazione tramite cui definire tecnologie e soluzioni da adottare, eventualmente cogliendo opportunità di finanziamento disponibili.
Gli edifici diventano intelligenti e sfruttano la nuova tecnologia per favorire automazione, comfort e risparmio energetico, agendo principalmente sui differenti componenti impiantistici che li contraddistinguono e che sono responsabili del comfort interno.
Nel caso dell’illuminazione ciò comporta interventi su più fronti, che includono l’installazione di dispositivi efficienti, ma anche di sistemi di controllo e di tecnologie smart che permettano un’evoluzione degli impianti più tradizionali.
Tra le soluzioni più diffuse e applicabili ci sono senza dubbio le lampade a LED, che assicurano efficienza energetica e maggior durata nel tempo. Inoltre, la qualità della luce e l’ampio ventaglio cromatico ne rendono semplice l’applicazione in qualsiasi tipo di contesto, rispondendo alle diverse esigenze che si rilevano in ambito pubblico. Si parla, nel caso di una sostituzione dei corpi illuminanti per una completa riqualificazione, di “relamping”.
Per evitare inutili sprechi di energia, è opportuno integrare anche sistemi che migliorino l’integrazione della luce naturale, ad esempio la sensoristica, che attiva e regola le lampade solo a fronte del rilievo di una effettiva esigenza di luce. In questo modo si assicurano da un lato il comfort visivo e il benessere delle persone, dall’altro un importante risparmio energetico.
Stesso discorso per dispositivi dall’intensità regolabile, in grado di rispondere in modo sempre più puntuale alle esigenze degli utenti. Altri sistemi molto utilizzato in ambito pubblico, poi, sono i sensori di presenza e temporizzati, per prevenire sprechi e illuminare solo laddove vi sia effettiva necessità.
In uno smart building, infine, tutte le soluzioni impiantistiche sono connesse e la gestione del sistema è automatizzata, oltre che integrata con tutti gli altri impianti dell’edificio. Ciò significa che il controllo e l’azionamento di tutta l’illuminazione può essere gestito da remoto e in modo centralizzato, con la possibilità di impostare anche specifici scenari.
Negli edifici pubblici il tema dei consumi energetici e della manutenzione hanno spesso un peso maggiore rispetto a quanto avviene in ambito residenziale. Le spese di gestione, infatti, sono decisamente importanti, proprio per la dimensione e la tipologia di utilizzi che si fanno di questi edifici.
Proprio come in ambito residenziale, però, i costi sono un fattore molto significativo da valutare e considerare, in ottica di massimo risparmio. Inoltre, incide molto la manutenzione, che se fatta regolarmente può prolungare la vita della tecnologia installata, ma anche prevenire guasti o mal funzionamenti. In ambito pubblico, infatti, questi eventi possono essere particolarmente critici e, nella maggior parte dei casi, una corretta manutenzione richiede anche una mappatura di tutti i dispositivi e gli impianti installati.
La digitalizzazione del sistema di illuminazione, tramite applicativi per il controllo dei consumi in tempo reale e la creazione di anagrafiche per ogni impianto e tecnologia installata, è possibile agevolare queste attività. In sostanza, avere il massimo controllo sull’edificio e ogni suo componente può fare la differenza. Si intercettano guasti, malfunzionamenti e consumi anomali in tempo reale e, di conseguenza, è possibile intervenire in modo immediato
