Schneider Electric ha presentato lo studio Corporate Energy & Sustainability Report 2020. Giunto alla terza edizione, il report prende in esame i modi in cui le aziende affrontano opportunità e sfide che nascono dal cambiamento dello scenario energetico, focalizzandosi in particolare sulla gestione dell’energia e sulla decarbonizzazione.
La ricerca evidenzia come la gestione dell’energia sia diventata un elemento critico per realizzare strategie di sostenibilità integrate, mette in luce un aumento dell’uso di strumenti digitali per la raccolta e l’analisi dei dati e mostra come il tema del cambiamento climatico stia diventando sempre più centrale nelle scelte in materia di energia e risorse.
Dal report 2020, basato sulle risposte di 265 professionisti responsabili di energia e sostenibilità in aziende di tutto il mondo con oltre 250 milioni di dollari di fatturato annuo, emerge che oggi gli energy manager hanno un ruolo riconosciuto, integrato con le scelte operative e nel business, nella gran parte delle aziende; l’87% degli intervistati ritiene infatti che l’acquisto dell’energia stia diventando un tema più complesso e di maggiore impatto.
Non solo: il 56% degli interpellati dichiara ora di avere uno staff dedicato all’energy management. L’aumento in numero e varietà delle fonti di energia, la necessità di gestire meccanismi finanziari e sviluppi tecnologici nel settore in uno scenario sempre più volatile, sono fattori che portano ad aver bisogno di competenze specializzate per individuare strategie e best practice che facciano risparmiare sui costi.
Grande sensibilità inoltre nei confronti delle energie rinnovabili: ben il 60% degli intervistati ne sta valutando l’impiego come strategia da adottare nei prossimi tre anni per gestire la volatilità. Del restante, il 30% già utilizza energie rinnovabili.
Anche nella gestione dell’energia il valore dei dati è sempre più rilevante. Risulta quindi fondamentale comprenderne al meglio il significato, spesso estrapolandoli da grandi quantità di informazioni provenienti da fonti eterogenee.
Nell’ultimo anno, però, più aziende hanno investito in tecnologie digitali per ridurre questa complessità: una percentuale doppia di persone del campione d’analisi (37%) rispetto al report del 2019 hanno dichiarato di usare strumenti IoT come meter, sensori e altri componenti smart. Investire in queste tecnologie ha un impatto positivo sull’azienda: il 63% dei rispondenti tra coloro che usano soluzioni digitali ha più fiducia nella sua capacità di esser pronto ad adottare innovazioni nella gestione delle risorse.
Anche se il 54% dei rispondenti ha affermato che di fatto gestisce ancora i dati usando dei fogli di calcolo, i vantaggi dell’investire in soluzioni digitali dedicate gli sono chiari.
Al di là delle questioni meramente pratiche ed economiche, mitigare gli effetti del cambiamento climatico e del riscaldamento globale e altre iniziative connesse al tema del clima sono oggi molto più al centro dell’operatività di business che in passato.
La ricerca ha evidenziato che la questione ambientale è uno dei principali driver dei programmi di sostenibilità e gestione energetica delle grandi aziende (51,5%) e che il cambiamento climatico è considerato il principale rischio a cui far fronte per quanto riguarda la scelta di come rifornirsi di energia e altre risorse (58%).