La California è tra gli stati più virtuosi in ottica green: lo dimostrano le numerose attività già messe in atto in tal senso.
La California Climate Corporate Data Accountability Act approvata lo scorso settembre prevede che, a partire dal 2026, le aziende californiane con un fatturato annuo superiore a 1 miliardo di dollari (circa 5.400, secondo una prima stima) dovranno comunicare le emissioni prodotte dalle proprie attività e il consumo energetico dell’anno precedente.
Non solo: entro il 2027 dovranno anche comunicare le emissioni della catena di approvvigionamento (Scopo 3).
Molte grandi aziende calcolano già la propria impronta di carbonio, ma la nuova legge costringerà i ritardatari a mettersi in pari.
La California ha preso provvedimenti per rendere il tutto più semplice: se si sta già facendo un report sull’impronta di carbonio per un’altra giurisdizione, sarà possibile presentare quel rapporto anche in California.
La legge californiana, tuttavia, si spinge oltre i regolamenti proposti dalla SEC (Securities and Exchange Commission). Si applica sia alle aziende pubbliche che a quelle private (la SEC coinvolge solo le aziende pubbliche) e include anche le emissioni dello Scopo 3, cosa che la SEC non fa. Per alcune aziende, le emissioni della catena di approvvigionamento possono costituire oltre il 90% dell’impronta di carbonio totale.
Per le aziende che stanno iniziando a misurare le proprie emissioni di carbonio, il primo passo è la creazione di un sistema interno per ottenere i dati basato su standard riconosciuti.
Capire cosa misurare in base all’attività che si svolge è l’obiettivo finale; nel frattempo, si lavora con stime ragionevoli e medie di settore. Già questo potrà aiutare le aziende a trovare i punti critici all’interno della propria catena del valore e intervenire di conseguenza.
Man mano che un maggior numero di aziende comunicherà le proprie emissioni, diventerà più facile per gli altri calcolare le emissioni delle loro catene di approvvigionamento.
La nuova legge californiana ha ottenuto il supporto di molte aziende, come Ikea e Apple.