In condominio molto spesso è installato un impianto centralizzato per la climatizzazione delle differenti unità immobiliare, costituito da un unico generatore di calore, che distribuisce l’energia all’interno dell’intero edificio. Si tratta del “cuore” del condominio, responsabile del comfort e del benessere di tutti gli abitanti dell’immobile. Proprio per il rilevante ruolo che riveste, dovrebbe essere sempre realizzato e manutenuto con molta attenzione, visto che si dovrebbero perseguire anche obiettivi di efficienza energetica e sostenibilità.
Un primo e fondamentale tema da affrontare quando si parla di impianto centralizzato in condominio è indubbiamente quello connesso alla preoccupazione di molti condomini o futuri tali rispetto alla possibilità di controllo e regolazione della temperatura all’interno della propria abitazione.
Un tempo, infatti, impianto centralizzato era sinonimo anche di gestione centralizzata, che impediva di regolare la temperatura, l’accensione e lo spegnimento del riscaldamento direttamente da ogni singolo appartamento. Oggi, però, la Legge vieta questa conformazione e, anche nel caso di impianti esistenti, è necessario per lo meno installare delle valvole termostatiche sui singoli termosifoni, così da modulare l’ingresso del calore nelle differenti abitazioni. In questo modo, tutti i condomini possono regolare autonomamente i fattori che incidono sul comfort interno.
In aggiunta, si combinano dei sistemi di contabilizzazione del calore, che assicurano anche una suddivisione delle spese razionale e basata principalmente sui reali consumi. Prima di questi sistemi, infatti, anche la suddivisione delle spese sfuggiva al controllo dei condomini, in quanto principalmente basata sui millesimi posseduti.
Una delle prime caratteristiche che deve contraddistinguere un impianto di riscaldamento centralizzato è sicuramente l’efficienza energetica. Questo, infatti, è uno degli obiettivi primari da raggiungere, riducendo i consumi energetici, pur garantendo elevati livelli di comfort. Per riuscire in ciò è necessario optare per impianti e tecnologie efficienti e adeguate alle specifiche esigenze del condominio.
Fino ad oggi, la maggior parte degli impianti di riscaldamento centralizzato era costituito da una o più caldaie a condensazione, responsabili anche della produzione di acqua calda sanitaria. La distribuzione del calore può avvenire mediante diversi sistemi, tra cui anche i tradizionali radiatori. In alternativa, soprattutto a seguito dello stop degli incentivi per gli impianti a gas, una valida alternativa è costituita dalle pompe di calore o dagli impianti ibridi, che combinano una pompa di calore con una caldaia a condensazione.
Anche in questo caso il sistema di distribuzione non è vincolato all’impianto installato, ad esempio si possono prevedere dei sistemi radianti a pavimento, ma anche dei ventilconvettori ad aria. Gli impianti devono essere anche in grado di modulare l’erogazione del calore in tempo reale, sulla base del fabbisogno registrato, ottimizzando i consumi energetici e riducendo i costi.
Chiaramente, al di là di quale tecnologia si decide di installare, è essenziale che le tubazioni della rete di distribuzione del calore all’interno dell’edificio siano adeguatamente isolate, in modo da evitare qualsiasi possibile perdita di energia indesiderata. Rimane, come anticipato nel precedente paragrafo, l’obbligo di prevedere dei sistemi di contabilizzazione del calore che permettono il monitoraggio dei consumi individuali.
Un impianto di riscaldamento centralizzato richiede un’accurata progettazione. La stima del fabbisogno energetico e dei picchi di consumo, anche in relazione alle caratteristiche dell’edificio in cui si installa l’impianto, sono dati di input fondamentali per non commettere errori.
La scelta dell’impianto, della potenza, del sistema di distribuzione, della combinazione ad eventuali fonti rinnovabili, deve essere effettuata da progettisti competenti, così da prevenire problematiche e disagi in momenti successivi. Le criticità, infatti, potrebbero riguardare sia le prestazioni degli impianti, che il loro corretto funzionamento, che in ogni caso incidono sul comfort interno.
I progettisti dovrebbero anche assicurare, con apposite strategie e tramite la scelta delle giuste tecnologie, livelli di modularità e flessibilità tali da garantire l’adeguatezza degli impianti nel tempo. Potrebbe essere necessario dover modificare il numero delle unità immobiliari, con nuovi utenti da attivare o altri da disattivare. Di conseguenza potrebbero variare il fabbisogno energetico richiesto o la conformazione della rete di distribuzione. Utilizzare un approccio di questa natura fin dalla progettazione consente poi di scalare la capacità dell’impianto senza interventi strutturali invasivi e costosi.
Un’altra fondamentale caratteristica che dovrebbero garantire gli impianti di riscaldamento centralizzato è sicuramente la semplicità di gestione e manutenzione. Il giusto impianto permette anche agli installatori di occuparsi delle tecnologie installate in modo adeguato. Oggi, si ricorre a soluzioni quali i sistemi di monitoraggio da remoto, per diagnosticare problemi e malfunzionamento anche a distanza, intervenendo in modo tempestivo per garantire il corretto funzionamento degli impianti.