La lotta al cambiamento climatico può essere riassunta in un unico concetto: decarbonizzazione. Le modalità per raggiungere questo obiettivo sono molte, in base ai settori e agli ambiti applicativi.
Rittal si propone in maniera trasversale ovunque sia necessario gestire l’energia e le relative infrastrutture, grazie a una offerta ampia e consolidata.
Tra i punti chiave che sorreggono il percorso globale di decarbonizzazione, la frammentazione di domanda e offerta è uno di quelli che rendono questo passaggio più complesso da gestire. Per questo motivo è fondamentale affidarsi ai giusti partner.
Rittal ed EPLAN hanno perciò portato a KEY – The Energy Transition Expo 2024 una serie di soluzioni pensate proprio per rispondere a questa specifica necessità.
“Da sempre Rittal è attenta a questi temi, tanto da aver creato da alcuni anni la business unit Energy & Power al fine di reagire con maggiore efficacia e tempestività alle richieste del settore. – spiega Giacomo Zambruno, Business Unit Energy & Power Manager Italy & South Europe Rittal – Siamo così in grado di avvicinarci maggiormente sia a questo mercato di riferimento, sia ai nuovi partner che stanno affrontando insieme a noi questo viaggio”.
Allo stand erano infatti presenti diverse demo di applicazioni sviluppate ricorrendo all’offerta Rittal (enclosure, cooling e distribuzione), utili per mostrare le potenzialità di componenti e soluzioni: un elettrolizzatore, cioè un sistema stand alone dotato di fuel cell per la produzione di energia attraverso l’elettrolisi, un armadio dedicato ad accogliere un sistema di storage e un sistema di ricarica per e-mobility in grado di accogliere anche gli elementi necessari a ulteriori attività di distribuzione dell’energia.
“Il valore aggiunto che siamo in grado di offrire ai nostri clienti va ben oltre il semplice prodotto – prosegue Zambruno –. Abbiamo seguito molti di loro sin dalla fase embrionale di creazione del progetto, per poi proseguire con l’ingegnerizzazione e la fornitura dei relativi componenti e sistemi”.
La combinazione dei componenti Rittal e del software EPLAN ha ampiamente dimostrato come sia possibile ottenere molto più della semplice somma delle diverse soluzioni.
“Le aziende e gli integratori che devono sviluppare un’applicazione a valore aggiunto, conoscono l’importanza del Digital Twin, un modello virtuale in grado di replicare esattamente il suo oggetto fisico – aggiunge Zambruno –. Il gemello digitale unisce tutte le fasi del processo lungo l’intero ciclo di vita dell’armadio, dall’engineering al procurement, dalla realizzazione alla messa in opera. In questo modo il margine di errore è ridotto al minimo, i tempi ed i costi di realizzazione vengono abbattuti e la qualità si incrementa notevolmente. Inoltre, disporre di un gemello digitale offre un ulteriore vantaggio anche per le successive attività di manutenzione, eliminando la necessità di consultare una poco fruibile e delicata documentazione cartacea. Per ottimizzare anche questo aspetto abbiamo sviluppato Rittal ePOCKET, l’archivio digitale della documentazione di ogni singolo armadio Rittal, ospitato nell’EPLAN Cloud. Chiunque ne abbia la necessità potrà quindi accedere ai documenti dell’armadio attraverso qualsiasi dispositivo connesso, semplicemente ricorrendo al QR code posizionato sull’armadio stesso, con la garanzia di consultarne sempre una versione aggiornata”.
Affidarsi a Rittal ed EPLAN significa dunque non solo scegliere prodotti e software all’avanguardia, ma anche soluzioni pensate per rispondere alle specifiche esigenze di ciascun settore.
“Se pensiamo all’Italia, si tratta di un mercato che fa dell’export dei propri macchinari una delle principali leve competitive – conclude Giacomo Zambruno –. Proporre Rittal in qualunque parte del mondo è un valore aggiunto non solo a livello di brand, ma soprattutto di service capillare. Pensiamo infatti alla manutenzione preventiva e predittiva: la chiave è intervenire al momento giusto, e grazie alla nostra assistenza tecnica possiamo assicurare quella copertura che sempre più aziende chiedono già in fase di capitolato”.