Rete Irene, i lavori di efficientamento energetico nella “vecchia” Torino
Gli interventi di efficientamento energetico compiuti sugli edifici rappresentano ancora una novità per la stragrande maggioranza degli italiani. E per far comprendere le cose nuove non c’è niente di meglio degli esempi pratici. Una ragione in più, quindi, per sottolineare quanto sta realizzando Rete Irene a Torino per rendere più sostenibili alcuni condomini e contribuire al cambiamento delle condizioni ambientali della città.
Operare nel capoluogo piemontese ha una particolare valenza considerato che qui più del 60% degli edifici ha più di 45 anni ed è quindi antecedente sia alla prima legge sul contenimento del consumo energetico del 1976, che a quella per le costruzioni in zone sismiche del 1974. E riguardo all’intervento di Rete Irene, su nove appartamenti monitorati (di cui due di edilizia popolare) soltanto uno era di costruzione recente del 1990 e solo tre famiglie erano a conoscenza della classe energetica di appartenenza (in un caso D e negli altri due F).
Uno scenario “datato”, e purtroppo comune a moltissime altre zone del Paese, nel quale Rete Irene ha operato insieme alla committenza e ai professionisti del settore per far compiere un autentico salto di qualità ad alcuni edifici. In particolare, ad oggi sono due i grandi progetti di efficientamento energetico che sono stati portati a realizzazione a Torino.
Efficientamento energetico realizzato a Corso Francia
Una prima realizzazione è quella di Corso Francia 296-300 a Torino, ovvero il primo condominio certificato “Irene CasaClima”, ad attestare la qualità delle opere realizzate, la riduzione del consumo energetico e le minori emissioni nocive in ambiente. Nello specifico, qui è stato realizzato un intervento di isolamento termico integrale a cappotto, che grazie ad un approfondito studio, ha beneficiato della soluzione incentivante più efficace: il Bonus facciate con aliquota 90%.
Una scelta che può sorprendere, ma come spiega Rete Irene “da un’attenta analisi si è evinto infatti che la detrazione più adatta per ottenere la massima prestazione energetica per un edificio con una maggiore vita utile non era il Superbonus. Questo a testimonianza di come la pianificazione strategica degli incentivi fiscali per l’edilizia, oltre che delle attività, è fondamentale per massimizzare il risultato in favore dei committenti”.
Un cantiere, quello di Corso Francia, che dopo quasi 20 mesi di lavori si è concluso proprio in concomitanza con l’accensione del riscaldamento invernale facendo passare il condominio dalla classe energetica E a quella B. “Il nostro obiettivo – ha spiegato Manuel Castoldi, presidente Rete Irene – è quello di ridurre i consumi energetici per rendere le case e le città più sostenibili. Questa opportunità di intervenire a Torino ci permette di ampliare la diffusione della cultura della riqualificazione energetica nel nostro Paese, contribuendo all’efficienza del patrimonio edilizio esistente”.
I lavori sul condominio Casa de Ruschi
Il secondo intervento torinese è stato quello sul condominio Casa de Ruschi, che la stessa Rete Irene definisce come “un altro esempio virtuoso di come è possibile preservare un’architettura del passato riqualificandola grazie all’adozione delle tecnologie più evolute”.
Qui l’intervento integrato edificio/impianto ha permesso di passare dalla classe energetica F a quella A1, con una riduzione del fabbisogno energetico prevista pari a circa un -75%. Costituito da 7 piani fuori terra, il condominio ha un’architettura complessa, con un’esaltazione dello sviluppo verticale con pilastri a vista, bow window, taglio vetrato della scala, balconi a freccia e scala interna ellittica.
Tutte caratteristiche che hanno reso necessario uno studio di numerosi dettagli tecnici per la correzione dei ponti termici. Si è quindi compiuto un intervento “cielo e terra” completato da una razionalizzazione impiantistica che ha sostituito il vecchio generatore con una pompa di calore ibrida, alimentata da un impianto fotovoltaico avente una potenza di picco pari a 20 KW e un sistema di accumulo dell’energia. Lavori realizzati sfruttando pienamente le opportunità offerte dal Superbonus al 110%.
“Questi interventi – ha dichiarato Mario Tramonti, vicepresidente Rete Irene – sono frutto di un grande lavoro di squadra fatto con i condomini e i professionisti. A loro ci siamo affiancati per fare insieme progetti di efficientamento energetico, esteticamente ed eticamente corretti, avendo come primo interesse il benessere di chi vive nel condominio e la sostenibilità dell’edificio nei confronti dell’ambiente urbano”.