Design o prestazioni? Questo è il problema, quando si deve decidere come illuminare casa. Nulla come la luce riesce a definire atmosfera, benessere psico-fisico delle persone e fruibilità degli ambienti. A maggior ragione nei contesti residenziali, dove si “sprigionano” tutti i gusti, le passioni e, lo abbiamo visto negli ultimi anni, le necessità della nostra esistenza privata.
Per ottenere il meglio del comfort nell’illuminazione domestica è dunque necessario coniugare lato estetico e caratteristiche tecniche delle soluzioni sul mercato, tenendo conto delle dimensioni, del numero di punti luce e delle esigenze di ogni spazio. Senza dimenticare efficienza energetica e luce connessa: le sorgenti a LED e il loro controllo intelligente giocano un ruolo primario nella diffusa idea di smart home.
Prima di valutare quali marchi o prodotti adottare per illuminare casa, è bene focalizzare la mente sulle reali esigenze di un ambiente domestico. Ecco 5 consigli per creare un’abitazione “su misura”, garantendo benessere ed efficienza energetica:
Al netto di questa premessa, ecco una selezione di proposte in scena a Euroluce 2023. Vi aiuterà a illuminare ogni stanza di casa secondo gli ultimi trend della Milan Design Week.
Il salotto, diciamocelo, è il biglietto da visita di un’abitazione. Da qui vogliamo dunque iniziare il nostro viaggio tra le ultime proposte per illuminare casa con design, efficienza e innovazione.
Difficile non notare Baggy di Contardi, collezione di lampade dal mood informale e giocoso disegnata da Paola Navone – Otto. Il diffusore in policarbonato satinato ha l’aspetto irregolare di un tubo di carta stropicciata. La corda tessile e morbida sostiene la lampada nella versione sospesa e diventa elemento di unione per le versioni da tavolo e terra. Non solo, la versione a sospensione, ideale per i salotti più ariosi, è disponibile sia orizzontale sia verticale. A rendere speciale la collezione Baggy, proprio la peculiare forma che custodisce una sorgente a LED custom, dalla luminosità potente e “inaspettata”.
Tanta innovazione tecnologica anche nella sospensione Veil di Artemide. 11 bracci collegati intorno a un nucleo che li sostiene e li alimenta. La loro curvatura fluida e precisa rivela un’elevata accuratezza illuminotecnica: la sezione di 25 mm combina infatti alla struttura di Veil un’ottica che controlla la luce e la diffonde nell’ambiente. Da questa prima versione, con finiture bianche e silver, nasce una famiglia di soluzioni accomunate dall’essenzialità dei bracci luminosi.
Guardando alla specifica area del salotto, luogo di relax e di condivisione, occhi puntati su una vera e propria icona del living: la lampada da terra Bul-Bo, riproposta da Axolight nella versione da lettura Bul-Bo Mini. La tradizione appartiene alla serie disegnata per il Centro Residenziale Olivetti a Ivrea dallo studio di architettura Gabetti e Isola tra il 1968 e il 1971. Una proposta giocosa, ironica e funzionale, che Axolight ha ripensato nel 2020 con l’integrazione di elementi contemporanei, sempre nel rispetto del design originario. La novità di Euroluce 2023 è appunto Bul-Bo Mini, firmata da Fabrizio Pellegrino e Lodovico Gabetti. Un insieme di accorgimenti hi-tech per il comfort illuminotecnico passano dalla scelta del LED allo snodo orientabile, utile a direzionare meglio la luce.
Cambiamo totalmente prospettiva per immergerci nella filosofia giapponese dell’Ensō. Allegoria di completezza e illuminazione, il cerchio perfetto nella sua imperfezione rappresenta la vita che nasce per evolversi fino al suo compimento. Catellani & Smith dona tridimensionalità a questo delicato movimento di pennello, unico e identitario, presentando la nuova creazione Ensō. Il cerchio blu, dipinto a mano, sembra infuso di inchiostro che sfuma fino alla fine della sua esecuzione senza mai “chiudersi”. La scultura poggia su una base in ottone, mentre la fonte luminosa a LED – per la quale è stato utilizzato un innovativo sistema di connessione e distribuzione senza fili patent pending – si nasconde dietro la struttura della lampada, generando sulla parete un effetto di luce diffusa.
Alla Milano Design Week abbiamo visto anche tanta ricerca tecnologica e dei materiali in ottica di sostenibilità. Un esempio interessante la sperimentazione del progetto Celeste di Martinelli Luce. Un workshop, 5 designer selezionati da Studio Natural e diverse visioni per lo sviluppo di soluzioni tanto creative quanto ecologiche. Al centro, tecnologia, componibilità e minimalismo: valori che ritroviamo per esempio nella sospensione Ariosia di Mario Alessiani. Nata dalla rivisitazione del modello Lunaop Slim di Martinelli Luce, all’interno di una rete annodata a mano, la lampada gioca con volume e trasparenza. Sfrutta infatti la gravità per aprirsi e svelare il suo profilo leggero ma solido. Quando non è montata, invece, gli anelli vanno ad appoggiarsi su se stessi per ottenere il minimo ingombro. Ariosia è disponibile nella versione con tre o quattro anelli, disposti in una rete confezionata a cilindro senza cucitura, in polietilene riciclato colore nero.
Altrettanto green la visione di Illan parete di Luceplan. Qui, la designer Zsuzsanna Horvath ha puntato su una struttura leggera, formata da una pressofusione d’alluminio fissata a muro che contiene una sorgente LED. Il corpo si può installare direzionando la luce verso l’alto o verso il basso, per la massima libertà applicativa. Agganciata alla fusione, la parte in legno multistrato tagliato a laser sottile e flessibile (diametro 31 cm) va a vestire il corpo lampada. Il paralume è ottenuto dallo sfrido della versione sospensione di Illan. Ovvero recuperando le rimanenze della lastra di legno utilizzata per tagliare la lampada. Il recupero dei materiali di scarto rende l’intero processo di lavorazione ancora più sostenibile, in termini produttivi e ambientali.
Concludiamo la nostra rassegna sulla luce domestica con lo studio. Un ambiente molto rivalutato durante lo smart working di emergenza, ma anche nelle nuove tendenze del lavoro flessibile, che rientra di diritto nei “must” per illuminare casa con soluzioni di design.
Guardando in particolare alla scrivania c’è Halley. La lampada da lavoro, firmata dal designer tedesco Richard Sapper nel 2005, approda allo stand di Stilnovo in una rinnovata versione. Proprio come la cometa più celebre del sistema solare, Halley si muove ruotando intorno al suo peso equilibratore in orbite regolari. La testa illuminante con 16 chip LED è “movimentabile” con un semplice tocco di mano. La “coda” posteriore si libera del vecchio sistema di dissipazione e ingloba un sofisticato dimmer di prossimità. Tra le novità introdotte dai designer di Stilnovo, in collaborazione con gli eredi del progettista tedesco, le sorgenti LED ad alta efficienza e luce bianco-calda. Così, Halley diventa più green, pur mantenendo l’eleganza dettata dalla struttura in alluminio anodizzato (nero o argento) e dalla testa in alluminio con parte posteriore in materiale plastico arancione.