Luce intelligente non significa solo controllo dell’impianto: le tre specifiche DALI applicate ai LED driver lumDATA aprono la strada per un utilizzo avanzato e intelligente dei dati. Verso soluzioni illuminotecniche più efficienti, negli edifici pubblici come in ambito privato e industriale.
La nuova etichetta Tridonic integra infatti gli elementi chiave dello standard D4i: DALI-2 part 251, DALI-2 part 252 e DALI-2 part 253. A cosa servono? I sistemi di illuminazione implementati con questi driver memorizzano e trasmettono le informazioni operative e di consumo. I facility manager migliorano così la gestione energetica, la diagnosi di errori e la manutenzione degli impianti. Non solo, i driver lumDATA consentono ai clienti Tridonic di partecipare agli appalti in conformità agli attuali requisiti.
I driver lumDATA integrano le specifiche industriali D4i necessarie per buona parte dei progetti. In concreto, le soluzioni illuminotecniche smart semplificano notevolmente programmazione e manutenzione dei corpi illuminanti. Inoltre, si registrano con maggiore facilità i dati relativi al funzionamento dei sistemi. Vediamo i risvolti tecnici e operativi di questa innovazione.
La specifica DALI-2 part 251 agevola l’assegnazione dei corpi illuminanti in fase di installazione, durante il funzionamento e nell’asset management. Il produttore implementa questi dati direttamente sulla lampada, rendendoli così consultabili tramite software.
Le principali informazioni riguardano:
Insomma, ecco i presupposti per un monitoraggio efficiente, ma soprattutto per una gestione del cantiere più semplice e puntuale.
I driver lumDATA di Tridonic memorizzano e trasmettono in formato standard anche i dati energetici. Ovvero potenza attiva, potenza apparente, energia e carico di ogni apparecchio che compone il sistema. In questo modo, gli utenti possono controllare il consumo energetico dell’intero impianto illuminotecnico e prendere eventuali decisioni in merito.
La terza specifica DALI si riferisce alla diagnostica: le ore di funzionamento, la temperatura del driver di ogni apparecchio e altri parametri di sicurezza. Ciò serve ad agevolare la gestione dei reclami e a individuare gli errori negli apparecchi difettosi (es. sovratensione o sovratemperatura). Una caratteristica importante, che schiude nuovi orizzonti di manutenzione preventiva.
“I nostri clienti possono offrire soluzioni competitive, meno complete di quelle possibili con il driver D4i, ma comunque dotate di tre specifiche aggiuntive rispetto ai dispositivi tradizionali”, riassume Jan Schrottenholzer, Segment Manager Office & Education di Tridonic.
In futuro, poi, sarà più semplice e immediato pianificare azioni di manutenzione preventiva, per garantire continuità ed efficienza agli impianti. Questo tramite la lettura delle informazioni su un control display oppure su PC e tablet (tramite gateway). Nella dashboard, gli utenti visualizzeranno tutti i dati identificativi, i parametri del monitoraggio energetico e i segnali legati alla manutenzione del sistema di illuminazione.