Attestato di prestazione energetica: cosa è, pregi e difetti

L’attestato di prestazione energetica, APE, è un documento utile a comprendere quanto è efficiente un edificio, in base alla quantità di energia consumata. Ma come ogni strumento presenta pregi e difetti
Attestato di prestazione energetica - APE Classe di efficienza energetica edificio

L’Attestato di Prestazione Energetica (APE), ormai da alcuni anni ha sostituito la precedente certificazione energetica ed è uno strumento fondamentale per la gestione degli edifici e per dare importanza, anche all’interno del mercato immobiliare, all’efficienza energetica.
La classe energetica degli edifici, oggi, incide sul loro valore e tutti, proprio grazie all’APE, sono in grado di leggere le principali informazioni ad essa relative. Però, per quanto scopi e utilizzo siano indubbiamente positivi, come ogni altro strumento, presenta sia vantaggi che criticità.

Che cos’è l’APE

L’attestato di prestazione energetica è un certificato che ha lo scopo di comunicare le prestazioni energetiche di un edificio o anche di una sola unità immobiliare, considerando il suo comportamento nel periodo invernale e in quello estivo. Introdotto con il D.Lgs 192/2005, è normato in termini di obbligatorietà, contenuto, modalità di calcolo e format. Fin dal principio, l’obiettivo era quello di favorire la diffusione di uno strumento nazionale uniforme per la valutazione degli edifici, potendo così effettuare anche dei confronti tra immobili.

Quando è obbligatorio?

L’APE è obbligatorio in caso di nuova costruzione, ristrutturazione importante, locazione, compravendita e anche in alcuni casi di trasferimento di immobili a titolo gratuito. Anche se per le compravendite l’obbligo era già in essere dal 2009, questo documento, come lo conosciamo oggi, è stato introdotto con il Decreto Legge 63/2013, convertito dalla Legge 90/2013, sostituendo il precedente Attestato di Certificazione Energetica, noto come ACE. I successivi decreti sull’efficienza energetica, di giugno 2015, hanno poi definito le modalità di calcolo per la redazione dell’APE e le linee guida da seguire per stendere la relazione tecnica.

L’impegno richiesto per la redazione di un APE – e quindi anche il relativo costo – dipendono principalmente dalla tipologia di edificio oggetto della valutazione, in quanto la verifica dei dati, i calcoli e i sopralluoghi possono richiedere tempi differenti per la complessità della situazione.

Chi è abilitato a redigere l’APE? Il documento viene compilato da un tecnico abilitato, chiamato generalmente “certificatore energetico”, con comprovate competenze in materia di efficienza energetica degli edifici. È necessario sostenere un preciso percorso di formazione e sono le Regioni a gestire l’elenco dei professionisti accreditati.

Perché l’Attestato di Prestazione Energetica è importante

L’attestato di prestazione energetica è importante per conoscere le prestazioni energetiche di un edificio e, in generale, del patrimonio immobiliare italiano. Questo, infatti, è sicuramente il suo principale pregio. Il suo essere obbligatorio e il suo dover essere affisso e diffuso, ha fatto sì che negli anni anche i non addetti ai lavori acquisissero confidenza con il concetto di classe energetica.

Classe energetica degli edifici - attestato di prestazione energetica

L’APE contiene ben più informazioni della sola classe finale, che però resta un indice significativo anche per chi non è tecnico.

Il fatto che la classe energetica incida sul valore dell’immobile, poi, fa sì che siano incentivate l’efficienza energetica, ma anche l’utilizzo di tecnologie più performanti e gli interventi di riqualificazione. L’obiettivo ultimo, del resto, è proprio quello di favorire la riduzione delle emissioni di CO2, rendendo il parco immobiliare sempre più performante. Tutto ciò ha risvolti concreti per i proprietari degli immobili, visto che tanto è maggiore il fabbisogno indicato, tanto lo saranno le spese di gestione in fase di utilizzo dell’edificio.

Infine, l’APE si è rivelato essere uno strumento utile anche per i meccanismi di detrazione fiscale, in quanto permette di evidenziare le carenze di un immobile e il punto di partenza, per poi certificare i risultati finali ottenuti.

Cosa contiene l’attestato di prestazione energetica e come si legge

L’attestato di prestazione energetica, come detto, contiene le informazioni necessarie per descrivere il comportamento energetico dell’edificio.

