Il Blowers Project di AB Mauri porta efficienza e intelligenza in fabbrica

Un sistema di distribuzione dell’aria di fermentazione del tutto nuovo, con tecnologie digitali di Schneider Electric: ecco il Blowers Project del produttore italiano di lieviti per il settore alimentare
Blowers Project di AB Mauri: i dettagli

Lungimiranza e concretezza contro la crisi energetica: nasce così il Blowers Project di AB Mauri, azienda produttrice di lieviti e ingredienti per la panificazione con sede a Casteggio (PV). L’innovativo impianto ha sostanzialmente ridisegnato il processo di distribuzione dell’aria di fermentazione, tagliando di circa il 50% i consumi elettrici ed evitando di immettere in atmosfera fino a 4.000 ton di anidride carbonica all’anno.

Blowers Project cambia l’idea di gestione dei processi

Il progetto da 10 milioni di euro è stato progettato, sviluppato e realizzato da un team interno di AB Mauri in partnership con Kaeser Compressori Italia e Schneider Electric. “Nel corso degli anni abbiamo lavorato con partner di esperienza su diversi progetti, per una progressiva decarbonizzazione dei processi produttivi – spiega Marco Devenuto, Managing Director EMEA di AB Mauri -. Cercando di salvaguardare le risorse, dall’energia all’acqua, per giungere a un sistema compiuto di economia circolare per trasformare gli scarti in materia prima seconda”.

Partendo dal presupposto che, nella fase di fermentazione sono necessari ingenti quantitativi di aria da inviare ai fermentatori per sostenere il ciclo naturale di sviluppo del lievito, in questa occasione l’intervento è stato radicale. Passando da un sistema centralizzato, con poche macchine di grande potenza e valvole di laminazione, a un concetto più all’avanguardia. Nel nuovo impianto, infatti, gruppi di piccole macchine forniscono la quantità d’aria richiesta, con flessibilità e senza dissipazioni.

Risparmio energetico e convergenza digitale

Come funziona il Blowers Project? L’aria viene spinta da soffianti centrifughe, ovvero 19 unità comandate da inverter che utilizzano cuscinetti a levitazione magnetica. Prima di questo sistema, il processo richiedeva oltre il 30% dell’energia elettrica utilizzata dall’intero stabilimento. L’impianto è inoltre integrato al Digital Control System della fabbrica, che dialoga costantemente con le centraline di controllo delle nuove macchine ottimizzandone il fabbisogno energetico. Le due transizioni, energetica e digitale, si sono dunque saldate rendendo ancora più efficiente l’intero processo.

“Con AB Mauri abbiamo avviato un percorso ambizioso guidato da un credo comune: la digitalizzazione – conclude Ivan Maineri, VP Power Products – Home & Distribution di Schneider Electric Italia -. Come diciamo da qualche anno, l’energia più sostenibile è quella non consumata. Sappiamo che il bisogno e il costo dell’energia sta aumentando in modo importante, ma proprio per questo, il primo passo è quello di assicurarsi di utilizzarla solo quando serve, senza sprecarla”.

In quest’ottica, la realizzazione dell’intervento è stata possibile anche grazie al contributo dei certificati bianchi, attraverso l’approvazione di un progetto presentato al GSE con il supporto della multiutility Gruppo Hera. Si conferma così l’importanza delle misure incentivanti anche per la transizione green dell’industria italiana.

Vuoi rimanere aggiornato sui contenuti di ElettricoMagazine?
Iscriviti alla nostra newsletter!

Mailchimp subscribe

Maria Cecilia Chiappani

Copywriter e redattore per riviste tecniche e portali dedicati a efficienza energetica, elettronica, domotica, illuminazione, integrazione AV, climatizzazione. Specializzata nella comunicazione e nella promozione di eventi legati all'innovazione tecnologica.

tematiche ondigital

menu linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram