Il GSE ha pubblicato sul suo sito la versione aggiornata delle istruzioni operative per la gestione dai RAEE fotovoltaici. In particolare sono state definite le regole per la gestione del fine vita dei pannelli fotovoltaici degli impianti incentivati in Conto Energia.
Il documento recepisce le novità normative introdotte dalla Legge 21 aprile 2023, n.41, che permettono di rateizzare, in cinque anni, la quota da versare al Sistema Collettivo in caso di adesione ai sensi del D.lgs. 118/2020. L’obiettivo è quello di garantire il finanziamento delle operazioni di raccolta, trasporto, trattamento adeguato, recupero e smaltimento ambientalmente compatibile.
I soggetti responsabili degli impianti fotovoltaici incentivati in Conto Energia dovranno comunicare l’adesione a uno dei Sistemi Collettivi qualificati ai sensi della normativa vigente entro il 30 giugno 2024.
Nel caso in cui non venga comunicata l’adesione al Sistema Collettivo, spiega la nota, il GSE provvede al trattenimento delle quote a garanzia, secondo le modalità indicate nelle istruzioni operative, approvate con Decreto Direttoriale DG Economia circolare n. 54 dell’8 agosto 2022.
Riavviate attività propedeutiche per il trattamento delle quote a garanzia
Il GSE ha riavviato le attività propedeutiche per il trattenimento delle quote a garanzia previste dal D.lgs. 49/2014 per coloro che non provvedano all’adesione al Sistema Collettivo”.
In una sezione specifica del portale – Gestione componenti di impianto e quote RAEE – verrà pubblicato il prospetto degli importi economici relativi agli impianti di interesse.
Il Gestore dei Servizi Energetici comunica inoltre che l’ente sta avviando un confronto tecnico specialistico – con gli attori del Sistema e le istituzioni nazionali preposte a questa attività – sull’implementazione della disciplina dei RAEE fotovoltaici.
Tra gli obiettivi di questa iniziativa c’è la volontà di favorire uno scambio di dati e informazioni nell’interesse del Sistema Paese e promuovere un aggiornamento del quadro normativo di riferimento.
Un altro punto chiave per il GSE è quello di garantire un adeguato livello di trasparenza. L’ente sta creando una sezione dedicata dove sarà possibile reperire le informazioni relative ai RAEE fotovoltaici. Saranno pubblicatele indicazioni sull’ammontare delle quote a garanzia in corso di trattenimento. L’obiettivo è assicurare la copertura dei costi di gestione dei RAEE derivanti dagli impianti fotovoltaici incentivati in Conto Energia.
Ma in generale quali sono le norme che disciplinano il fine vita degli impianti fotovoltaici?
Il Decreto Legislativo 49/2014, che attua la Direttiva 2012/19/UE, disciplina la gestione e lo smaltimento dei RAEE. All’art. 4 si parla dei “rifiuti derivanti dai pannelli fotovoltaici”, ovvero i RAEE provenienti dai nuclei domestici, originati da pannelli fotovoltaici installati in impianti di potenza nominale inferiore a 10 kW. Tutti i rifiuti derivanti da pannelli fotovoltaici installati in impianti di potenza nominale superiore o uguale a 10 kW sono considerati, invece, RAEE professionali.
Per la gestione dei rifiuti prodotti dai pannelli fotovoltaici di impianti che beneficiano dei meccanismi incentivanti previsti dai Conti Energia, come indicato agli artt. 24- bis e 40 del D.lgs. 49/2014, il GSE – si legge nel testo delle norme aggiornate – trattiene dagli incentivi una quota finalizzata ad assicurare la copertura dei costi di gestione dei rifiuti prodotti da tali pannelli.
“La somma trattenuta – precisa il GSE – viene restituita al detentore a seguito dell’accertamento dell’avvenuto adempimento degli obblighi previsti dal Decreto. Il Gestore dei Servizi Energetici, accertato l’avvenuto smaltimento dell’impianto fotovoltaico, anche se verificatosi dopo la scadenza del periodo di incentivazione, restituirà la quota trattenuta al soggetto che in quel momento è titolare dell’impianto”.
L’ente specifica che, per questo motivo, i cambi di titolarità, anche se successivi al periodo di incentivazione, dovranno essere debitamente comunicati al GSE, secondo le modalità indicate nel “Manuale operativo per i cambi di titolarità”, pubblicato sul sito.