Sostenibilità IT e data center: siamo solo all’inizio

A dirlo i report di 451 Research e Forrester, commissionati da Schneider Electric, che evidenziano la carenza di piani strategici per la sostenibilità dell’operatività IT
Sostenibilità IT e data center

Valutare il percorso green delle aziende e aiutarle a migliorare la sostenibilità IT. Con questi obiettivi, Schneider Electric ha avviato due indagini connesse a quasi 3.000 realtà globali: dai maggiori cloud provider ai professionisti IT nelle imprese di vari segmenti e dimensioni. I risultati evidenziati dagli analisti di 451 Research e Forrester rivelano una notevole distanza tra intenti e azioni concrete. Anzi, la gran parte del settore IT e data center è ancora all’inizio del percorso di sostenibilità.

“Naturalmente, i professionisti IT capiscono il problema e hanno avviato delle iniziative – spiega Pankaj Sharma, EVP della divisione Secure Power di Schneider Electric -. Quello che manca, spesso, sono piani di azione completi e strutturati, che comprendano obiettivi misurabili. I due studi evidenziano un vuoto che dobbiamo affrontare insieme, come sfida collettiva”.   

Sostenibilità IT, tra percezione e realtà

Il white paper di 451 Research, intitolato “Sustainability at the Edge. The Gap between Enterprise Plans and Sustainability Programs for Core and Distributed IT” si concentra sulla maturità dei percorsi di sostenibilità nelle risorse IT distribuite. Lo studio ha coinvolto 1.150 aziende di medie e grandi dimensioni, rappresentative di oltre 20 settori verticali. Molte di queste sono convinte di aver avviato programmi di sostenibilità più evoluti di quanto siano realmente. Infatti, quasi la metà dei rispondenti (il 48%) non è in linea con le risposte date ad altre domande sul tema.

Nel contesto enterprise, il motivo principale per intraprendere un percorso di sostenibilità IT è legato al valore per il business. Le più grandi sfide da affrontare sono ottimizzare l’uso dell’energia e, a seguire, ottenere dati e metriche uniformi. Problematica anche la mancanza di personale qualificato, soprattutto per le organizzazioni in fase iniziale del programma. 

Le priorità della colocation

Lo studio di Forrester, “Reimagine Colocation Strategy with Sustainability Front of Mind”, i ricercatori hanno coinvolto 1.033 decision maker attivi presso colocator di tutto il mondo. Obiettivo, comprendere le motivazioni principali per un percorso di sostenibilità in questo settore. In particolare, il 73% delle organizzazioni pone la sostenibilità in priorità 2 e solo il 33% ha creato un piano strategico.

Ciò significa che il settore è ancora in una fase iniziale del percorso. Per procedere sarà necessario individuare il partner giusto per i progetti di sostenibilità IT. Infatti, le aziende che hanno coinvolto una società esterna di consulenza nel quadro delle iniziative green hanno il 33% di possibilità in più di trovarsi già a un livello di maturità elevato.

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Maria Cecilia Chiappani

Copywriter e redattore per riviste tecniche e portali dedicati a efficienza energetica, elettronica, domotica, illuminazione, integrazione AV, climatizzazione. Specializzata nella comunicazione e nella promozione di eventi legati all'innovazione tecnologica.

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