Investimenti in veicoli elettrici, l’Europa perde terreno rispetto agli Stati Uniti

Un’analisi di T&E evidenzia la maggiore capacità del Nord America di attrarre risorse per lo sviluppo della mobilità elettrica, dalle auto alle batterie passando per le infrastrutture di ricarica
Andamento degli investimenti in veicoli elettrici in Europa e USA

“Seguire il denaro” è frase che si utilizza in diversi contesti, ma difficilmente si rivela una strategia sbagliata per comprendere meglio l’evoluzione commerciale di una nuova tecnologia che ha l’ambizione di divenire oggetto del consumo di massa. A seguire il denaro, in questo caso, ci sono gli analisti di Transport & Environment, organizzazione ambientalista indipendente europea, con l’intento di verificare l’andamento globale degli investimenti nella mobilità elettrica.

Ed è opportuno partire subito dal messaggio principale contenuto nell’analisi di T&E: a causa delle incertezze sull’annunciato obiettivo di vendere soltanto auto a emissioni zero a partire dal 2035, nonché di una politica industriale debole, l’Europa si sta rivelando meno attraente per i produttori di veicoli elettrici e della filiera collegata.

Deboli obiettivi di elettrificazione

“Il Nord America – si legge nel report di T&E – si è mosso molto più avanti dell’Europa nell’attrarre investimenti nei veicoli elettrici, nella produzione di batterie e nella ricarica da parte delle case automobilistiche. I deboli obiettivi di elettrificazione dell’UE all’inizio del decennio e l’attrazione dei sussidi statunitensi hanno fatto sì che l’Europa si assicurasse poco più di un quarto (26%) degli investimenti globali nei veicoli elettrici annunciati tra il 2021 e il 2023”.

Investimenti in veicoli elettrici: confronto Europa Cina e USA

Di contro, più di un terzo (37%) degli investimenti nei veicoli elettrici si è indirizzato verso Stati Uniti, Canada e Messico, nonostante questa macro regione rappresenti un produttore automobilistico complessivamente più piccolo del nostro continente. A seguire, per ora distanziata dall’Europa, c’è la Cina con il suo 19% degli investimenti globali.

Investimenti in mobilità elettrica: il gap con il Nord America

Guardando più nel dettaglio all’andamento globale degli investimenti, l’anno scorso in Europa sono stati investiti circa 42 miliardi di euro in veicoli elettrici. Si tratta di un ammontare chiaramente inferiore rispetto ai 58 miliardi di euro che hanno invece preso la direzione del Nord America.

“Il tasso di crescita degli investimenti nei veicoli elettrici in Europa – sottolinea T&E nella sua analisi – è diminuito lo scorso anno rispetto al 2022, probabilmente a causa del fatto che l’Unione Europea non ha ancora imposto alle case automobilistiche degli standard da rispettare per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica nel quadriennio successivo al 2025”.

Regolamentazione UE in ritardo

Anna Krajinska, responsabile delle emissioni dei veicoli e della qualità dell’aria presso T&E, spiega che “la regolamentazione ha sempre stimolato gli investimenti in auto pulite e ora l’Europa è in ritardo a causa degli standard di CO2 deboli. Porre fine all’incertezza sull’obiettivo dell’UE di commercializzare soltanto auto a emissioni zero entro il 2035 è il primo passo per garantire più produzione e posti di lavoro per i Paesi europei”.

Gli investimenti in veicoli elettrici annunciati in europa

Per quanto riguarda la traiettoria degli investimenti in veicoli elettrici nel nostro continente, nel periodo tra il 2021 e il 2023 i maggiori beneficiari sono stati il Regno Unito (26 miliardi di euro), la Germania (13 miliardi di euro) e la Spagna (10 miliardi di euro). Quanto all’Italia, che pure è un importante polo produttivo con Stellantis, è riuscita ad attrarre soltanto 1,3 miliardi di euro.

Differenza fra gli investimenti in veicoli elettrici

Il rapporto di Transport & Environment evidenzia anche altri fattori che stanno contribuendo alla differente dinamica degli investimenti nel Nord America e in Europa. In particolare, quasi due terzi (65%) degli investimenti in veicoli elettrici in Nord America tra il 2021 e il 2023 provenivano da produttori stranieri, in gran parte a causa dei sussidi previsti dall’Inflation Reduction Act degli Stati Uniti.

In Europa, viceversa, ben l’80% dei finanziamenti destinati allo sviluppo dei veicoli elettrici dipendevano dalle case automobilistiche nazionali. Al riguardo T&E fa un esempio che purtroppo ci riguarda da vicino: “La seconda casa automobilistica europea, Stellantis, ha investito il 74% dei suoi investimenti nel Nord America mentre ha impegnato soltanto il 10% nella sua regione d’origine”.

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Leonardo Barbini

Copywriter ed editorialista di Elettricomagazine.it, appassionato di tecnologia. Da anni segue le tematiche della mobilità elettrica, della transizione energetica e della sostenibilità
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