Città, edifici, appartamenti, singoli oggetti: il futuro vede la connettività alla base della maggior parte dei servizi.
È ciò che emerge da The Connected Consumer 2030, il report pubblicato da Vodafone in collaborazione con The Future Laboratory che esplora le tendenze chiave che determineranno il futuro della connettività.
Attività che, è bene ricordarlo, hanno un impatto anche su eventi macro quali il cambiamento climatico e l’esaurimento delle risorse naturali.
Secondo il report, l’innovazione nella sanità connessa, nelle smart city, nella sostenibilità e l’uso etico delle nuove tecnologie aiuteranno a risolvere le sfide attuali e future e a migliorare la vita di tutti i giorni.
Gli ultimi due anni hanno messo alle strette i servizi sanitari di tutto il mondo.
La maggiore attenzione nei confronti delle condizioni di salute di ciascuno porterà allo sviluppo di una nuova sanità connessa: l’ipotesi è che, nel corso di un decennio, le case saranno dotate di dispositivi in grado di monitorare la salute in modo più proattivo, diagnosticando malattie, rilevando in anticipo eventuali problemi di salute e agevolando l’adozione di un modello di assistenza sanitaria preventiva.
Senza sostituirsi a un esame medico specialistico, i dispositivi possono intercettare con maggior tempestività eventuali segnali di allarme.
Ma l’assistenza sanitaria connessa sarà cruciale anche per affrontare il problema del costante invecchiamento della popolazione. La connettività avrà dunque un ruolo chiave per consentire alle persone di vivere più a lungo in totale autonomia.
Un obiettivo importante da qui al 2030 è la riduzione delle emissioni di gas serra, in primo luogo la CO2, e il contenimento entro 1,5 °C dell’aumento della temperatura globale.
Anche su questo fronte la connettività rappresenta una via utile per ridurre di un terzo le emissioni globali.
Ad esempio, Vodafone ha collaborato recentemente con Defra e Forest Research per studiare come la tecnologia Narrowband-IoT (NB-IoT) possa monitorare la crescita degli alberi e supportare la ricerca sul loro ruolo nella lotta ai cambiamenti climatici.
Restando invece nell’ambito delle smart city, la presenza di sensori e dispositivi connessi contribuirà all’individuazione di eventuali sprechi localizzati negli edifici e nelle strutture pubbliche, al fine di ottimizzarne i consumi.
Ci sarà anche una sempre maggiore concentrazione della popolazione nelle città, che richiederà una migliore organizzazione non solo per far funzionare tutto nel migliore dei modi, ma anche banalmente per evitare congestioni nei servizi di base.
Gli stessi veicoli a guida autonoma si ritaglieranno un ruolo importante in questa trasformazione. Sempre secondo il report di Vodafone, si prevede che questi veicoli autonomi non solo saranno più ecologici e silenziosi, ma permetteranno ai passeggeri di scegliere tra varie impostazioni di viaggio: dal giro turistico al lavoro al tempo libero, per creare una esperienza totalmente personalizzata.
La connettività – unita a strumenti che aiuteranno i consumatori a prendere decisioni più consapevoli – sarà fondamentale per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità. Sostenibilità per cui gli italiani si dicono già pronti a spendere: secondo una ricerca, più della metà dei consumatori (52%) si dice disposto anche a pagare prezzi più elevati per acquistare beni che offrono un beneficio collettivo sostenibile (era il 32% nel 2013).
L’evento di presentazione del report The Connected Consumer 2030 si è concluso con una tavola rotonda che ha coinvolto diversi specialisti di vari ambiti e settori.
“Negli ultimi due anni la connettività è entrata profondamente nella nostra vita, aiutandoci ad esempio a stare vicini alle persone più importanti e a risolvere le sfide di tutti i giorni. – ha spiegato Lutfu Kitapci, Managing Director di Vodafone Smart Tech – I risultati del report The Connected Consumer 2030 evidenziano come il ritmo della trasformazione stia crescendo e come noi ne saremo il centro, perché con le nostre soluzioni di connettività aiuteremo governi, aziende e consumatori ad affrontare le grandi sfide della nostra società”.
Chris Sanderson, co-fondatore di The Future Laboratory, ha segnalato come in futuro i cambiamenti saranno più repentini, ma non per questo negativi. La connettività rappresenta la chiave di questa trasformazione, perché ci aiuterà a cambiare le cose e a ridefinire ciò di cui è capace la società.
“Quando i cittadini e le infrastrutture si connettono tra loro, si crea una visione olistica delle diverse aree geografiche e delle persone che ci vivono. Questa visione creerà innumerevoli opportunità per l’attuazione di un cambiamento positivo” è il pensiero di Valentina Contini, fondatrice di Porsche Engineering Innovation Lab.
Ingegnere ed ex dipendente Apple, Tobi Ajala ha fondato l’agenzia digitale specializzata in lusso e moda TechTee. Inserita nei Forbes Under 30, Ajala ha posto l’accento anche sul furuto della realtà virtuale e aumentata, con particolare riferimento al neonato ecosistema Meta e ai potenziali svviluppi che offrirà nell’immediato futuro.
Simone Gosling, futurista e fondatore di Great Intro, ha concluso l’evento segnalando come alla base del cambiamento ci siano sempre le persone. Tutto il resto – connettività inclusa – rappresenta uno strumento per ottenere i risultati voluti.
