L’energia rinnovabile è una delle pietre miliari della transizione ecologica in Italia e in Europa. Sono molte le decisioni prese in virtù della volontà di aumentare la quota di rinnovabili nel mix energetico, con lo scopo di ridurre le emissioni in atmosfera, ma anche di favorire una maggior indipendenza, con benefici economici anche per i consumatori. A livello europeo, l’Unione Europea ha fissato obiettivi ambiziosi attraverso il Green Deal Europeo e il piano Fit for 55, che mirano a ridurre le emissioni nette di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. Le politiche di sostegno, i finanziamenti mirati e la cooperazione tra i Paesi membri stanno accelerando lo sviluppo e l’adozione di tecnologie rinnovabili.
Si tratta, infatti, di un settore in forte evoluzione, con una crescita costante del mercato delle soluzioni per le rinnovabili e un numero di nuovi impianti che sale sia in ambito residenziale, che industriale e commerciale. Si sta decisamente puntando su fonti energetiche sostenibili come il solare, l’eolico, l’idroelettrico e le biomasse. Nasce, quindi, anche l’esigenza di semplificare le procedure e migliorare la gestione di pratiche amministrative e burocratiche, che accompagnano questi interventi. Tra le ultime novità, ad esempio, c’è l’introduzione della Piattaforma SUER.
Il Decreto del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica n. 368 del 23 ottobre 2024 “Istituzione della piattaforma unica digitale per impianti a fonti rinnovabili di cui all’articolo 19 del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199” introduce ufficialmente la Piattaforma SUER.
Si tratta di uno Sportello Unico delle Energie Rinnovabili (da cui deriva, appunto, la sigla SUER), che nasce proprio con l’obiettivo di centralizzare e semplificare la gestione delle richieste di autorizzazione per gli impianti di produzione di energia rinnovabile. Il digitale, come in molti altri casi, diventa un valido aiuto per agevolare le attività e favorisce anche un più ampio supporto ai richiedenti e attività di controllo e monitoraggio più efficaci, anche in ottica di verifica del raggiungimento degli obiettivi del PNIEC.
Come riporta lo stesso titolo del decreto, si tratta di un’attuazione di quanto riportato nel D.Lgs. 199/2021 “Attuazione della direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 dicembre 2018, sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili”.
L’art. 19 imponeva l’introduzione del SUER entro 120 giorni dall’entrata in vigore del decreto, prevedendo che il GSE gestisse questo strumento digitale per la presentazione delle istanze e per assistere i richiedenti durante tutte le fasi della procedura.
La piattaforma SUER è stata progettata per ottimizzare l’efficienza delle procedure autorizzative, offrendo diversi vantaggi:
Come evidenziato, tra i requisiti imposti già nel D.Lgs. 199/2021 c’era l’interoperabilità del SUER con altri strumenti informatici in uso, in modo che la nuova Piattaforma potesse comunicare con quanto già in essere per la presentazione delle istanze in ambito nazionale, regionale, provinciale e comunale. Un aspetto fondamentale per assicurarne un efficace avvio, che è stato soddisfatto, assicurando trasparenza e condivisione di informazioni tra differenti enti.
Al di là di ciò, le principali funzionalità assicurate riguardano proprio la presentazione delle domande per i differenti impianti. Verrà utilizzata, quindi, da tutte le imprese e le Pubbliche Amministrazioni che dovranno presentare:
L’iter di per sé non cambia e rimane differenziato a seconda della taglia dell’impianto.
Ogni soggetto richiedente, però, potrà collegarsi autonomamente alla Piattaforma con delle specifiche credenziali appositamente create dal GSE e procedere passo dopo passo alla presentazione. L’accesso ufficiale sarà possibile a seguito della pubblicazione dei modelli digitali unici per la presentazione delle differenti domande e di un manuale operativo per l’uso, utile agli utenti che dovranno ricorrere al nuovo strumento.
Secondo il Decreto, il tempo a disposizione per implementare completamente l’operatività è di 120 giorni dall’adozione dei nuovi modelli unici.
In conclusione, il sistema si pone come un passaggio importante per la semplificazione e l’efficientamento della gestione amministrativa e burocratica dei nuovi impianti: l’ennesima conferma della volontà condivisa di accelerare il cambiamento e semplificare la nascita di nuove soluzioni per la produzione di energia rinnovabile.