Le città continuano a crescere, con diverse conseguenze, molte delle quali concorrono all’aumento dell’impatto ambientale della vita dei centri urbani. Riconosciuta la necessità di “fare qualcosa” molte città si sono dimostrate proattive nella ricerca di soluzioni alle problematiche ambientali, ma anche sociali ed economiche, tanto che il mercato delle Smart City oggi vale miliardi di dollari ed è in continua crescita. Uno dei grandi problemi da affrontare è quello dell’energia.
Parlare di Smart Energy significa parlare anche di evoluzione tecnologica, tanto che negli ultimi anni si registrano valori decisamente positivi nel mercato delle Information and Communication Technology (ITC). La tecnologia ha permesso lo sviluppo di sistemi per il monitoraggio dei consumi, per la regolazione degli impianti, per l’efficientamento degli edifici e per una distribuzione più efficace.
Gli sforzi delle amministrazioni, ma anche delle aziende, toccano l’intero sistema energetico, dalla produzione, fino alla distribuzione e poi al consumo dell’utente finale. Anche nel nostro Paese sono migliaia i Comuni che hanno installato impianti per la produzione di energia rinnovabile e sono sempre più anche gli Smart Building e gli utenti che monitorano i propri consumi. Ecco alcuni ambiti in cui si continua – e si continuerà – ad innovare quando si parla di energia.
Sono passati anni ormai dai primi impianti per l’energia rinnovabile e, con il tempo, la tecnologia è diventata sempre più efficiente ed anche economicamente accessibile.
Ma c’è ancora spazio per l’innovazione e si aprono principalmente due temi: da un lato la ricerca di sempre maggior efficienza degli impianti, dall’altro la possibilità di accumulare l’energia prodotta.
Per quanto riguarda il primo tema, sono diversi gli esempi di innovazioni recenti, tra cui i pannelli fotovoltaici bifacciali, le celle solari trasparenti, l’eolico off-shore galleggiante, che cercano sia performance eccellenti, che nuove applicazioni. A queste e ad altre innovazioni, si aggiungono sempre più soluzioni “originali” per produrre energia pulita, ad esempio dalle piante o dalle vibrazioni delle persone in discoteca.
Per quanto riguarda l’accumulo dell’energia prodotta, invece, oggi sono davvero tantissime le aziende impegnate nello sviluppo dello storage, fondamentale per un sistema in cui l’autoproduzione diventa protagonista. Le “batterie” permetterebbero di rendere molto più flessibili le energie rinnovabili, che per natura sono imprevedibili.
Se l’energia può essere autoprodotta e stoccata, significa che il tradizionale sistema di distribuzione dell’energia verrà rivoluzionato.
La produzione diventa decentrata e diffusa, il consumatore è a sua volta un produttore e nascono le Smart Grid. In questo modo si supera lo schema attuale che vedi grandi poli centralizzati di distribuzione al resto del territorio, ma si arriverà a tantissimi punti di produzione, più o meno piccoli, che producono e utilizzano energia, immettendone anche in rete.
Gli edifici sono responsabili di una grande fetta di consumo dell’energia e allo stesso tempo di emissioni di CO2. Non stupisce, quindi, che le innovazioni in ambito di Smart Building siano moltissime e in continua evoluzione. Si parla anche NZeb, ovvero di edifici il cui fabbisogno energetico è prossimo allo zero. Sensori per la qualità dell’aria o per il livello dell’illuminazione, applicazioni per il monitoraggio dei consumi e delle perdite energetiche, elettrodomestici connessi, sistemi per il controllo da remoto degli impianti, sono solo alcune delle cose che stanno man mano trasformando gli edifici.
L’energia è sempre più “digitale” e anche in futuro la tendenza sarà questa. Grazie allo sviluppo dell’IoT è possibile raccogliere e gestire tantissimi dati, che permetteranno un utilizzo dell’energia sempre più efficiente. In questo modo è più semplice il controllo di sistemi complessi, in cui dispositivi e utenze sono connesse a internet.
Si parla già di termostati intelligenti o illuminazione intelligente e, nei prossimi anni, si spingerà sempre più in questa direzione. Infatti, grazie alla condivisione e all’analisi costante dei dati, è possibile individuare sprechi, prevedere e organizzare la manutenzione, rilevare guasti o anomalie e rendere la rete più efficiente, stabile e sicura. Cresce, infine, anche l’applicazione dell’intelligenza artificiale, che può aiutare nel monitoraggio e nella gestione della catena di approvvigionamento e distribuzione di energia.