Antintrusione e smart home, due facce di una “medaglia” tecnologica sempre più connessa e vincente. Lo dimostrano anche le innovazioni proposte dalle aziende del settore, sempre più integrate in soluzioni all-in-one per la casa e gli edifici intelligenti. L’antintrusione finisce così per diventare parte della gestione smart dell’abitazione, mentre quest’ultima diventa uno strumento in più per controllare in modo efficiente le diverse funzioni.
Non solo case. Anche uffici, negozi, spazi pubblici: la parola d’ordine è automatizzare la sicurezza, integrandola alle altre tecnologie intelligenti. Proprio qui, nella sinergia e nel dialogo tra sistemi diversi, aumentano la protezione dei beni e delle persone. Ne sono un esempio le tecnologie smart presentate a Sicurezza 2023.
Partiamo con Qhubo, nuovo hub per la sicurezza in ambito residenziale e small business presentato da El.Mo. in anteprima al pubblico della fiera milanese. Caratterizzato da design discreto e minimale, la centrale multifunzione sfrutta il protocollo wireless bidirezionale Q-TX con portata 1 km, per dialogare con i dispositivi in campo. El.Mo. fornisce le centrali in contenitore plastico protetto contro l’apertura e la rimozione dal muro. Ma è possibile installarle anche su tavolo, utilizzando l’apposito supporto. Semplice anche la configurazione del sistema con l’app MyQhubo o la piattaforma e-Connect.
Questa è la vera innovazione, quando parliamo di antintrusione e smart home. La sola rilevazione di persone indesiderate, infatti, oggi non è più sufficiente. Le piattaforme di gestione e supervisione centralizzata degli impianti, come e-Connect, consentono di controllare da remoto, su un unico cloud, i sistemi antintrusione, antincendio e di home management installati. Nonché gli impianti di videosorveglianza e-Vision. Con l’app e-Connect, inoltre, gli utenti visualizzano lo stato dei sistemi (casa, ufficio, casa vacanze, ecc). E li possono gestire tramite mappe, ricevere notifiche, abilitare/disabilitare dispositivi e visualizzare le immagini di un sistema di videosorveglianza.
Antintrusione e smart home, una simbiosi vincente e possibile grazie a soluzioni flessibili e scalabili
Antintrusione e smart home, nel sistema MyAVSDomotics si integrano via radio. AVS electronics propone infatti una nuova idea di sicurezza “easy”: connessa al cloud, compatibile con gli assistenti vocali Google Home e Alexa e sempre a portata di app. Cosa permette il dispositivo? Gli utenti possono accendere, spegnere e regolare: luci, elettrodomestici, riscaldamento e climatizzazione, accessi motorizzati, tende, antifurto, antincendio e molto altro. Il tutto, come specificato, anche tramite app o controllo vocale.
Inoltre, integrando la sonda anti allagamento si riescono a tenere sotto controllo eventuali perdite d’acqua. La centrale AVS avvisa infatti gli utenti in caso di guasto inviando notifiche in tempo reale. L’app MyAVS Alarm consente anche di scegliere a quali apparecchi e impianti dare priorità in caso di sovraccarico. Questo ne garantisce la continuità operativa, ottimizzando al contempo i consumi elettrici. AVS garantisce tutti gli elementi del sistema per 3 anni invece che 2. Quando l’impianto è connesso in rete tramite una centrale, la garanzia è estendibile fino a 10 anni sullo specifico modello Xtream.
Falsi allarmi, animali scambiati per umani, sirene spiegate senza motivo: quante volte ci è capitato? Coniugare antintrusione e smart home significa anche scegliere tecnologie di riconoscimento oggetti sofisticate e precise. Una di queste è DDA Video Analytics di Pro Vision-Isr, che consente ai sistemi Tvcc di distinguere esseri umani, veicoli a due e veicoli a quattro ruote. Così, il sistema attiva allarmi o invia notifiche push solo in caso di reale necessità. Riducendo i problemi causati da pioggia, ombreggiamenti, alterazioni luminose, vegetazione in movimento, passaggio di animali, ecc.
L’intelligenza artificiale a bordo delle telecamere Provision-Isr permette infatti di confrontare l’oggetto rilevato con un database di immagini di oggetti catturati in diverse angolazioni e movimenti. Combinando tutti i valori rilevati, l’AI riconosce con accuratezza la tipologia di “intruso”. Fornendo all’utente informazioni dettagliate che arrivano anche, in caso di persone, a genere, età, abbigliamento e accessori. Se si tratta di mezzi di trasporto, DDA rileva anche categoria, brand, modello e colore del veicolo, con tutti i vantaggi del caso anche in ambito forense.
