Il 5G cresce e si fa largo anche nel mercato industriale europeo

Una ricerca dell’Osservatorio dedicato del Politecnico di Milano stima un giro d’affari europeo vicino ai due miliardi di euro nel 2026 anche se ci sono ancora varie incognite sullo sviluppo del 5G nell'industria
Sviluppo del mercato industriale del 5G

Come accade regolarmente in Italia per tutte le novità tecnologiche che riguardano la telefonia mobile, anche la sigla 5G si è fatta spazio in breve tempo nel linguaggio comune. I relativi discorsi, però, sono per lo più incentrati sulle offerte dei principali operatori delle telecomunicazioni per il mercato domestico e commerciale, quando esiste anche un altro importante ambito d’applicazione, quello industriale. E proprio dello sviluppo del mercato industriale del 5G, che nel 2023 ha vissuto un anno importante, si occupa una ricerca dell’Osservatorio 5G & Beyond della School of Management del Politecnico di Milano, che è stata presentata di recente nel corso del convegno “5G: le reti industriali mettono in moto il mercato”.

Mercato industriale del 5G: il 2023 un anno di svolta

Nel presentare i risultati della ricerca, Giovanni Miragliotta, responsabile scientifico dell’Osservatorio, ha sottolineato come “lo sviluppo delle reti industriali sta mettendo in moto il mercato 5G. Il 2023 è stato un anno importante per l’evoluzione delle tecnologie e dei primi progetti commerciali, segnale che si sta uscendo dalla fase embrionale, nella quale i progetti erano spesso basati su finanziamenti pubblici”.

Ed ancora, Miragliotta ha spiegato “che le imprese hanno compreso come il 5G sia la piattaforma con cui digitalizzare i processi operativi e sostenere la nuova automazione. Questo è dovuto anche al ridursi di alcuni alibi tecnologici, alle esperienze internazionali che si moltiplicano, e al progressivo chiarimento delle dimensioni di valore: ora l’ecosistema deve perfezionare le condizioni di offerta perché la domanda si possa sviluppare”.

Cresce l’iniziativa privata

Il cambio di passo avvenuto l’anno scorso è evidenziato dal fatto che, a livello di business, tutti i principali operatori di telecomunicazioni hanno formalizzato le prime offerte commerciali di reti private, cioè dedicate all’utilizzo da parte di singole aziende. E così nel 2023 diverse reti 5G MPN (acronimo di Mobile Private Network) sono state implementate grazie alla disponibilità dei capitali privati, e quindi non più finanziate da fondi pubblici come invece avvenuto in precedenza.

Mercato industriale del 5G: i progetti in essere

L’indagine dell’Osservatorio 5G & Beyond indica che complessivamente oggi in Europa si contano 117 progetti 5G nell’industria (incluso il Regno Unito), di cui poco più della metà ha meno di due anni. Sette i nuovi casi in Italia nel 2023, quest’ultimo un segnale che anche nel nostro Paese alcune grandi aziende hanno deciso di esplorare il potenziale di questa tecnologia.

Quota del 10% per il nostro Paese

Quanto alle previsioni di crescita nel breve/medio periodo, i ricercatori della School of Management stimano che entro il 2026 il mercato industriale 5G in Europa raggiungerà un valore verosimile di 1,72 miliardi di euro. A determinare quest’ammontare concorrerà per il 10% l’Italia, che rappresenterà il quarto Paese per dimensione nel settore.

Andamento del mercato industriale 5G europeo

In realtà nell’indagine viene precisato che le grandezze appena indicate per il mercato industriale 5G sono soggette ad una forte incertezza: “Si potrebbe arrivare a superare i 2 miliardi o restare al di sotto del miliardo. Dipenderà da vari elementi, come il ruolo di stimolo che potrà avere il soggetto pubblico, la capacità dell’offerta di formalizzare pacchetti di soluzioni e servizi, nonché la fiducia e la capacità di avviare progetti da parte dei privati”.

Gli ostacoli da superare

Antonio Capone, anche lui responsabile Scientifico dell’Osservatorio 5G & Beyond, ha evidenziato come “la strada da percorrere per il pieno sviluppo del mercato 5G è stata tracciata, ma è ancora lunga, per alcuni ostacoli da superare. Lo sviluppo di reti pubbliche procede a velocità inferiore rispetto alle aspettative per le difficoltà economico-finanziarie degli operatori di telecomunicazioni che limitano gli investimenti”.

Un altro fattore critico è rappresentato dal fatto che “i progetti 5G, ad oggi, sono fortemente incentrati sull’infrastruttura di rete e non spingono abbastanza nella progettazione di applicazioni innovative. Anche il soggetto pubblico, a livello italiano ed europeo, potrà giocare un ruolo chiave in termini di propulsore o freno del mercato, a seconda delle decisioni su vari fronti: dalle politiche sullo spettro ai limiti elettromagnetici, dagli incentivi alla domanda alla possibilità di diversificazione dei servizi di connettività”.

Vantaggi del 5G nell’industria

In ogni caso, nonostante gli ostacoli da superare, a favore del 5G parlano i vantaggi tecnologici. Attualmente nelle reti industriali sono spesso utilizzate tecnologie wireless alternative al 5G, come LoRaWAN, WMBUS e Wi-Fi. Emerge, però, che alcune imprese non riescono a soddisfare completamente le esigenze operative con le reti disponibili, e in questo senso il 5G può andare a complemento dell’offerta attuale. In particolare, utilizzato in luoghi con copertura geografica limitata, il 5G risulta più affidabile del Wi-Fi per via delle minori interferenze e del migliore livello di servizio garantito.

Il rapporto sottolinea che anche su aree più ampie la possibilità di sfruttare soluzioni ibride, che combinano reti private e pubbliche, appare vincente. Inoltre, su applicazioni che richiedono alta affidabilità e copertura globale, come quelle legate alla mobilità (ad esempio l’auto connessa), il 5G non ha competitor.

In generale, conclude l’indagine dell’Osservatorio, “il 5G risulta la tecnologia dominante per tutte le applicazioni che lavorano in aree industriali estese, come siti produttivi o porti, in cui non è possibile avere una connettività cablata e dove altre soluzioni di connettività wireless risultano inadatte”.

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Leonardo Barbini

Copywriter ed editorialista di Elettricomagazine.it, appassionato di tecnologia. Da anni segue le tematiche della mobilità elettrica, della transizione energetica e della sostenibilità

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