Il presente è digitale e il futuro è elettrico.
Con questa frase, Schneider Electric sintetizza l’evoluzione e l’integrazione dei comparti dell’energia e delle tecnologie collegate alla digitalizzazione che includono processi, aziende e persone.
“Nel 2050 ci saranno due miliardi e mezzo di persone nelle città. Più persone significano più servizi, più energia, più intelligenza. – sottolinea Carlos Loscalzo, vicepresidente della divisione Secure Power di Schneider Electric. – Questo significa che consumeremo più energia perché saremo più digitali e sarà necessario un approccio flessibile e distribuito alla gestione dell’alimentazione. L’industrializzazione, per quanto possa essere intelligente e collaborativa, richiede un aumento di energia. Per questo il nostro futuro sarà molto più elettrico. Certo, il 70 per cento delle energie aggiuntive deriveranno dal rinnovabile, ma parliamo comunque di uno scenario sempre più energivoro”.
Le tematiche energetiche sono, dunque, centrali per Schneider Electric che si pone tra la produzione e l’utilizzo dell’energia. “La crescita dei consumi deve essere accompagnata da un approccio più efficiente e sostenibile. Per questo la nostra missione è rendere l’energia connessa, sostenibile, efficiente, sicura e affidabile. – aggiunge Loscalzo – Se il nostro presente è digitale, guidato da dispositivi intelligenti e connessi, dai big data, dall’intelligenza artificiale e dalla crescita di tutte quelle tecnologie destinate a supportare l’uomo in tutte le sue attività, capite bene il perché il futuro sarà sempre più elettrico”.
In questo scenario cambia anche la generazione e la distribuzione dell’energia che passa da centralizzata a distribuita: lo sviluppo dell’energia da fonti rinnovabili ha portato a una trasformazione dell’energia stessa che richiede nuovi modelli basati su ottimizzazione e digitalizzazione. Questa è una strada senza ritorno come sottolineato da Carlos Loscalzo.
Tutti i prodotti di Schneider Electric sono smart e quindi pronti per essere connessi. Oggi il 72% del consumo mondiale dell’energia elettrica avviene nei settori industria, infrastrutture, edifici e data center.
In tutti questi mercati, l’azienda è fortemente presente e offre software, tecnologie e servizi necessari per una migliore gestione e automazione delle attività e per farlo investe il 5% anno su anno in ricerca e sviluppo.
Nel 2018 l’azienda a livello globale ha fatturato 26 miliardi di euro: il 40% con i prodotti per edifici, il 14% nel mondo dei data center e della rete, il 30% nell’industria, il 10% nel mercato delle infrastrutture e il 7% nelle utilities e nelle reti di distribuzione.
Tra i trend sui quali lavorare, sicuramente la convergenza di IT e OT: questo significa che software e analytics, automazione ed energy management devono portare all’ottimizzazione di energia e processi, grazie a un approccio integrato, dinamico, che assicuri valore di business ai clienti. Questo si concretizza in Ecostruxure, un’unica piattaforma tecnologica su tre livelli: prodotti connessi, controllo periferico, applicazioni software e servizi.
“Ecostruxure è l’architettura che massimizza il valore dei dati e che consente di tradurre in intelligenza azionabile i dati per consentire di prendere decisioni aziendali e di business informate – sintetizza Loscalzo – e che si sviluppa su 4 ambiti: collect, connect, analyze, decide”.
Sfruttando con la piattaforma tecnologica Ecostruxure e i più recenti progressi tecnologici è possibile promuovere efficienza e sostenibilità. Inoltre con un approccio integrato per portare energia e digitalizzazione abilitando la convergenza tra IT e OT, dall’edge al cloud.