5G in Italia, il cammino è ancora lungo

Una ricerca dell’osservatorio 5G & Beyond del Politecnico di Milano fa il punto sulla diffusione della tecnologia 5G in Italia. Cresce la consapevolezza dei benefici fra le aziende
5G in Italia, il cammino è ancora lungo

“Il 5G costituirà un abilitatore fondamentale per la trasformazione digitale del Paese, offrendo la possibilità di costruire servizi e applicazioni non pensabili con le reti attuali”. Una frase che apre la recente ricerca “5G: è il momento di investire”, presentata nel corso dell’omonimo evento organizzato dall’Osservatorio 5G & Beyond del Politecnico di Milano.

E se l’affermazione è sicuramente impegnativa per l’importanza del fenomeno che descrive, a ben guardare il suo elemento più sorprendente è l’utilizzo del tempo futuro, a testimoniare che il nostro Paese ha ancora molta strada da percorrere su questo fronte nonostante il termine 5G sia ormai entrato nel linguaggio comune, soprattutto grazie alle martellanti campagne promozionali dei nuovi smartphone.

5G in Italia: evoluzioni importanti

Non a caso la ricerca sottolinea come il 2021 è stato per il 5G in Italia un anno di lavoro volto, da un lato, a portare il più velocemente possibile i consumatori
ad “assaggiare” la nuova rete (anche se per ora in gran parte appoggiandosi alle frequenze 4G) e, dall’altro lato, a iniziare a offrire i primi servizi business, così da evidenziare i benefici incrementali già ottenibili con l’attuale stadio della rete 5G, benefici che potranno poi evolvere ulteriormente con le fasi successive dello sviluppo.

Parallelamente, l’anno che si avvia alla conclusione ha messo ancora più in luce la dicotomia che esiste tra la chiarezza dei bisogni e delle prestazioni attese dalla rete mobile di nuova generazione (in termini di capacità, affidabilità e latenza) e, per contro, una serie di elementi ancora poco strutturati, come la portata degli investimenti, la dinamica dell’evoluzione tecnologica e una complessa nuova catena del valore.

Le tecnologie concorrenti

Inoltre, per quanto ci si riferisca a una tecnologia che rappresenta l’attuale stato dell’arte della comunicazione digitale, non manca la concorrenza. Infatti, in questa fase il 5G deve affrontare la sfida di alcune tecnologie potenzialmente alternative come le reti “intermedie” 4.5G o il nuovo standard WiFi 6, che promette prestazioni simili nell’ambito domestico o lavorativo.

Esistono, poi, sempre in tema di potenziali concorrenti del 5G, degli approcci tecnologici che non si affidano solo alla potenza della connettività. L’esempio portato nella ricerca è quello della mobilità, dove se è vero che il 5G può rappresentare la tecnologia chiave per lo sviluppo dell’auto autonoma, vi sono altri approcci che perseguono questa stesso obiettivo appoggiandosi su un’intelligenza hardware/software che risiede esclusivamente a bordo della vettura.

Road map: le fasi del 5G

Le fasi del 5G: come sta evolvendo

5G: una road map

Ma a che punto siamo con lo sviluppo della rete 5G? Nella ricerca viene riportata la situazione a fine 2020 quando il 5G in Italia copriva il 43% della popolazione, attraverso la tecnologia Dynamic Spectrum Sharing (DSS), e circa un centinaio di città. Tutto questo a fronte di un processo di standardizzazione della rete ormai avviato con la fase 1 (focalizzata sul Broadband 5G) e proseguito con la fase 2 (focalizzata sull’Industrial 5G), quest’ultima confermata proprio nel 2020.

Il prossimo passo significativo è atteso per la metà del prossimo anno, quando oltre al rilascio della banda a 700 Mhz, necessario per raggiungere la maggior parte del territorio, è prevista l’approvazione del 5G di fase 3 che aggiungerà degli importanti elementi soprattutto relativi alle applicazioni IoT (acronimo di Internet of Things).

A quel punto nella road map di sviluppo mancherà soltanto l’ultimo gradino, ovvero la fase 4 con l’adozione del cosiddetto 5G Advanced (in previsione per il primo trimestre del 2024) che comporterà un ulteriore miglioramento ed espansione della tecnologia spostando ancora più avanti il confine delle prestazioni raggiungibili.

la crescita della competenza sul 5G in Italia

La conoscenza della tecnologia è aumentata secondo lo studio 5G & Beyond del Politecnico di Milano

La conoscenza delle aziende

Un focus della ricerca è poi dedicato alle aziende potenziali utilizzatrici nelle quali è in continua crescita il livello di conoscenza della tecnologia 5G. Infatti, il valore dell’anno scorso di “conoscenza nulla”, pari al 48% del campione, è sceso fino al 27%, mentre quello di “conoscenza buona/ottima” è salito dal 24% al 30%.

Contemporaneamente, cresce l’interesse delle aziende end user verso il 5G: il 34% delle aziende (era il 20% nel 2020) ha un approccio positivo verso le nuove reti e sta cercando di capire come coglierne le opportunità prima degli altri. Si tratta, evidenzia la ricerca, di aziende che hanno già iniziato un percorso di trasformazione digitale e potrebbero appunto potenziarlo grazie al 5G.

In aggiunta a questo, il 30% delle aziende analizzate dichiara di aver avviato, o di voler iniziare nei prossimi 12 mesi, un progetto pilota per toccare con mano i benefici di questa tecnologia.

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Marco Ventimiglia

Giornalista professionista ed esperto di tecnologia. Da molti anni redattore economico e finanziario de l'Unità, ha curato il Canale Tecnologia sul sito de l'Unità
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