L’instabilità della rete elettrica mette a rischio la sicurezza dei data center

Un report di Aggreko, basato su interviste a 700 professionisti europei del settore, sottolinea la necessità di azioni importanti per garantire in futuro la resilienza e la sicurezza dei data center
Data center: la sicurezza e la resilienza

Il problema è praticamente nato con l’avvio della rivoluzione digitale, ma di sicuro è divenuto ancor più attuale dopo il deflagrare del conflitto in Ucraina. Stiamo parlando della resilienza e della sicurezza dei data center che ricoprono sempre più un ruolo critico nell’economia odierna. Tutte questioni di cui si occupa “Uptime on the Line?”, il nuovo white paper realizzato da Aggreko, azienda internazionale specializzata nella fornitura di apparecchiature e competenze per il mercato dell’energia, il controllo della temperatura e i servizi energetici a noleggio.

Un’indagine, suddivisa in due parti, che è soprattutto il risultato delle interviste che sono state condotte tra 700 professionisti dei data center che forniscono consulenza a grandi aziende situate nel Regno Unito, nonché in Irlanda, Germania, Francia, Paesi Bassi, Norvegia e Svezia. In particolare, sono stati analizzati argomenti quali:

  • lo stato dell’attuale infrastruttura elettrica,
  • le interruzioni di corrente,
  • i prezzi locali dell’energia,
  • i ritardi della catena di fornitura,

e come questi fattori stiano influenzando la costruzione e l’operatività delle strutture.

Questioni di importanza nazionale

“Mantenere le strutture esistenti online dei data center – si legge nell’introduzione del rapporto – e sostenere la nuova pipeline di sviluppo non sono soltanto dei problemi specifici del settore, quanto piuttosto delle questioni di importanza nazionale. Tuttavia, questa resilienza dei data center viene attualmente messa alla prova. La volatilità dei prezzi dell’energia, il degradarsi della supply chain e la crescente consapevolezza dell’elevato tasso di consumo del settore mettono a repentaglio l’obiettivo di rimanere online per oltre il 99% del tempo”.

Fra i risultati più interessanti del rapporto c’è la constatazione di come l’aumento vertiginoso dei consumi energetici del settore dei data center stia influenzando la sua capacità di implementare delle strategie a lungo termine, al fianco di soluzioni più a breve termine, per contrastare le inevitabili incertezze future nonché “assorbire” le normative più severe in arrivo.

Fornire energia e controllare le temperature

“La domanda di data center è in costante aumento, tuttavia la fornitura dei servizi elettrici necessari per servire questa nuova pipeline di sviluppo è attualmente sotto pressione – spiega Billy Durie, Global Sector Head/Data Centres di Aggreko -. Mantenere in funzione le strutture nuove ed esistenti durante questa continua espansione è quindi una priorità di importanza globale. Pertanto, è fondamentale che si discuta del modo migliore per fornire energia elettrica e garantire il controllo della temperatura ai siti”.

E se la parola resilienza si presta efficacemente per descrivere una delle principali virtù richieste ai data center, questa è messa alla prova da eventi al di fuori del controllo del settore, tra cui la volatilità dei prezzi dell’energia, le condizioni meteorologiche estreme, gli alti tassi di consumo e il degrado della catena di fornitura. Ne consegue, evidenzia il rapporto Aggreko che “le vecchie certezze, come la capacità di mantenere online le sale server per oltre il 99% del tempo, sono ora a rischio, il che significa che gli operatori dovranno esplorare nuovi approcci per mitigare i rischi”.

Capacità della rete e delle infrastrutture

Del resto, dalle interviste condotte con i professionisti del settore emerge la consapevolezza della sfida. Molto significative sono le risposte, suddivise per i vari Paesi europei, alla domanda sulla capacità nei prossimi cinque anni della rete e dell’infrastruttura di riferimento di soddisfare la domanda energetica del settore data center. Emergono infatti differenze marcate fra le varie nazioni con uno scetticismo comunque abbastanza diffuso.

Infografica su infrastruttura energetica e data center

Nel dettaglio, il maggior ottimismo si registra in Francia e Gran Bretagna, con il 79% degli interpellati che ritiene rete ed infrastrutture molto o abbastanza capaci di soddisfare la domanda dei data center. A seguire troviamo Germania e Svezia, rispettivamente con il 73% e il 70% di pareri positivi. Di contro, i Paesi più pessimisti sono Olanda e Irlanda, dove il 47% e il 34% degli interpellati ritiene rete ed infrastrutture poco o per niente adeguate.

Le problematiche più comuni dei data center

Il rapporto illustra poi quelle che sono le problematiche più comuni inerenti al funzionamento dei data center, così come indicate dai professionisti del settore. Fra queste:

  • l’insufficienza della potenza della rete elettrica,
  • le interruzioni dovute all’invecchiamento delle apparecchiature,
  • la fluttuazione dei requisiti di riscaldamento e alimentazione.

E tenendo conto di queste indicazioni, l’indagine Aggreko identifica soluzioni “tattiche” a breve termine nonché opzioni strategiche e di più lungo termine per affrontare i problemi più comuni.

“Oggi sono disponibili – afferma Durie – attrezzature che possono aiutare a ridurre la dipendenza dalla rete, affrontando al contempo altre questioni chiave come la riduzione delle emissioni. La generazione in loco, implementata con le strategie di noleggio delle attrezzature, può presentare enormi opportunità per i data center, che sono sinonimo di alti tassi di consumo di energia. Ma l’adozione di piani energetici decentralizzati pone problemi specifici che richiedono l’assistenza di fornitori esperti per essere semplificati e affrontati”.

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Leonardo Barbini

Copywriter ed editorialista di Elettricomagazine.it, appassionato di tecnologia. Da anni segue le tematiche della mobilità elettrica, della transizione energetica e della sostenibilità

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