Elementi di input al calcolo, generalmente eseguito mediante apposito software, sono la geometria dell’edificio, le caratteristiche dell’involucro, gli impianti presenti per la climatizzazione, la produzione di acqua calda sanitaria, la ventilazione e l’eventuale produzione di energia rinnovabile. Da qui deriva il risultato del fabbisogno energetico dell’edificio per il proprio funzionamento, sia durante l’estate, che durante l’inverno.

Un APE si compone di più pagine, che partono con i dati relativi all’immobile, agli impianti presenti e alla sua ubicazione. In prima pagina è presente anche l’indice di prestazione globale (EPgl,nren), che esprime il fabbisogno di energia primaria non rinnovabile per il funzionamento dell’edificio, tramite il quale si definisce anche la classe energetica. Proprio questa, infatti, è il dato più semplice da comprendere, anche per i non addetti ai lavori.

Altri dati riguardano l’indice di prestazione energetica rinnovabile (EPgl,ren) e le emissioni di CO2 imputabili all’edificio. In aggiunta ci sono gli indici di prestazione energetica degli impianti, i relativi consumi stimati e ulteriori dati di dettaglio relativi agli impianto (come anno di installazione, potenza nominale ed efficienza media stagionale).

Infine, ci sono anche spunti per il miglioramento dell’efficienza energetica, possibili interventi ritenuti anche economicamente convenienti, con un indicazione sul tempo di recupero dell’investimento proposto.

Scorrendo il documento, poi, è possibile trovare due date: una relativa alla data di emissione del certificato e una che ne indica la scadenza. Il certificatore energetico, il cui nome è indicato dell’attestato, dovrà anche specificare che metodo di calcolo ha utilizzato, come ha recuperato i dati di input (considerando che un sopralluogo è obbligatorio per legge) e che software è stato usato.

Quali sono i documenti che servono per redigere l’APE?

La documentazione necessaria è composta da:

  • planimetria catastale dell’immobile o, se in possesso, una planimetria in scala.
  • visura catastale aggiornata dell’immobile;
  • libretto impianto (impianti autonomi);
  • libretto di centrale (impianti centralizzati);
  • documento di identità del proprietario.

Quali sono i limiti dell’APE

Per quanto l’Attestato di prestazione energetica sia indubbiamente uno strumento utile, oltre che interessante, quando si parla di parla di efficienza energetica, è comunque importante sottolineare che ci sono alcune criticità da non sottovalutare. Ciò non significa che il documenta perda di valore o significato, ma che potrebbe raggiungere livelli di efficacia superiori.

ma come ogni strumento presenta pregi e difetti: cosa bisogna sapere

Da questo punto di vista, un primo tema riguarda indubbiamente la qualità degli APE, fortemente connessa all’operato del tecnico incaricato. Non sempre i professionisti si muovono con la serietà che la normativa richiede. Cercando online si trovano offerte molto basse per la redazione di certificati in tempi molto brevi, svolte completamente da remoto. È importante sapere, però, che il sopralluogo, oltre ad essere obbligatorio, è fondamentale per la corretta esecuzione dell’APE, in quanto è necessario per la raccolta dei dati e delle informazioni relativi all’edificio.

Purtroppo, la mancanza di un controllo rigoroso sui professionisti abilitati ha portato a valutazioni superficiali e inesatte. Importantissimo, quindi, rivolgersi sempre a tecnici competenti e professionali, anche per evitare di compromettere la fiducia delle persone nello strumento.

Un altro aspetto critico riguarda la carenza di conoscenze da parte del pubblico, che non è generalmente in grado di leggere per intero il contenuto degli attestati. Per quanto sia importante e immediato il dato della classe energetica, sarebbe opportuno riuscire a trasmettere le intere valutazioni, quali il fabbisogno energetico e i vari indici di prestazione energetica, oltre che le raccomandazioni per il miglioramento.

Infine, l’APE ha dei limiti insiti nel fatto che si tratta di una valutazione “statica”, è una fotografia che fornisce un’idea complessiva sulle prestazioni nella stagione media. Oltre a mancare una valutazione dinamica (poiché i risultati si basano su calcoli), la sua durata decennale lo rende non sempre allineato alla realtà dei fatti. Il tempo agisce sull’edificio, che subisce variazioni che influenzano le sue prestazioni energetiche. Se le modifiche non comportano lavori di ristrutturazione o non vi sono operazioni immobiliari che lo richiedano, l’APE non viene aggiornato.

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Gaia Mussi

Laureata in Progettazione Tecnologica e Ambientale, da sempre appassionata ai temi della sostenibilità e della tecnologia. Collabora come copywriter con portali, magazine e aziende per la creazione di contenuti inerenti il campo dell’edilizia, della sostenibilità e del risparmio energetico
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