Eiko Power, azienda specializzata nella produzione di sistemi di accumulo energetico (BESS – Battery Energy Storage Systems), ha inaugurato il primo stabilimento produttivo in Italia, a Baranzate, alle porte di Milano. L’obiettivo: portare l’eccellenza del Made in Italy nel settore dell’energia rinnovabile e rafforzare la presenza industriale europea.
Il nuovo sito produttivo si estende su 5.000 metri quadrati e darà lavoro a oltre 60 addetti, tra tecnici, operai specializzati e personale dedicato alla Ricerca e Sviluppo. La sede rappresenta un investimento strategico per costruire una filiera autonoma, innovativa e sostenibile nel cuore dell’Europa.
L’obiettivo è quello di rafforzare la sovranità energetica europea, puntando su:
“Abbiamo scelto l’Italia per la sua eccellenza nel design industriale e per il suo talento ingegneristico – sottolinea Orinta Eivaite, co-fondatrice di Eiko Power – Qui possiamo unire estetica, funzionalità e innovazione per costruire soluzioni all’avanguardia.”
A conferma della strategia di crescita di Eiko Power, è già pianificata per il 2026 una seconda sede produttiva in Piemonte. L’obiettivo è espandere ulteriormente la capacità produttiva mantenendo l’intera filiera in Italia.
Una delle novità più affascinanti introdotte da Eiko Power è l’attenzione al design, non solo come elemento funzionale ma anche artistico ed espressivo. L’azienda ha avviato la produzione di batterie artistiche in edizione limitata, firmate da artisti internazionali, che fondono tecnologia, bellezza e sostenibilità.
Questi prototipi saranno pezzi unici e numerati, pensati per raccontare una nuova narrazione: la tecnologia può essere anche bella, e diventare parte integrante di spazi residenziali, aziendali e pubblici. Un concept rivoluzionario nel settore energetico.
Oltre alla produzione di batterie, Eiko Power sviluppa sistemi avanzati di gestione energetica (EMS). Queste piattaforme, basate su algoritmi di Intelligenza Artificiale, permettono di:
La visione è chiara: fornire non solo un hardware avanzato ma anche un software proprietario in grado di rendere le reti più resilienti, sostenibili e smart.
“Abbiamo creato un software proprietario in grado di monitorare, prevedere e ottimizzare in tempo reale i flussi energetici – spiega Kim Van Luan Hoang, founder di Eiko Power – Questo strumento permette anche di operare nel trading energetico, massimizzando il valore dell’energia prodotta e accumulata.”
Kim Van Luan Hoang, imprenditore visionario di origine vietnamita cresciuto in Italia, è il cuore pulsante di Eiko Power. Dopo una lunga esperienza internazionale nel fotovoltaico e nell’efficienza energetica, Hoang ha scelto di tornare in Italia per dare vita a un’impresa capace di unire innovazione, indipendenza produttiva e identità italiana.
“Vogliamo riportare in Europa la capacità di progettare e produrre batterie avanzate. L’Italia è il nostro punto di partenza, grazie al suo patrimonio di know-how ingegneristico e alla creatività industriale che da sempre la contraddistingue.”
L’intero ciclo produttivo – dalla Ricerca e Sviluppo alla produzione e alla distribuzione – sarà gestito internamente presso lo stabilimento di Baranzate. Questo approccio consente di centralizzare competenze e tecnologie in Italia, valorizzando il territorio e attirando nuovi talenti.
“Recuperare sovranità industriale e competenze locali è la nostra priorità – afferma il CEO Massimiliano Cappellato – Siamo in controtendenza rispetto al passato, investendo in asset proprietari e in una roadmap già avviata.”
Il mercato europeo dei sistemi di accumulo su scala industriale è in forte espansione e registra una crescita costante e significativa. Secondo recenti analisi di settore, la capacità installata passerà dagli attuali 10 GW nel 2024 a oltre 55 GW entro il 2030, fino a raggiungere circa 126 GW entro il 2050. Un’evoluzione che apre la strada a investimenti stimati in oltre 100 miliardi di euro nei prossimi 25 anni.
Nel contesto di un mercato dominato dai produttori asiatici, Eiko Power si propone come nuovo player europeo con un DNA fortemente italiano e innovativo. Il nuovo impianto rappresenta anche una spinta per la filiera manifatturiera locale.
“Vogliamo costruire un ecosistema produttivo integrato, in grado di valorizzare le competenze italiane lungo tutta la catena del valore,” conclude Cappellato.