Palazzi e monumenti valorizzati dalla luce

In assenza o in carenza di luce naturale il rischiaramento, dato dagli impianti di illuminazione artificiale, deve essere progettato con cura e competenza
Illuminazione architetturale Excelsior Gallia

E’ opinione comune che l’illuminazione outdoor, pubblica e privata, contribuisca alla sicurezza delle persone ed agevoli la vigilanza nonché la protezione dei beni. Rendere ben visibili gli spazi esterni è una delle prime condizioni da mantenere anche di notte per il loro controllo, direttamente o tramite telecamere a circuito chiuso.

Ma l’obiettivo della sicurezza non è l’unica finalità da perseguire. Ci sono altri vantaggi di pari importanza. L’illuminazione urbana rende gli spazi aperti più abitabili ed attraenti perché favorisce il riconoscimento dei luoghi e delle persone, oltre a valorizzare il patrimonio edilizio e monumentale.

In assenza o in carenza di luce naturale – di sera e di notte – il rischiaramento è dato dagli impianti di illuminazione artificiale che, per rispondere alla pluralità delle funzione a cui abbiamo fatto cenno, devono essere progettati con cura e competenza sfruttando la varietà dei prodotti offerti (apparecchi, componenti, impiantistica) insieme alle prestazioni tecniche e alla loro qualità. Grande è la responsabilità dei progettisti nel trovare soluzioni innovative che coniughino la funzionalità con il contenimento dei consumi energetici, l’estetica con il rispetto dell’ambiente.

Illuminazione architetturale

Illuminazione architetturale Simes

Figura 2 – Apparecchi diffusori da parete per l’illuminazione della zona ingresso (documentazione e produzione Simes)

Si è soliti comprendere sotto la dizione di “illuminazione architetturale” tutte le proposte finalizzate alla valorizzazione delle facciate degli edifici in ambito sia urbano sia extra-urbano. Facciamo qualche esempio. Un albergo fuori città deve essere facilmente individuato anche a grande distanza per essere riconosciuto e memorizzato dagli ospiti e dai potenziali clienti.

In un centro urbano si vuole marcare la presenza di un palazzo di pregio per comunicare le attività che vi si svolgono a volte prevalentemente nelle ore serali e notturne, come nel caso dei cinema e dei teatri. Palazzi e monumenti ben illuminati diventano nei contesti urbanizzati degli utili punti di riferimento per l’orientamento funzionando come una guida visiva. Sono molti i casi che si potrebbero citare.

Soluzioni di progetto

Oggi prevalgono le soluzioni con l’installazione direttamente sul fronte edificato delle fonti luminose alimentate da impianti derivati dagli ambienti interni dello stesso immobile. In alcuni casi si utilizzano apparecchi a vista di piccolo formato, con ottiche a diffusione della luce, installati a filo parete o su bracci in aggetto (Figura 2).

Sono diventate più rare le soluzioni con apparecchi posizionati a distanza (Figura 3), su pali oppure sulle coperture di edifici prospicienti. E’ evidente la maggiore praticità delle prime che fra l’altro escludono la gestione di impianti elettrici esterni all’edificio. Si tenga anche conto che talvolta non ci sono strutture all’esterno del palazzo disponibili per un nuovo impianto.

Illuminazione architetturale Erco

Figura 3 – Apparecchi proiettori installati “a distanza” per illuminazione diffusa sul corpo edilizio (documentazione e produzione Erco)

Effetti di luce radente

Oggi la tecnologia LED propone apparecchi di piccolo formato di varia potenza, con alta efficienza luminosa e lunga durata, facilmente occultabili in cornicioni, marcapiani, pensiline, balconi e terrazzi, con effetti luminosi ad alta resa scenografica (Figura 1 in apertura).

Considerata la necessità di posizionare le fonti luminose vicine alle superfici murarie, si lavora prevalentemente con fasci luminosi in radenza con effetti di graduale attenuazione delle luminanze in riflessione dalle pareti, dal basso verso l’alto o viceversa (Figura 4). La luce radente pone il problema delle ombre proiettate dagli elementi architettonici che sporgono dal piano verticale delle pareti. Quando gli aloni scuri hanno dimensioni considerevoli, ampie porzioni della facciate risulteranno come annerite e dunque sottratte alla vista. In tutte le soluzioni di progetto sono particolarmente utili sia un’accurata modellazione tridimensionale del fronte edilizio, con tutti i dettagli, sia l’elaborazione di rendering fotorealistici. Come abbiamo più volte sostenuto, per lo sviluppo del progetto di illuminazione architetturale – già in questa fase – è imprescindibile l’impiego dei software illuminotecnici di calcolo e di renderizzazione.

luce radente per valorizzare il palazzo

Figura 4 – Luce radente alto/basso con apparecchi proiettori a fascio stretto (documentazione e produzione Simes)

Figura 1 in apertura – Facciate prospicienti la stazione Centrale di Milano dell’Excelsior Hotel Gallia (progetto Studio Marco Piva, fotografia Matteo Barro)

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Gianni Forcolini

Architetto e designer, docente in Lighting Design alla Facoltà del Design, Politecnico di Milano. Autore di libri, saggi e articoli. Si occupa di progettazione di oggetti e installazioni luminose, impianti, apparecchi e sistemi di illuminazione per ambienti interni ed esterni.
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