Come nasce una smart city? Progettare città intelligenti e sostenibili

Condivisione di obiettivi, innovazione ed esperienze per progettare città intelligenti: tre progetti di successo si raccontano durante la European Week of Regions and Cities 2019
smart city, la joint sessione a Bruxelles -Credit: European Union / ERIC

Sogniamo di vivere nelle smart city, ma ancora fatichiamo a progettare città intelligenti, sostenibili e aperte alla trasformazione digitale. Uno stimolo, in questa direzione, viene dall’esperienza dei tre progetti urbani vincenti saliti in cattedra a Bruxelles con la joint session “Da sogno a realtà”: condividere le esperienze delle migliori smart city europee”. Protagonisti del cambiamento, all’interno della European Week of Regions and Cities 2019, i rappresentanti dei progetti GrowSmarter, Remourban e Triangulum, frutto del programma comunitario di ricerca e innovazione Horizon 2020.

“Le tre idee di smart city hanno fatto molta strada negli ultimi cinque anni, lavorando sulle cose da fare e da non fare per creare città intelligenti e allineate agli obiettivi climatici europei”, spiega Gustaf Landahl, coordinatore del progetto di GrowSmarter. Un bagaglio di conoscenze strategiche, tecniche e normative del fare smart city, confluite in un policy paper, certamente utile a tutti i Governi pronti a passare “da sogno a realtà”.

Progettare città intelligenti pensando ecosistemi condivisi

Capofila di altri 14 progetti europei in 40 città “faro” e 51 comunità “follower”, le città intelligenti presentate a Bruxelles viaggiano su due importanti binari, nonché principali obiettivi delle esperienze maturate negli ultimi cinque anni:

  • sviluppare capacità e condividere conoscenze per mostrare ad altre città come creare ecosistemi smart e sostenibili;
  • facilitare la diffusione di nuove tecnologie, mostrandone gli aspetti tecnici, finanziari, sociali e ambientali.

Il tutto coinvolgendo dal 2015 diverse città europee: Stoccolma, Colonia e Barcellona per il progetto GrowSmarter; Tepebasi/Eskisehir, Valladolid e Nottingham all’interno di Remourban e, per l’ecosistema Triangulum, Stavanger, Eindhoven e Manchester.

Energia, mobilità e ICT: cosa cambia nelle migliori smart city

I coordinatori hanno illustrato i risultati ottenuti dai tre progetti di smarr city in termini di energia, mobilità e ICT. Stoccolma, ad esempio, ha ridotto dell’80% i consumi di un edificio residenziale degli anni Sessanta grazie a isolamento termico, ventilazione meccanica e nuovo sistema idrico. All’interno del programma Remourban, invece, spicca la mobilità sostenibile di Nottingham, che vanta la più grande flotta di autobus elettrici in Europa.

Anche la città norvegese di Stavanger ha “imparato” a risparmiare energia attraverso un impianto totalmente rinnovabile, che riscalda (e raffredda) tre centri direzionali e la piscina pubblica. Si parla di un taglio pari a 1.000 tonnellate di CO2 in soli due anni.

Il risultato? I numeri delle città intelligenti europee

La nostra riflessione sul “to do” per progettare città intelligenti trova riscontro nei numeri delle operazioni presentate a Bruxelles. I tre progetti, insieme, hanno concretamente ottenuto i seguenti risultati:

  • efficientamento energetico di 228.067 mq nelle 9 città coinvolte, per un risparmio totale di 16GWh/anno e oltre 7000 tonnellate di CO2;
  • 194 mezzi di trasporto sostenibili a disposizione dei cittadini e del trasporto merci;
  • 9 piattaforme urbane dedicate a servizi di energia, mobilità, sharing di biciclette e automobili;
  • 52.000 cittadini direttamente toccati dai benefici dei progetti smart;
  • la nascita di 3 aziende, 20 progetti e 13 iniziative come conseguenza delle attività avviate.

Ecco come l’idea di “fare rete” per la smart city ha generato città intelligenti e sostenibili, veri e propri esempi di trasformazione urbana secondo le politiche di sostenibilità dell’Unione europea. Un viaggio non semplice, connesso alla legislazione nazionale ed europea e al superamento di numerose barriere socio-economiche.

Fondamentale, anche qui, lo sguardo lungimirante di una classe  dirigente orientata alle politiche green e alla digitalizzazione.

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Maria Cecilia Chiappani

Copywriter e redattore per riviste tecniche e portali dedicati a efficienza energetica, elettronica, domotica, illuminazione, integrazione AV, climatizzazione. Specializzata nella comunicazione e nella promozione di eventi legati all'innovazione tecnologica.
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