Nuova norma CEI 64-8: cosa cambia nella Sezione 712 Sistemi Fotovoltaici

La nona edizione della norma CEI 64-8 (che entrerà in vigore il 1° novembre 2024) ha modificato la sezione 712 dedicata ai sistemi fotovoltaici. Le novità riguardano la protezione dei circuiti in corrente continua
La nona edizione della norma CEI 64-8 ha modificato la sezione 712 dedicata ai sistemi fotovoltaici

La nuova edizione della norma CEI 64-8 “Impianti elettrici a tensione nominale non superiore a 1 000 V in corrente alternata e a 1 500 V in corrente continua” pubblicata a luglio 2024, ed in particolare la parte 7 dedicata ad “ambienti e applicazioni particolari” ha profondamente rivisitato la sezione 712 Sistemi Fotovoltaici (GENERATORE FV).

In questo articolo vedremo le novità introdotte in merito alla protezione dei circuiti in corrente continua cercando di dare un quadro generale dei criteri di dimensionamento delle condutture e dei componenti.

Sezione 712 Sistemi fotovoltaici: le novità della nona edizione della norma CEI 64-8

Tra le novità più significative introdotte dalla sezione 712 vi troviamo quanto riportato all’articolo 712.412.101: “le apparecchiature elettriche, per esempio i moduli FV, le condutture (per esempio il quadro di connessione, i cavi) utilizzate sul lato c.c. (sino ai morsetti di collegamento in c.c. per il convertitore FV) devono essere di classe di isolamento II o equivalente.”

Per i prodotti attualmente presenti sul mercato, l’imposizione della classe II sul lato corrente continua, pone un limite alle tensioni delle stringhe per i cavi, così detti “solar cable”, H1Z2Z2–K (conformi alla norma CEI EN 50618) che possono essere utilizzati per stringhe fino a 1500 V ma garantiscono la classe di isolamento II fino a 1035 V, a meno di adottare costose soluzioni installative come, ad esempio, posare i cavi+ e – in cavidotti separati tra loro per garantire quantomeno l’isolamento rinforzato.

Dimensionamento della sezione cavi

Per il dimensionamento della sezione dei cavi in portata (Iz) in fase di progetto per i cavi soggetti al riscaldamento diretto della superficie inferiore dei moduli FV (posa tipica dei cavi di stringa), il dimensionamento deve tener conto di una temperatura ambiente almeno pari a 70 °C (articolo 712.523.101)

Ai sensi della norma CEI UNEL 35024 “Cavi elettrici isolati con materiale elastomerico o termoplastico per tensioni nominali non superiori a 1 000 V in corrente alternata e a 1 500 V in corrente continua Portate di corrente in regime permanente per posa in aria”, la temperatura ambiente di 70°C introduce un fattore di declassamento pari a 0,58 rispetto alla posa standard in ambiente di temperatura pari a 30° C.

In Tabella 1 si riporta il calcolo della portata dei cavi in materiale elastometrico (es. FG16), che viene utilizzato in favore della sicurezza per i cavi solari, in riferimento alla modalità di posa 13 (passerella) in ambiente a 70° C.

Tabella sezione di cavi - Nona edizione CEI 64-8 sezione 712
Tabella 1 – Calcolo portata Iz in Ampere cavi H1Z2Z2-K ambiente 70° C

Permane l’obbligo, sul lato c.c. del convertitore, di presenza di un sezionatore o un interruttore idoneo a effettuare il sezionamento (articolo 712.537.2).

Non è più menzionato l’obbligo la categoria di impiego DC21 ai sensi della norma CEI EN 60947-3, tuttavia, allo scopo di prevenire la formazione di archi, ogni dispositivo privo di potere di interruzione, che potrebbe essere utilizzato per aprire un circuito c.c., deve essere protetto contro il funzionamento accidentale o non autorizzato.
Questo è possibile posizionando il dispositivo in un ambiente o in un involucro chiuso a chiave oppure mediante lucchetto sul dispositivo.

Dispositivi di protezione contro le sovracorrenti

Per quanto sopra, è parere dello scrivente che una categoria di impiego DC21 ai sensi della norma CEI EN 60947-3 dichiarata dal costruttore dell’apparecchio rimanga la scelta progettuale più adeguata.
Come noto, e ribadito dalla nuova edizione della norma CEI 64-8 (nona edizione), in caso di impianti fotovoltaici:

  • costituiti da 1 o 2 stringhe;
  • realizzati con convertitori che consentono il collegamento di massimo 2 stringhe per inseguitore MPP dove nessuna corrente inversa può circolare da un ingresso verso un altro;

non sono da prevedere dispositivi di protezione contro le sovracorrenti sul lato corrente continua.

I dispositivi di protezione contro le sovracorrenti, se previsti, devono essere conformi alle relative norme di prodotto e, e possono essere in alternativa:

  • fusibili o unità combinate di fusibili;
  • interruttori automatici.

Questi dispositivi devono essere conformi alle seguenti misure specifiche:

  1. la tensione nominale di funzionamento (Ue) deve essere maggiore o uguale alla tensione a vuoto massima (UOC MAX) del campo FV;
  2. il potere nominale di interruzione deve almeno essere uguale al valore della corrente di cortocircuito alle condizioni standard di prova STC (Standard Test Conditions) del campo FV;
  3. i dispositivi di protezione contro le sovracorrenti devono essere di tipo bidirezionale.

I dettagli relativi alla necessità di dotare di dispositivi di protezione contro le sovracorrenti i circuiti lato c.c. per impianti aventi un numero Ns di stringhe in serie maggiore o uguali a 3 ed i criteri di dimensionamento di detti dispositivi sarà oggetto di un prossimo approfondimento.

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Massimo Monopoli

Ingegnere Elettrotecnico - Progettazione impianti tecnologici - Efficienza energetica - Produzione energia da fonti rinnovabili presso Studio Simax (www.studiosimax.it), studio di ingegneria specializzato nella progettazione di impianti tecnologici
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