Clima e decarbonizzazione spingono l’indice di sostenibilità

Essere azienda net-zero, climaticamente neutra e sempre meno impattante sull’ambiente: continua il percorso al 2025 dettato dall’indice di sostenibilità di Schneider Electric (SSI – Schneider Sustainability Impact). Un punteggio di 4.54 su 10 che conferma, anche per il terzo trimestre 2022, l’impegno a lungo termine e la capacità di generare buone pratiche nella lotta al cambiamento climatico.

 “La sostenibilità è la chiave per affrontare le sfide globali più pressanti, ottenendo vantaggi immediati per il presente e contribuendo al futuro della collettività – commenta Gwenaelle Avice-Huet, Chief Sustainability Officer di Schneider Electric -. Si deve agire non solo perché è giusto, ma anche perché la sostenibilità fa bene all’impresa. I nostri risultati finanziari ed extra-finanziari dimostrano che le aziende possono esercitare una forza importante, che spinge interi ecosistemi di settore a cambiare”.

Indice di sostenibilità: le ultime iniziative

Gli obiettivi del terzo trimestre sono stati centrati anche grazie a nuovi progetti di successo. Schneider Electric è infatti tra le prime aziende ottenere la validazione del percorso introdotto da Science Based Targets per diventare una società Net-Zero. Inoltre, ha registrato un punteggio di 89 su 100 nel Corporate Sustainability Assesment 2022 di S&P Global.

Altro dato importante, dal 2018 a oggi Schneider Electric ha aiutato i suoi clienti a risparmiare emissioni di CO2 per 400 milioni di tonnellate. Praticamente la metà di quanto previsto dall’obiettivo dell’indica di sostenibilità fissato per il 2025. Il recente annuncio di una partnership per la decarbonizzazione con MSCI, specialista di dati ESG (Environment, Social, Governance), completa il quadro concreto della sua missione di impact company.

Schneider Sustainability Impact in 6 obiettivi

I risultati dettagliati e i valori chiave del programma Schneider Sustainability Impact 2021-2015 sono dunque contenuti nel report del terzo trimestre 2022 pubblicato a fine ottobre. Di seguito, una sintesi dei dati relativi agli 11+1 indicatori chiave nei 6 obiettivi di lungo termine.

Clima

• ricavi da soluzioni adimpatto positivo: 71% del totale (obiettivo 2025: 80%);
• milioni di tonnellate di emissioni di CO2 evitate e risparmiate dai clienti: 407 milioni (obiettivo 800);
• riduzione delle emissioni di CO2 derivate dall’operatività dei 1.000 fornitori principali: 5% (obiettivo 50%).

Risorse

• aumentare il contenuto di materiali green dei prodotti: 16% (obiettivo 50%);
• eliminare l’uso di plastica mono uso dal packaging primario e secondario e usare cartone riciclato: 41% (obiettivo 100%).

Fiducia

• percentuale di fornitori strategici che garantiscono condizioni di lavoro dignitose ai dipendenti: in progress (obiettivo 100%);
• livello di fiducia dei dipendenti nel riportare eventuali condotte aziendali non etiche: +1% dall’81% registrato nel 2021 (obiettivo +10%).

Parità

• aumentare la diversità di genere nelle nuove assunzioni (50%) tra il management di prima linea (40%) e nei leadership team (30%): oggi le percentuali sono 41%, 27% e 27%;
• offrire accesso a energia green ad altri 50 milioni di persone: + 7,5 milioni dai 30 milioni del 2021 (obiettivo 50 milioni).

Nuove generazioni

• raddoppiare le opportunità di stage, apprendistato e assunzioni di neo laureati: oggi moltiplicate di 1,30 volte (obiettivo 2x);
• formare persone nel settore della gestione dell’energia: 364.857 persone formate (obiettivo 1 milione)

Obiettivi locali dell’indice di sostenibilità

Fissare in ogni paese e area geografica dove l’azienda è presente obiettivi locali di sostenibilità. A oggi, il 100% dei Country & Zone President hanno fissato gli obiettivi, come previsto dal target per il 2025.