Un periodo come questo, contrassegnato da grandi tensioni geopolitiche e dalla crisi energetica, si caratterizza anche per i molti dubbi su cosa è più opportuno fare per uscire al meglio da una fase così delicata. In questo contesto, per fortuna, un elemento non è in discussione, ovvero la necessità di puntare sull’innovazione, esattamente ciò di cui si sono occupati gli Osservatori “Startup Intelligence” e “Digital Transformation Academy”, espressioni della School of Management del Politecnico di Milano, con una ricerca i cui risultati sono stati presentati nel corso del convegno “Imprese e startup nella transizione: innovazione digitale per un futuro sostenibile”.
Dallo studio emerge la diffusa consapevolezza delle aziende relativa all’imprescindibilità della trasformazione digitale anche in tempi difficili. E così, nonostante la difficile situazione macroeconomica, continua la crescita degli investimenti digitali. Dopo il forte aumento già registrato nel 2022 (+4%), per il 2023 si stima un rialzo del 2,1% dei budget ICT (acronimo di Information and Communications Technology) delle imprese italiane.
Elemento importante, a dare il contributo agli investimenti sul digitale ci sono aziende di tutte le dimensioni, comprese le PMI che segnano un aumento del 2,4%. Guardando invece agli investimenti delle grandi imprese, si concentreranno in particolare su:
“In un quadro macroeconomico che si caratterizza per la sempre maggiore incertezza e complessità – ha spiegato Alessandra Luksch, direttore dei due Osservatori del Politecnico di Milano -, il digitale si conferma un asset imprescindibile per le imprese italiane, che prevedono di incrementare gli investimenti in ICT per il 2023”.
Ed ancora, “imprese e startup sono al centro di importanti processi di transizione per definire la strada verso un futuro più sostenibile, sfruttando l’innovazione digitale come leva abilitatrice di nuove opportunità. Cresce in modo costante l’adozione di approcci collaborativi e di innovazione da parte di grandi imprese e PMI. Le startup si confermano protagoniste anche nella sfida per uno sviluppo sostenibile”.
Per quanto riguarda i numeri relativi all’anno che sta per concludersi, indicano chiaramente un sentiment molto positivo delle imprese. Infatti, soltanto il 13% delle aziende ha dovuto rallentare o fermare i progetti di digitalizzazione, il 28% ha colto lo stimolo per accelerarli e la maggioranza (57%) ha portato avanti i progetti senza particolari impatti.
Nel corso dell’anno, poi, sono entrate nel vivo anche le prime azioni concrete di attuazione del PNRR (il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), che al suo interno prevede importanti investimenti nell’area della digitalizzazione. E dalla ricerca degli Osservatori emerge come il 69% delle grandi imprese e il 60% delle PMI ritengano che il PNRR contenga provvedimenti utili per supportare il Paese.
Una tendenza positiva che in base alle stime contenute nella ricerca è destinata a protrarsi anche nel 2023. Nel dettaglio, l’anno prossimo il 43% delle grandi o grandissime imprese aumenteranno i budget per le tecnologie digitali. Identica la percentuale di accelerazione sugli investimenti relativa alle PMI, anche se in questo caso l’incremento è trainato soprattutto dalle imprese di taglia media.
Un 2023 che fra l’altro ribadirà la propensione delle imprese a dedicare budget per l’innovazione digitale anche in funzioni esterne alla direzione ICT, come fa già il 61% delle grandi imprese. Inoltre, non verrà meno l’attenzione alle startup, sempre più ritenute una fonte di innovazione aperta. Oltre 7 grandi imprese su 10 collaborano con startup o hanno in programma di farlo.
Un capitolo importante della ricerca è quello relativo all’approccio sostenibile delle aziende italiane. In particolare, buona parte delle imprese di grande dimensione ha già inserito i temi della sostenibilità nei propri piani strategici. Meno attive su questo fronte le piccole e medie imprese che scontano la necessità di concentrare l’attenzione sull’operatività quotidiana.
E proprio il digitale rappresenta lo strumento per supportare i processi di transizione sostenibile: ben il 60% delle grandi imprese (e il 29% tra le PMI) ha definito approcci strutturati o ruoli per rispondere a obiettivi di sostenibilità. Tra le grandi imprese già impegnate nella sostenibilità, il 65% ha deciso di investire nel digitale per raggiungere obiettivi in questo ambito (il 29% tra le PMI), in particolare con sistemi di Big Data e Analytics, soluzioni di Industria 4.0 e tecnologie per lo Smart Working.