La sostenibilità diventa motore di performance digitali e cultura aziendale. Fare packaging efficiente, per Omag, non significa solo ridurre i consumi legati alla produzione delle proprie macchine confezionatrici. L’evoluzione green della realtà marchigiana affonda le radici in una precisa strategia a 360 gradi volta a ridurre l’impatto ambientale dell’intero ciclo di vita dei macchinari e a migliorare la qualità dell’offerta.
Ad accompagnare Omag in questa sfida, le tecnologie digitali della piattaforma EcoStruxure di Schneider Electric. Una partnership basata sulla condivisione di competenze e sguardo rivolto all’innovazione, che si rispecchia negli importati risultati raggiunti.
Fondata nel 1973 a Gradara (PU), Omag produce macchine e linee per il confezionamento primario in buste e stick. Soluzioni personalizzate ed evolute rivolte soprattutto a clienti dei settori alimentare, cosmetico e farmaceutico. Mercati che necessitano, oggi più che mai, flessibilità e aggiornamento tecnologico.
Ma non è tutto: oltre i traguardi di efficienza energetica e performance c’è la sostenibilità. Per questo l’azienda ha deciso di sottoporre una delle macchine di punta, il modello CS/10 per il confezionamento in stick-pack, a un processo di analisi per valutarne il profilo di impatto ambientale dalla progettazione al fine vita.
La valutazione ha rappresentato il primo passo di un progetto volto a:
“Da sempre focalizziamo l’attenzione sul tema dell’efficienza energetica, oltre che sulle performance delle nostre macchine. Per questo da più di 10 anni siamo fedeli alle soluzioni motion di Schneider Electric – racconta Roberto Filippucci, Automation & System Manager e membro del board direzionale di Omag -. Non avevamo mai però messo questo tema al centro di una riflessione complessiva sulla sostenibilità. Abbiamo deciso di farlo in relazione a un trend di mercato che evidenzia maggiore attenzione ai processi industriali green e soprattutto perché abbiamo ritenuto di poter migliorare i nostri prodotti partendo da una prospettiva diversa”.
La valutazione dell’impatto ambientale ha dimostrato la sostenibilità della confezionatrice CS/10 e anche dell’azienda nel suo complesso. Ma partiamo dalla macchina: guardando all’automazione, la soluzione utilizza tecnologie motion control dell’offerta PacDrive3. Proposte dedicate in particolare agli OEM del settore packaging e targate Green Premium Ecolabel, il programma di sostenibilità dei prodotti Schneider Electric. A queste tecnologie si associano i motori brushless, che consentono una riduzione del 20% dei consumi energetici. La combinazione e l’implementazione di queste tecnologie hanno portato notevoli risultati in termini di impatto ambientale della macchina.
Secondo l’assessment, l’azienda Omag:
L’analisi ha inoltre permesso alla dirigenza di conoscere il livello di sostenibilità di ogni singola fase del processo di realizzazione della confezionatrice. Nuove consapevolezze dalle quali generare azioni di miglioramento in ottica di efficienza energetica e consumo di materiali grezzi, coinvolgendo la supply chain in un percorso basato su reali obiettivi di sostenibilità e creazione di valore.
I risultati del progetto hanno “innescato” una fase di profondo rinnovamento, verso ulteriori iniziative di smart manufacturing. “Implementando i cambiamenti suggeriti dall’analisi di impatto – continua Filippucci -, abbiamo scoperto che approcciare l’innovazione di prodotto in tutto il ciclo di vita porta anche a migliorarne le performance qualitative e quantitative”.
Anche qui Schneider Electric ha supportato l’innovazione dei modelli operativi e dei processi aziendali di Omag. La proposta digitale si basa infatti sulle soluzioni della piattaforma EcoStruxure for Machine, per realizzare macchinari connessi e controllabili da remoto:
Come cambia la proposta Omag? La macchina connessa abilita operazioni di manutenzione predittiva e servizi digitali di controllo e gestione del parco da remoto. Si genera così un valore aggiunto che consente di ottimizzare il funzionamento della macchina nel suo complesso, mantenendo elevate performance energetiche e operative.
L’esperienza di Omag conferma un percorso evolutivo ormai avviato. La scelta è quella di partire dalla sostenibilità per creare innovazione e valore per il proprio modello di business industriale, realizzando una trasformazione di lungo periodo orientata alla convergenza digitale.
L’adattabilità e la flessibilità delle macchine è fondamentale per essere competitivi nel settore packaging
La best practice marchigiana, e tante altre applicazioni EcoStruxure, saranno saranno protagoniste alla prossima Fiera Interpack, a Düsseldorf dal 25 febbraio al 3 marzo 2021.